Diphylleia di Elia Bonci
Caravaggio
La storia è carina, molto romantica,
però pecca secondo me di ingenuità nello stile. Mi sembrava di leggere un po’
uno dei racconti che mi diletto di scrivere. Anche gli spunti interessanti come
il coma iniziale della protagonista e tutti gli elementi che le girano attorno
mancano un po’ di vivacità.
Anna
Cercignani
***
Il libro già nel
sottotitolo anticipa molto dei temi che si affronteranno: scritto da un ragazzo
esordiente che vuole raccontare, tramite la protagonista, la sua storia. Elia
Bonci denuncia e combatte con questo libro ogni discriminazione nei confronti
dell'omofobia. Il romanzo narra la tragica e toccante vicenda di Aiyana, una giovane ragazza omosessuale,
ma la vera protagonista del romanzo è l’omofobia contro cui Aiyana
dovrà combattere per proteggere sé, la sua compagna e le sue scelte di vita
dettate dalla sua natura. È proprio l'omofobia che muove le scelte e i gesti di
chi dovrebbe maggiormente proteggere la ragazza dall’odio del mondo esterno per
l'incapacità di accettare la diversità. L'idea dello
scrittore è sicuramente pregevole ma la trama è a volte lacunosa e a tratti
poco credibile e improbabile. Lo stile è molto semplice e poco maturo; in
questo modo anche i personaggi non risultano approfonditi e sembrano solo
abbozzati, così alcune parti della storia. Va dato atto all’autore di aver
voluto portare avanti una sua battaglia anche e non solo tramite un libro.
Maria
Luisa Albizzati
***
Talvolta, alcune persone credono che il proprio vissuto possa
interessare l'umanità intera. Allora scrivono un libro. Purtroppo non basta.
Non basta seguire le lezioni a caro prezzo di qualche "corso di scrittura
creativa"; neppure condire l'operazione con un incipit da thriller a buon
mercato per attirare l'attenzione del lettore di bocca buona.
Alla fine, cosa resta? Un banale romanzetto d'amore che per
fortuna si dimentica subito.
Margherita Guizzo