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Voglia di libri di Mario Andreose
La Nave di Teseo

 

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Napoli “IoCiSto”
coordinato da Gigi Agnano
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La storia di un libraio che ha sempre optato per la scelta più giusta rispetto a quella più facile: in sintesi questa la descrizione di Romano Montroni, ed il titolo della sua biografia non potrebbe essere più rispecchiante. È stato per decenni direttore delle librerie Feltrinelli e, da ultimo, presidente del Cepell, Centro per il libro e la lettura. La dedica è per Inge, la moglie di colui che tolse le porte alle librerie consegnandole ad un rinnovato concetto di agora'. 
Leggendo questo libro, si ha la sensazione di essere seduti in salotto in compagnia dell'autore che pacatamente racconta la sua passione totalizzante per i libri; e non è un caso, come lui stesso confessa, se proprio in una libreria ha conosciuto la donna che è sua moglie da oltre cinquant'anni. 
Se la lettura è emancipazione dalla quale discende l'esercizio del pensiero critico, investire in cultura e conoscenza qualifica una democrazia; un popolo, con un tasso di ignoranza elevato e che non legge, delega la propria capacità di pensiero e tende all'involuzione : da qui la paura del diverso ,la xenofobia ,l'omofobia, il rifiuto di chi non è come noi. Montroni, alla luce di ciò, ha sempre considerato ed interpretato la figura del libraio come quella di un fondamentale operatore culturale. Senza demonizzare internet, crede nel valore di un approccio alla conoscenza più lento, meditato e profondo; e nella conservazione di un tesoro inestimabile e prezioso quale è la lingua italiana.

Bianca Miraglia Del Giudice

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Questo libro mi è piaciuto molto: è un’analisi dello stato della moderna editoria che si sviluppa attraverso la narrazione delle vicende delle case editrici, della scoperta o riscoperta di capolavori che hanno fatto la storia della letteratura. Racconta anche le vicende di tanti scrittori di successo. Particolarmente interessante la vicenda del Nome della rosa di Umberto Eco. Mi è piaciuto quanto l’altro libro proposto, che ho scelto soprattutto per quel sapore antiquario che emana dalle pagine. 

Alfredo Petitto

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Mendoza “Dante Alighieri”
coordinato da Vittoria Di Prizito
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Questo libro mi è capitato per caso, e devo dire che purtroppo non mi è piaciuto affatto, ma ho le mie ragioni, il giornalismo e il dietro le quinte del mondo dell’editoria risultano poco interessanti per me, quindi la questione è in qualche modo personale, così come poco interessante mi risulta la biografia che racconta l’autore. Tra l’altro c’è pure lo spirito regionale della storia, nel senso che diventa difficile seguire il percorso lavorativo di questo scrittore-editore se non si è mai vissuti in Italia.

Sono certa comunque che per altri sarà stata senz’altro un’esperienza affascinante la lettura di Voglia di libri ed è proprio per questo che mi piacerebbe sentirne il parere.

Taciana Aguilera

 

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Circolo letterario di Robinson
di Vigevano “Circolo Bibliosofia”
coordinato da Raffaella Barbero
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Mario Andreose nel romanzo Voglia di libri, vincitore del Premio Estense 2020, ci propone un viaggio interessante nel mondo del giornalismo e dell’editoria dagli anni ’50 ai giorni nostri, proponendo una carrellata di nomi illustri del settore: da Alberto Mondadori, presso il quale lo stesso autore aveva iniziato la sua carriera come correttore di bozze, Valentino Bompiani, Giovanni Reale, Alberto Moravia, Umberto Eco, Leonardo Sascia … con curiosità e aneddoti. Ad esempio, il 1960 fu un anno memorabile per la Medusa Mondadori, in quanto fu tradotto Ulisse di Joyce e fu pubblicato La noia di Moravia. Fino ad arrivare ai giorni nostri quando nel novembre 2015 viene fondata La Nave di Teseo la cui punta di diamante è lo strepitoso scrittore svizzero Joël Dicker. Per concludere, voglio riportare un episodio curioso: lo straordinario romanzo di Umberto Eco, Il nome della rosa, non ebbe nel mondo lo stesso repentino successo che ebbe in Italia! Gli editori stranieri ritenevano un errore da parte di Eco proporsi come romanziere e a chi gli domandava perché si fosse convertito al romanzo, Eco rispondeva ironicamente: “Avevo voglia di avvelenare un monaco

 

Alessia Chierico

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Un, è proprio il caso di dirlo, mitragliante scorcio sulla storia recente dell'editoria italica visto da dentro. Mitragliante perché la velocità della scrittura, rinforzata dalla quantità eccessiva di nomi e cognomi elencati, è fuori dubbio. Eppure, anche non riuscendo a incastonare nella memoria tutti/e i nominativi/e, rimane un piacevole ricordo sull'ambiente librario, capace di appassionare e intrigare.".

 

Simone Satta

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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