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Scegli di sorridere di Diletta  Leotta 
Sperling&Kupfer

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Milano 3“La banda del book”
 coordinato da Moira Maggi
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Un libro scritto durante il primo lock-down dovuto alla pandemia del 2020; un periodo di riflessione che porta l’autrice, noto personaggio televisivo, a riflettere sul proprio essere un personaggio esposto dal punto di vista mediatico che è fatto bersaglio in vari momenti, di attacchi a suo modo non veritieri ed illazioni che feriscono. E’ quindi arrivato per lei, il tempo di rispondere e fornire la propria versione dei fatti: quali fatti non si sa, quindi se non si conosce la dinamica e non si seguono le polemiche che giornalmente si susseguono sui social o giornali scandalistici, il libro sarà tutta una scoperta. Certo si può obiettare che forse non è necessario scrivere un libro per confutare tali false notizie e che partire dalla vita dei genitori per farlo, sembra esagerato, come sembrano inutili tutte quelle foto dell’autrice disseminate per l’intero libro accompagnate da pagine con le sue migliori citazioni.

 Il libro è quindi quasi tutto dedicato alla persecuzione giornalistica “gossipiana” che si scatena alle spalle della signorina tornata single, che si deve riprendere da una relazione importante con annesso corredo di paparazzi, hackeraggi, estorsioni e denunce conseguenti con l’aggiunta di qualche sgarbo tra colleghi: interessa qualcosa a noi di tutto ciò?

 Invece appena accettabili le pagine che affrontano la questione della discriminazione nel mondo del lavoro delle donne o quanto il loro abbigliamento ne condizioni il successo, la credibilità e sia fonte di critiche pretestuose.

Un libro di cui sinceramente non sentivamo il bisogno e probabilmente finanziato dal datore di lavoro della giornalista, tante volte citato nel testo sempre in contesti positivi.

Vado al centro commerciale con le amichette o mi leggo un libro? Ma sì dai, oggi mi leggo la Diletta.

Anna Ciccarese

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Diletta Leotta si racconta, desiderio che hanno in tanti e che a qualcuno riesce non sempre in virtù delle proprie capacità narrative. I temi centrali sono la violazione della privacy, ahimè spiacevole disagio di chi decide o si trova ad essere un personaggio pubblico.

Interessante ed audace il tema della bellezza e del rapporto tra bellezza femminile e professionalità. Anche la povera bella presentatrice si trova a denunciare la difficoltà di essere riconosciuta come professionista prima che come bella donna . Insomma un tema duro a morire in un'Italia che ancora oggi viene richiamata dal parlamento europeo per le violazioni alle pari opportunità e le violenze di genere. Nulla di nuovo sotto il sole, ma sempre utile parlarne in qualsivoglia modo.

Monica Credi

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Chiampo "Sentieri di lettura"
coordinato da Marianna Repele
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Scegli di sorridere nasce dal proposito dell’autrice di confidarsi e di dire la sua sugli argomenti che maggiormente l&#39;hanno toccata: la violazione della sua privacy da parte degli hacker, le attenzioni indesiderate dei paparazzi, i ricatti subiti, le dure parole di haters, donne e uomini che la circondano.

Alcuni di questi sono temi molto attuali e molto importanti, che avrebbero meritato un’analisi più seria e profonda. In realtà sono trattati come lo sfogo di un’adolescente che confida le sue pene al proprio diario. Ciò che conta è mettere in rilievo il fatto che lei è diventata famosa, oggetto di invidia o di ammirazione.

Sono 200 pagine scritte con un carattere grande, una trentina delle quali sono poi occupate da fotografie di Diletta e altre da citazioni che si estendono per tutto il

foglio.

Ho sempre pensato che scrivere fosse un’attività molto seria. Penso a quegli autori che investono tempo, denaro, sogni e speranze per poi vedersi oscurati da chi

preferisce essere ricordata per il proprio corpo.

 

Mariuccia Pegoraro

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Personalmente non avrei mai e poi mai acquistato questo libro.

Mi sono presa un impegno e l’ho letto.

Fortunatamente in maniera molto veloce poiché per riempire le pagine le hanno infarcite di foto, titoloni ecc.

Tutto il libro è un racconto sulla divulgazione, effettuata da terzi, a mezzo di strumenti informatici, di foto intime personali e di un tentativo di estorsione.

Penso che solo un Ego molto sviluppato può concepire di scrivere un libro su………..Niente.

Francesca Bevilacqua

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Sono sincera, prima di leggere questo libro, non avevo mai sentito nominare Diletta Leotta, quindi non avevo certamente dei pregiudizi nei suoi confronti.
Il libro è scritto in modo troppo semplice, ho avuto l'impressione di leggere una serie di pensieri, senza alcun approfondimento.
Spesso leggendo, mi sono chiesta: ciò cosa c'entra? Dov'è il nesso?
Insomma dei giri immensi, per arrivare a esprimere molto poco.
Si poteva sviluppare molto meglio l'argomento della vita privata dei personaggi pubblici e anche il furto di foto e informazioni personali, era sicuramente qualcosa da sviscerare; sinceramente mi è sembrato un libro di rimostranza, più che una biografia, dalla quale avrei voluto trarre spunti e con la quale potevo conoscere una persona.
Una frase che ho letto, e mi ha fatto riflettere è stata :
"L'aspetto condiziona la credibilità.
Quando guardo una partita di calcio capisco quello che accade in campo, anche se indosso una gonna e porto il rossetto." 
Non credo che l'aspetto condizioni la credibilità, o meglio a primo acchito potrebbe farlo, ma poi la professionalità emerge, sempre, indipendentemente dalla gonna e dal rossetto.
O quanto meno, mi auguro che sia così.
Mi dispiace, ma non è un libro che consiglierei.

Stefania Dalla Gassa

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Ho letto questa biografia senza sapere chi fosse Diletta ed è stato un bene perché così non ero prevenuta..

Ho letto la storia di una donna come tante e sono stata malissimo nel vedere la cattiveria delle persone… o forse più che cattiveria dovrei dire invidia!

Un male che purtroppo affligge gran parte dell’umanità.

Mi sono messa nei suoi panni quando un hacker ha brutalmente violato la sua privacy, diffondendo in rete le sue cose più intime…Penso che tutti noi, ormai, possediamo un cellulare e chiunque ha una foto o un messaggio così personale che vuol tenere per se e nessuno dovrebbe permettersi di renderlo pubblico…quindi la mia critica non va a questa biografia che ho trovato semplice e di una persona comunissima ma a tutte quelle persone che amano vivere di cattiveria e pettegolezzi.

In sintesi un libro leggero che si fa leggere e con delle foto molto belle

 

Paola Mazzocco

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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