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Fidel in love di Paola Sorge
Castelvecchi

 

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Milano 4 “Club delle Argonne”
coordinato da Fabio Mantegazza
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Mi sono chiesta che cosa abbia spinto una signora ultrasettantenne, appartenente all'alta borghesia romana, a rendere nota al pubblico la sua storia d'amore più o meno clandestina e pluridecennale con Fidel Castro, ormai morto da anni. Che volesse darle un crisma di realtà, utile principalmente a sé stessa? Il risultato di questo memoir è una narrazione che si percepisce sincera e dominata dal sentimenti, dalla quale esce una visione idealizzata del leader cubano. La biografa è riuscita ad evitare gli scivolamenti nel sentimentalismo e a confezionare una storia di gradevole lettura. Peccato per qualche eccesso didascalico, da guida turistica, nelle descrizioni di Cuba.

Cesarina Tasselli

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Presentato come una biografia di Castro, della biografia non ha proprio nulla se non qualche accenno a vicende universalmente note: è la storia di una relazione intrecciata nel 1975 da Castro con una giovane italiana, raccontata all’autrice del libro dalla protagonista stessa.

Mi ha ricordato le memorie di attrici e personaggi del jet set che di potevano leggere anni fa su Oggi e Gente: gonfie di stereotipi sulla bellezza di Cuba, sui Tropici, sull’allegria del popolo, la cultura e il carisma di Castro. Non mancano nemmeno gli occhi scintillanti e magnetici del Comandante, i sensi di colpa per l’adulterio e le notti di passione pudicamente accennate.

Da dimenticare.

Licia Betterelli

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Ispirato a una storia vera, il centro del racconto è l'amore segreto, ma non troppo, dell'italiana Anna Maria Traglia con il Líder Máximo. Giovane donna dell'alta borghesia romana, nipote di un cardinale, cattolica osservante, sposata e con due figli (Daniele e Fiammetta), approda a Cuba nel 1975 e si innamora, ricambiata, di Fidel.

Il testo di Paola Sorge si pone ai margini del romanzo storico. Il fulcro narrativo - la storia d'amore - viene narrata senza alcuno spessore psicologico; il contesto è quasi assente, salvo alcuni noiosi inserti espositivi in cui vengono fornite informazioni sulla biografia di Fidel Castro.

Il racconto è superficiale. La figura morale e politica di Fidel Castro e i molteplici e drammatici problemi della società cubana di quegli anni restano sullo sfondo, così come restano sullo sfondo le motivazioni dell'ambiguità morale della protagonista: la donna dichiara di essere follemente innamorata, ma non chiede il divorzio; vive un credo religioso di facciata; divide il proprio tempo fra marito e amante, fra Roma e l'Avana, fra ricevimenti e bevute, senza curarsi troppo dei sentimenti del marito e dei figli, perennemente affidati a nonni e a tate. Il risultato è un libro mediocre, assai noioso sul piano dei contenuti, in cui si susseguono fatterelli di scarso interesse. Il linguaggio semplice e il lessico ristretto richiama alla mente la povertà linguistica di tanti romanzi rosa e telefilm.

Maria Zioni

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Livorno “L'avventura di un lettore”
coordinato da Valeria Cioni
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È il 1975 quando la cattolicissima Anna Maria Traglia, figlia di famiglia borghese e nipote di un cardinale, farà l’incontro che le cambierà la vita. Grazie all’intercessione di un’amica cubana, conosciuta per caso tra le strade di Roma, Anna Maria volerà nell’isola caraibica e riuscirà ad avvicinare il grande rivoluzionario comunista, Fidel Castro. Da quel momento la vita dei due sarà legata a doppio filo da una volontà ferrea, quasi mistica, un’attrazione di poli opposti che andrà oltre qualsiasi avversità e distanza, ideologica e geografica. Sorge ci immerge in un’atmosfera fiabesca, sospesa e coloratissima, regalandoci un punto di vista inedito sulla vita del Leader Máximo, nel quale non mancano approfondimenti di natura storico-politica tanto quanto eccezionalmente privata. Un romanzo agile e piacevole, diviso tra affinità ideali e schiettezza del reale, che trova il suo punto d’incontro nell’onestà di un sentimento e nella profonda giustizia di un’ideologia che vanno oltre al grande uomo politico per divenire universali.

Camilla Del Corona

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Come è un grande condottiero nella vita di tutti i giorni? Quali sono le preoccupazioni, i progetti, le passioni e i turbamenti che scuotono la sua anima quando non è sotto i riflettori? Fidel in Love con garbo e dolcezza ci racconta la vita dietro le quinte di uno dei più importanti personaggi del 900, l’amore e le pieghe più nascoste della sua personalità attraverso gli occhi e la memoria di chi gli è stato accanto tutta la vita e per lui ha messo in gioco tutta se stessa. Il romanzo ci trasporta anche in un appassionante vortice di musica e colore che è la Cuba di quegli anni, nonostante tutto quello che ci è stato raccontato, e ci permette di sentirne quasi il profumo.

Giulia Bertolini

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Libro piacevole, storia avvincente e molto ben delineata.

Bellissima la descrizione della pesca di pag. 43, ho apprezzato il contrasto tra la paura della protagonista e la fierezza di Fidel.

Giulia Campi

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