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Fino a quando di Linus
Mondadori

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Piacenza “I ragazzi del Liceo Gioia”
coordinato da Annalisa Trabacchi
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La biografia di un dj, per di più ancora in vita e molto attivo pubblicamente? Ammetto la curiosità che mi ha spinto a leggere questo libro, anche se non seguo direttamente Linus. Il libro mi ha sorpreso per la sua vivacità. É stata una lettura spensierata sotto l’ombrellone, la sintassi è semplice e la scrittura scorrevole. Lo consiglio a chi apprezza le persone dotate di spirito di avventura, come i dj che hanno contribuito a svecchiare il clima musicale italiano trasmettendo canzoni inglesi e americane nelle sale delle prime radio non ufficiali create alla fine degli anni Settanta. Certo, Linus non è Peppino Impastato che denunciava i raggiri mafiosi alla radio, ma ha avuto fantasia ed è stato lungimirante, credendo alla possibilità di parlare a tutti i giovani con uno stile nuovo e moderno.

Anna Poggi

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Sento parlare degli anni settanta dai miei genitori, ed ecco un libro che ci descrive gli anni della radio libere, ma anche “radio pirata” o “radio private” come erano chiamate, mentre racconta le tappe entusiasmanti della giovinezza di chi era ragazzo in quegli anni. La biografia di Linus, soprattutto nei primi capitoli, riesce a tramettere il gusto delle tante scoperte di quel periodo e lo fa con uno stile semplice e molto chiaro. Leggendo mi sembrava di cogliere l’entusiasmo di chi si è buttato a capofitto in un’avventura, rifiutando un lavoro tradizionale e forse una vita più convenzionale.

Costanza De Poli

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La biografia di Linus è scritta sul filo della nostalgia: da pioniere delle radio libere, egli cerca di trasmettere al lettore il mondo straordinario degli anni in cui iniziò un nuovo modo di comunicare più diretto, giovane e attento al panorama musicale internazionale.

Il libro racconta tanti particolari della carriera di Linus, ricorda alcuni dei suoi compagni che nel tempo sono rimasti nell’ambiente oppure che si sono dedicati ad altri mestieri. Ci sono nomi, luoghi, eventi decritti con tanti particolari, in modo da essere riconoscibili. Non credo che questo libro abbia valore letterario, ma è un documento interessante e non sgradevole da leggere di come gli anni Settanta e Ottanta abbiano cambiato per sempre il mondo radiofonico italiano.

Beatrice Ferrari