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Con gli occhi di Sara di Davide Faraone

Rubbettino

 

 

" Con Gli occhi di Sara". La cosa che più mi ha colpito di questo libro è la semplicità con cui è stata raccontata questa bellissima storia di amore tra un padre e una figlia autistica. È come tutto il vivere quotidiano, compreso il suo ruolo politico, abbia assunto un ruolo secondario. Sara e il papà sono la prova che si può superare tutto con l'amore e la dedizione, che il dialogo, la comunicazione può avvenire in tante forme. Un racconto intimo e umano.

Katia Biasco

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Come tutte le storie in cui l’autore svela una parte di sé dopo aver lottato a lungo per nasconderla, l’ho apprezzato perché vero, crudo, senza possibilismi o concessioni. L’ho letto in poco tempo perché si vi ho trovato una scrittura semplice, lineare, una sorta di diario. Mi ha trasmesso un senso di inquietudine, come se neanche la decisione di raccontarle difficoltà dell’autismo di sua figlia Sara e renderle di dominio pubblico lo abbia aiutato a sgravarsi della percezione di un’ingiustizia subita, e le battaglie poi condotte da uomo politico, fossero ancora cariche di ribellione, nelle more di una pacificazione mai, forse, compiutasi veramente.

Federica Cacciatore

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Un papà scopre che la sua bimba è autistica. Una parola che fa paura. Ma questo papà con la sua completa dedizione verso di lei riesce ad “agganciarla”, un termine usato dagli addetti ai lavori, per poter comunicare che gli procura tante emozioni e lo spinge ad andare avanti non arrendersi.

Un papà resiliente che attiva per questa “umanità smarrita”, come viene definita da alcuni, un progetto per il futuro, perché il mondo è di tutti.

Maria Teresa Santoro

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Lo ammetto, non è stato semplice dover scegliere un libro tra due capolavori. Uno ambientato nella città di Palermo, mentre l’altro narra l’amore di un padre per la propria figlia “speciale”. Ho scelto quest’ultimo! Cosa mi ha spinto a fare questa scelta? Credo, proprio il coraggio! Il coraggio di un padre in un mondo dove tutto deve “apparire” luccicante, armonioso perfetto. Dove i genitori fanno a gara per sfoggiare le performances dei propri figli, dalla scuola allo sport, passando per la musica e i videogiochi. In questo mondo, arriva lui che, inaspettatamente, ti sbatte in faccia una realtà che piace a pochi, forse a nessuno. Lo fa senza mai farti sentire superiore o più fortunato. Anzi, è lui quello orgoglioso di sua figlia Sara, una ragazza di sedici anni, autistica.  Davide Faraone, in questo libro si mette a nudo e guarda al mondo con occhi scevri da ogni pregiudizio.

 Il “sanguinaccio dell’Immacolata”, romanzo giallo di ambientazione, impreziosito al fascino di una Palermo descritta nel periodo della festa dell’Immacolata. Marò Pajno, la protagonista vicequestora, una donna un po' trascurata e lacerata dalle vicende personali, si occupa dell’omicidio di Saveria, figlia di un noto boss palermitano. Il giallo si intreccia con le tradizioni del luogo e si avvale di un finale inaspettato. Una lettura piacevole, ma che mi ha coinvolto meno emotivamente.

Marino Orsi

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Libro che mi ha preso emotivamente molto. Lettura scorrevole, immediata. Toccante capolavoro che riporta una storia di realtà come altre purtroppo spesso nascoste agli occhi dei più: la storia di un padre, che è anche un impegnato uomo politico, vissuta con la figlia autistica. Non si può restare indifferenti dopo averlo letto, eppure un senso di impotenza si impossessa dell’anima del lettore, incapace di trovare vie di uscita a tanta sofferenza, se non quella, unica e impareggiabile, di un legame d’amore come quello verso un figlio, capace di mutare in gioia pura ogni attimo di dolore. 

Pina Petracca

 

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