Fiori
senza destino di Maccani
Francesca
Sem
Sara è
un’insegnante del nord trasferita al CEP di Palermo. Al suo arrivo rimarrà
subito scottata da una ambiente completamente diverso rispetto a quello a cui
era abituata, dove le storie di vita presente e vissuta di Sara, Sciaron Cettina e gli altri stridono con la dolce
tranquillità che prima caratterizzava la sua vita e il suo lavoro. Il libro
racconta di una bellissima e maledetta Palermo dove il degrado e lo squallore
dei quartieri popolari non lasciano spazio all’inutile, sia immateriale che
materiale, che invece caratterizza il centro città. Il malaffare e la
prostituzione consentono una parvenza di vita materiale ‘normale’. E dove il
tirare a campare alla giornata è la regola in quei luoghi.
Lo
scrittore non giudica, lasciando al lettore il compito di farsi un’idea degli
argomenti e la sua scrittura è priva dell’inutile e dello sfarzo, limitandosi a
descrivere gli adolescenti in un contesto in cui non c’è spazio per il
superfluo, dove i valori morali sono messi a dura prova dalle necessità
primarie quotidiane. La crudezza che caratterizza alcuni passaggi contribuisce
a rendere meglio l’idea di realtà che sembrano appartenere ad altri mondi, ma
che invece sono spesso a pochi passi da noi.
Claudio Berardi