< Libri e lettori

Steffi Graf. Passione e perfezione di Elena Marinelli
66thand2nd

 

***
Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Triuggio “Canonica”
coordinato da Carlo Riva

***

 

 

È una biografia documentata e dettagliata della tennista Steffi Graf vista attraverso gli occhi di una adolescente cresciuta guardandola giocare.

Il rapporto con il padre, allenatore, mentore e manager, e con la famiglia, la competizione con le colleghe, soprattutto con Monica Seles, ferita alla schiena con una coltellata da un fan proprio della protagonista Steffi Graf, sono spettatori tutti della carriera di una delle protagoniste indiscusse del tennis mondiale di tutti i tempi, Steffi Graf, rigorosa, concentrata, determinata ed anche introversa, silenziosa. La sua principale ambizione è stata la perfezione agonistica nel gioco del tennis.

La narrazione ha volutamente tenuto fuori la vita sentimentale, se non per qualche marginale riferimento. Ciò, a mio avviso, ha penalizzato la biografia di una donna che dopo una formidabile carriera sportiva ha realizzato altri obiettivi personali. È pur vero che l’intento è stato di descrivere la vita di Steffi Graf durante la carriera agonistica concentrandosi sul rapporto con la racchetta, sulle sfide sui campi da tennis, sulla competizione soprattutto con se stessa.

Risulta un racconto interessante per chi ha vissuto e seguito a partire dalla fine degli anni 80 l’ascesa e poi il predominio della tennista Steffi Graf.

La narrazione appare a volte asettica, sembra una riproduzione del gioco del tennis fatta con parole scritte. A tratti, la minuzia delle descrizioni delle partite risulta eccessiva.

Assunta Astarita

***

Il libro non mi è piaciuto perché non riesce a dare minimamente voce alla passione, e poco lascia alla perfezione richiamati nel titolo.

Si riduce ad un ritratto del tennis al femminile a partire dagli anni ’80 e la algida figura di Steffi, abbozzata attraverso il profilo delle sfidanti, non emerge e non emoziona.

Il racconto è una carrellata interminabile e tediosa di break point, diritti, rovesci, ace, tie break, e di tante descrizioni così minuziose delle partite che il lettore più che passare di set in set e di vittoria in vittoria si trova a contare le pagine per arrivare alla liberazione della fine.

Cristina Romano

***

Il prologo mi ha ingannata: è scritto benissimo, crea suspense ed emozione. Pensavo di leggere la storia avvincente di una giovane tennista diventata leggenda, invece a pagina 30 ero annoiata e delusa.

Lessico ripetitivo, semplice e trama senza appeal. Steffi è una comparsa non la protagonista della storia, più volte viene sottolineato il suo carattere duro e scontroso e nient’altro che renda appetibile la lettura. La scrittrice regala ampio spazio alla figura del padre di Steffi che condiziona e soffoca la figlia, anche in questo caso il testo è ripetitivo e noioso. Troppo dettagliato e ricco di particolari il racconto degli incontri di tennis tanto da distrarre il lettore dal tema principale del libro: Steffi Graf

Piacevole e curiosa la lunga parentesi dedicata alle leggende del tennis femminile internazionale degli anni 80/90.

Francesca Maffoni

***

Dal sottotitolo “Passione e perfezione”. La passione che fin da piccola le fa picchiare la palla per ore contro il muro. La perfezione: l’impegno di anni, di “combattimenti” che spesso sembra quasi siano più per una ricerca al gioco per sconfiggere l’avversaria che il desiderio di raggiungere la vittoria.

Un libro che ha una duplice lettura: quella sportiva delle gare, delle sconfitte, delle vittorie con Slam, ace, set e quella umana che racconta la vita di una persona sola, che vive nascondendo i sentimenti: emozioni, paure e felicità.

Il filo conduttore di questo libro è la solitudine di Steffi: lei, la palla, il padre fino a quando c’è.

Temevo di trovare un manuale di tennis, che non avrei mai capito non conoscendo lo sport, invece ho trovato un libro ricco di passione, amore e rinunce . Tante.

Steffi stessa ad un certo punto desidera due vite parallele: quella della gloria con i viaggi, la racchetta, le vittorie e quella della bambina con i giochi e i compagni di scuola.

Chiara Frigerio

***

È fredda, tenace, concentrata, combattiva, una ragazzina forte, un talento crescente, una vera regina del tennis. Steffi Graff era solo una bambina quando, insieme al padre Peter, avvia la sua carriera tra le mura del suo seminterrato. Lo stesso che ha preso in mano la sua vita e l’ha trasformata in un percorso a senso unico: tennis e sudore. Non una semplice biografia, Marinelli riesce a catturare l’attenzione del lettore conducendolo in un percorso ricco di connotazioni emotive che fa “urlare” la vita silenziosa di una delle campionesse più forti del mondo.

Michela Sormani

***
Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Arezzo “Gli instabili”
 coordinato da Dorine Shkreli

***

 

 

Mai quello che vediamo nei campi di gioco assomiglia alla vita e al sacrificio che si cela dietro una campionessa come è Steffi Graf.

questo libro la racconta nella sua timidezza, nei silenzi, nella solitudine e soprattutto nel campo dove dimostra volta per volta il suo carattere tenace e il suo amore leale per sport, talmente tanto leale che decide di lasciarlo quando il divertimento si arrende alla sofferenza fisica e mentale.

il tennis è uno sport solitario e più che con gli avversari o con il pubblico si fanno i conti con sé stessi. L'autrice è molto presente in queste sfide ed è il motivo per cui si fa leggere, ma è un libro che non può capitare nelle mani di tutti.

Dorine Shkreli

***

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
L'iniziativa è riservata agli utenti maggiorenni. Questo sito non usa cookies.
Dubbi, problemi: torneoletterariodirobinson@giorgiodellarti.com
Vedi anche Il Blog di Giorgio Dell'Arti su Repubblica.it