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Cadaveri a sonagli di Christian Frascella
Mondadori

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Torino “Circolo dei lettori di Torino”
coordinato da Francesca Alessandria:
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È un romanzo in bilico tra il giallo e la commedia in cui una galleria di protagonisti davvero mal distribuiti opportunisti, egoisti, mediocri e incredibilmente divertenti partendo da un errore, innescano una valanga di imprevisti ed effetti collaterali che presto sommerge tutti. Nicola e Lea, due “poveri diavoli” decidono di svaligiare una villetta di un piccolo paese delle Langhe, pensando di avere una decisa svolta economica nella vita, ma qualcosa “va storto”. L’intero romanzo ruota intorno a quel qualcosa che “va storto” in cui subentrano sbirri imbranati, mogli tradite, amanti illuse, moribondi pronti a tutto e persino un cagnolino che dimostra tutti i suoi sentimenti di cane. Il colpevole si scopre fin dalle prime pagine, un po’ come accade con gli episodi dell’ispettore Colombo. La storia è attraversata da una parte di umanità disposta a tanto se non a tutto pur di realizzare i propri sogni. Sono tutti elementi borderline, tutti con un unico pensiero, i soldi. Ogni personaggio è un ingranaggio difettoso e i punti di vista si alternano, creando un disegno corale articolato ma facile da seguire. La prosa è diretta, semplice e precisa, ricca di humour. I dialoghi sono forse il vero punto di forza della narrazione nella loro comica realtà. Il ritmo è indiavolato e incalzante, dove le situazioni si susseguono senza respiro. L’intreccio ben ideato, si rimane tutto il tempo con la curiosità di sapere cosa succederà nella pagina successiva. Man mano che ci si avvicina al capitolo finale, gli aspiranti milionari cadranno come mosche e ciò che rimarrà nei sopravvissuti saranno solo sensi di colpa. Un piccolo appunto personale lo faccio in merito al linguaggio volgare utilizzato in quasi tutti i dialoghi. Ci sarebbe anche potuto stare per caratterizzare un personaggio specifico e renderlo un punto di forza. In questo caso si è un po’ abusato del turpiloquio in ordine sparso, al punto che un buon numero di soggetti sembrano la fotocopia l’uno dell’altro proprio perché si esprimono alla stessa maniera senza distinzione di personalità. Il mio voto è più che altro un attestato di stima per le capacità dell’autore che ci racconta quanto possa essere complicato e pericoloso cercare di cambiare il destino che ci è stato assegnato. Solo eventualmente la fortuna potrebbe aiutare, ma forzare il destino può essere molto pericoloso, mortale. “… non so se è più una commedia o una tragedia venuta male… quello che dovevi fare in qualche modo lo hai fatto…”

Gisella Marcellino

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Le vite dei protagonisti di questo gustosissimo giallo si intrecciano un poco per caso e un poco per scelta intorno ad una donna morta ai piedi delle scale della sua villa. Come in un effetto domino, le azioni di ognuno si ripercuotono sulle scelte degli altri e poi ritornano con un effetto boomerang contro l’attore iniziale. Lo stile narrativo è veloce e ironico e l’intreccio ben ideato; si rimane tutto il tempo con la curiosità di sapere cosa succederà nella pagina successiva.

Federica Coello

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Al centro della scena c’è una villetta fuori mano e due “poveri ladri”, Lea e Nicola che tentano di svaligiarla. L’intero romanzo ruota intorno a quel qualcosa che “va storto”. Errori che si sommano creando un effetto valanga, diventano la musica su cui balla una galleria di personaggi davvero male in arnese, opportunisti, egoisti, mediocri eppure, al contempo, incredibilmente divertenti.

Enrico Rossi

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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