Due in condotta di Alberto Maggi
Garzanti
Lo scrittore che si innamora follemente della
storia della propria vita dovrebbe evitare di raccontarla. Noioso.
Rosita Cosentino
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Rievocazione della storia dell'Italia dagli anni
trenta agli anni 70 attraverso la storia personale del narratore e della sua
famiglia. Uno spaccato sul paese che è stato, ma in cui sono già in nuce tutti i limiti del presente. A tratti vi è un'analisi
lucida dei limiti della nostra società. La narrazione evidenzia la difficoltà
di essere se stessi ed andare contro corrente in una
società molto conformista, come l'Italia degli anni 60/70.
Daniela Zaccarini
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Libro dalla scrittura semplice,
quasi colloquiale, ma accattivante e spontaneo. L’autore nel raccontare la
storia della sua famiglia, racconta anche la storia dell’Italia intera nel
dopoguerra e nel boom economico. Nel racconto troviamo, così, storie che
abbiamo già sentito raccontare anche dai nostri nonni e dai nostri padri, ma
che, tuttavia, non perdono in alcun modo il loro fascino. Interessante la
storia della vocazione religiosa dell’autore, nata all’interno di una famiglia
atea ed anticlericale. Sincera e lucida la visione della società, laica e
religiosa.
Noemi Genovese