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’A camorra songh’io di Domenico D’Angelo
Armando

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Napoli 1 “Iocisto”
coordinato da Gigi Agnano
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Sarà che i libri sulla Camorra non mi sono mai piaciuti. Sarà che credo che, spesso, la Camorra viene utilizzata per attirare l’attenzione e vendere più copie. Ma il libro non è riuscito ad appassionarmi. L’autore mette insieme il più antico degli stereotipi napoletani e lo modernizza aggiungendo un serial killer per svecchiare una storia trita e ritrita.

Non si può negare che la Camorra esiste e che condiziona la vita dei napoletani. Ma gialli come questi sono inutili. Non appassiona, non coinvolge, non spaventa. Non riesce a rendere simpatici i buoni e neanche i cattivi; la città non si mostra, non si rivela e il lettore si trova a chiedere il perché di una storia che sembra completamente inefficace.

Bianca Ferrara

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A camorra song’io è la titletrack del primo album del gruppo Rock crossover napoletano degli ‘A67, pubblicato nel 2005 riproposta dopo quindici anni nel 2020, anno in cui Domenico D’Angelo pubblica il suo “giallo gelido”.

Il brano dà il titolo a questo noir tutto napoletano, che si caratterizza per ritmo e sound già nella scansione dei capitoli. L’autore, onesto con il lettore, lo mette allo stesso livello dell’investigatrice fornendogli tutti gli indizi. La lotta alla Camorra e a uno spietato e ipertecnologico killer si affiancano in questo episodio che ha come protagonista la giovane Amy Salerno a capo del Commissariato di Santa Maria.

Cinzia Martone

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Le contaminazioni in generale hanno bisogno di maestria, di qualcuno che sappia amalgamare in maniera ineccepibile i vari ingredienti e questo in generale, nei gialli o nei thriller oltre ad avere questa indiscussa qualità ci vuole anche una buona dose di credibilità. Un ingrediente indispensabile affinché il lettore non si stranisca ed entri nella trama, nella suspense e nel racconto godendo appieno del libro. In questo romanzo di Domenico D’Angelo, invece, la contaminazione non è per nulla riuscita e a fronte di un discorso ampio e articolato come il fenomeno della criminalità organizzata partenopea che da solo avrebbe garantito una attenzione pura del lettore, si è preferito inserire elementi e contesti da thriller classico sciupando inesorabilmente la suspense e la credibilità del testo, che così appare una accozzaglia di elementi per nulla affascinante.

Antonia Del Sambro

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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