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  La casa gialla di Marco Morgan Castoldi
La Nave di Teseo

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Lanciano "ExLibris" coordinato
da Maria Rosaria La Morgia
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Un libro centrato sullimportanza e conservazione della casa – atelier” dove vengono create le opere di un artista che, se pur interessante, non suscita particolari emozioni.

Franca Pierdomenico

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Un libro sicuramente originale, come originale è Morgan, che ne “La casa gialla” pone giustamente l’accento sull’importanza di ogni artista, la cui opera, in quanto patrimonio universale, va sostenuta e protetta. Senonché la lettura risulta poi essere disturbata dalla eccessiva presenza di immagini inserite in modo disordinato che si alternano alla narrazione, quest’ultima esageratamente prolissa e caratterizzata da un’esposizione a volte confusa dei pensieri.

Adriana Vergilj

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La scrittura ampollosa, le frasi a volte troppo lunghe e  dal significato poco chiaro, l'ossessivo tornare alle sue drammatiche vicende personali non arrivano ad offuscare l'originalità della proposta che Castoldi indirizza al Ministro della cultura: salvare " lo spazio" , la casa nella quale ogni artista lavora, con i suoi strumenti, gli oggetti, i manoscritti attraverso i quali esprime la sua arte (includendo le arti "moderne": fotografia, design..). Ma chi è "artista"? Si tratterebbe di definirlo sulla base di parametri certi ( l'autore prova a dettagliarli) e di realizzare, poi, l'anagrafe delle " case"  per salvaguardarle da modifiche e manomissioni e per  destinarle a museo. "La casa gialla", l'abitazione di cui l'aurore è stato privato, gli serve quale prototipo di uno "spazio d'artista" con la sua ricchissima raccolta di strumenti musicali, abiti, opere figurative, foto, manoscritti... Numerosi i riferimenti alle abitazioni di altri artisti: la loro "casa" ne riflette l'anima e non può,dunque, essere lasciata a logiche commerciali o legali.

Luigina De Santis

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Recensioni fuori gioco

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Livorno "L'avventura di un lettore"
coordinato da Valeria Cioni
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Nel volersi porre come saggio didattico e molto cattedratico, il libro non è che una apologia dell’autore e un tentativo di muovere l’opinione pubblica a suo favore contro il provvedimento di pignoramento della sua casa-atelier. Il cantautore parla dell’importanza di avere una casa-atelier, per lui e per tutti gli artisti viventi, proponendo una legge per tutelare il luogo dove nascono le opere rivolgendosi con un po’ di snobismo direttamente al ministro dei Beni Culturali. Più che un libro è una autocelebrazione, ma ci si continua a domandare cosa dia a Morgan questa sicurezza di essere un Artista con la a maiuscola e quindi di avere diritti maggiori e doveri minori rispetto a un qualsiasi altro cittadino.

Giulia Bertolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La casa gialla. Il libro, nella sua parte autobiografica risente della situazione personale dell’autore ma spinge a fare delle riflessioni sull’identità artistica e sulla importanza di proteggere i luoghi e gli spazi abitativi in cui nasce e si concretizza l’opera artistica.

 

Annamaria Ciarelli

 

 

 

 

 

 

Mauro Castoldi, in arte Morgan, in questo scritto autobiografico, attraverso uno stile grafico narrativo assolutamente peculiare ci porta nella sua bottega d'artista, sostenendo, in fondo che la tutela dell'arte deve anche prevedere la tutela dei luoghi in cui nasce. Approccio e stili provocatori.

 

Antonella Fantini

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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