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Speriamo bene… Lucio di Roy Matano e Richard Milella
Freccia d’oro

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Carpi “I ragazzi del Liceo Manfredo Fanti”
coordinato da Alda Barbi e Paola Borsari
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Non ho apprezzato molto questo libro; molto probabilmente perché non sono una grande fan di Battisti o forse anche perché non sono cresciuta con le sue canzoni .

Ho trovato un po’ eccessivo l’utilizzo di tutti i nomi e luoghi citati che, per un “non appassionato” significano poco o nulla e confondono nel seguire il filo logico della storia.

Nonostante questo ho trovato molto interessante l’idea di descrivere la vita di una famosissima icona della musica italiana dagli occhi di colui che l’ha scoperta e portata alla luce, passando con questa tutto il tempo necessario a conoscerla e individuare l’unicità del suo talento.

Mi sento di consigliare questo libro a tutti coloro vogliono scoprire qualcosa in più su questo incredibile cantante e cantautore, ma nello stesso tempo lo sconsiglio a coloro i quali piace immedesimarsi nel ruolo dei personaggi.

Chiara Diacci

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Non l’ho gradito particolarmente e trovo che in alcuni punti del racconto, le vicende siano noiose perché troppo prolisse.

Rebecca Iemmi

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In questa biografia sul personaggio di Lucio Battisti, lo scrittore descrive la vita di questo artista dal suo punto di vista, quello di uno stretto amico, mentore, collega e che fu il suo più grande sostenitore durante il periodo dei rifiuti da parte delle case discografiche. 

Molto interessante è l’inserimento di fotografie accompagnate da didascalie che implementano il racconto e fanno comprendere meglio al lettore di cosa si stia parlando, anche se forse sarebbe più comodo e favorevole alla lettura l’inserimento di queste in mezzo ai capitoli e non tutte raggruppate in dei simil intermezzi.

Caterina Ricci

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Nonostante l’evidente impegno nel riportare con precisione tutte le fasi della carriera lavorativa di Battisti, molti dei suoi dischi, delle canzoni che ha composto e dei suoi collaboratori, a questa biografia manca qualcosa che dia al lettore la spinta per arrivare all’ultima pagina. Ci sono liste interminabili di nomi, la maggior parte dei quali sconosciuti a me e probabilmente anche alla maggior parte dei miei coetanei, e credo che manchi molto sulla vita personale di Battisti, basti solo pensare alla sua comparsa in scena già quasi da maggiorenne e che i suoi tratti caratteriali vengano dispensati con il contagocce…

Inoltre, lo scopo del libro non risulta ben definito in quanto l’autore passa dal rimproverare Battisti per le sue mancanze a lodarlo per il suo percorso lavorativo, descrivendo l’incoerenza del rapporto di amicizia-tradita e stima che ha con Battisti in modo alquanto molesto. Può darsi che io abbia interpretato male questa biografia, ma di certo io non consiglierei mai a qualcuno un libro che, alla fine, non mi è piaciuto.

Maria Vigliotta

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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