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Il mio professore di Rosanna D’Antona
Piemme

 

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Circoli dei lettori del torneo di Robinson
di Sezze “Lettera Ventidue”
coordinato da Gabriella Tomei
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Il titolo la dice lunga: l’autrice ha preso a cuore la figura del Prof.Veronesi e ha raccontato il loro rapporto. Quella che fin dall’inizio si delinea come una “relazione”, qualcosa che va al di là del semplice rapporto medico-paziente. Questa relazione connotata da tratti di estrema umanità è l’aspetto che maggiormente caratterizza il Prof.Veronesi e che l’autrice ha desiderato raccontarci non solo dal proprio punto di vista, ma anche con una carrellata di opinioni di personaggi che hanno avuto modo di conoscere il Professore. Risulta un po’ ridondante la parte in cui l’autrice narra della propria attività professionale una volta entrata a far parte dello staff dell’IEO, l’Istituto Europeo di Oncologia voluto e fondato dal Professore.

Paola Porreca

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 Il libro "Il mio professore" onora la memoria del professor Veronesi e mi ha permesso di conoscere meglio la storia di questo medico meraviglioso e la storia della sua battaglia contro il tumore al seno. Ho trovato tuttavia alcune parti del racconto un po' noiose

Silvia Candrina

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Sembra banale eppure alcuni incontri sono decisivi nella nostra vita, sia nel bene che nel male. Alcune persone hanno la forza nefasta di devastarci nell’intimo facendoci perdere le certezze, altre invece ci salvano in momenti nefasti. Il tributo della scrittrice si lega a un fatto negativo: la scoperta di una malattia grave. L’incontro con il professore, eccellenza della medicina oncologica ma grande uomo nella sua visione positiva dei fatti della vita è risolutivo e propulsivo. Non guarirà solo il corpo ma la vita della paziente avrà una svolta inaspettata. Diventerà testimone dell’: ”Io ce l’ho fatta”. Ne viene fuori una storia di vita di persone che hanno lottato per salvare, salvarsi e diffondere semi di speranza. Coinvolgente e confortante. Un buon libro.

Maria Carlevale

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Circoli dei lettori del torneo di Robinson
di Novara "Pagine al Darjeeling"
coordinato da Laura Digianfrancesco
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Non si può non essere attratti dalla forza che emana questo libro nel raccontare la storia della paziente zero dello IEO. Ma a rendere questa testimonianza coinvolgente e umanissima è la figura del Professore (Umberto Veronesi) il cui carisma di uomo e scienziato è evidente nelle numerose testimonianze riportate. L’incontro con Umberto Veronesi ha portato l’autrice non solo ad affrontare il cancro, da cui era stata colpita, con coraggio, consapevolezza e fiducia ma a trasformare la sua esperienza in impegno sociale come Presidente di “Europa Donna” e a collaborare nell’organizzare eventi a favore della Fondazione Veronesi. Una biografia nella quale è presente lo spirito del Professore definito uomo di pace, giusto, libero, colto, gentile, simpatico, magnetico ma soprattutto profondamente umano, capace di accogliere la paura delle pazienti e trasformarla in speranza, fiducia senza tuttavia nascondere la verità.

Franca Sacco

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Storie di famiglie, vite che si intrecciano e sullo sfondo la figura di un medico eccezionale. 

Colui che ha rinunciato alla medicina difensiva per salvaguardare non solo la vita delle sue donne ma anche il loro inner space. L'autrice ripercorre dal primo incontro con il professor Veronesi, gli avvenimenti personali e pubblici che hanno scandito l'attività delle fondazioni a sostegno della ricerca contro il cancro. 

Un omaggio a Umberto Veronesi e a tutte le persone che l'hanno sempre sostenuto.

Barbara vallo’

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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