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Saint-Just. La vertigine della rivoluzione di Stenio Solinas
Neri Pozza

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Napoli “IoCisto”
coordinato da Gigi Agnano

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Gli uomini finiscono tutti la dove si sarebbe dovuto cominciare: e cioè, nel disgusto delle cose vane. Louis de Saint-Just La narrazione biografica di Solinas si avvale di una frase dello stesso Saint-Just come introduzione alla sua opera e la stessa frase potrebbe segnarne la conclusione. Ritratto accurato, ben scritto, ricco di fonti coeve significative e di spunti a cui attingere per approfondire ulteriormente la storia di questo personaggio insolito molto forte. Fu protagonista del Terrore al fianco di Robespierre ma non praticò mai la crudele violenza dei suoi anni. “Individuo “ per eccellenza, si cala perfettamente nella descrizione che Solinas fornisce dell'uomo del suo tempo: “L’individuo è il grande protagonista di quella storia e nonostante tutti i tentativi della storiografia novecentesca di stabilire le cause e gli effetti, razionalizzare gli impulsi, ricondurre al dato economico il fattore umano, spiegare il grande attraverso l’esplorazione del piccolo, leggere un percorso di progresso li dove ciò che emerge è pura contraddizione, è nei nomi dei suoi attori principali che noi continuiamo a leggerla ed è ciò che essi fecero a crearne la struttura su cui poi si reggerà e/o crollerà .” Frequenti i riferimenti a personaggi fondamentali dell'epoca, che sono ritratti sia dal punto di vista fisico, con dovizia di particolari che da quello storico. Accurato il quadro storico contemporaneo soprattutto relativamente all'esercizio della scrittura e della parola: “Alla fine del 1789 ci sono a Parigi duecentocinquanta giornali, l’anno dopo se ne aggiungono ancora altri cento e duecento sono le tipografie cittadine. “; in parallelo pochi sono i veri intellettuali all'Assemblea Legislativa, molti di più i pamphlettisti come Brissot e Desmoulins, citati con cura nelle loro caratteristiche più significative tra cui “l'orgia retorica “ a cui Saint-Just contrappone il suo “ laconismo” animato dall'energia dell'ispirazione rivoluzionaria, come giustamente sottolinea Solinas. L'autore dedica attenzione anche ai rapporti familiari e amorosi del Saint- Just, come narrati dai suoi precedenti biografi e suffragati dagli storici del tempo. Molto dettagliate anche le informazioni sulle opere letterarie del Saint-Just, citate correttamente assieme ai suoi detrattori. Nel complesso un bel quadro storico-letterario, piacevole da leggere e che riesce a tenere attiva l'attenzione del lettore. Molto ricca e interessante la bibliografia.

Maria Rosaria Baglieri

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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