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Chi ha rubato Pecos Bill? di Giuseppe Fiori
Oltre

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Roma 1 “Biblioteche di Roma”
coordinato da Simona Cives
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È un giallo scritto da Giuseppe Fiore. La trama di questo poliziesco è particolare e divertente e garbatamente ironica. La storia si svolge a Roma e i protagonisti sono la città e il suo fiume insieme al commissario Omar Martini. Omar (anagramma di Roma) non è amato al Ministero degli Interni e viene perciò relegato a occuparsi di reati minimi, in un commissariato di polizia fluviale. Il Commissario Martini dal carattere rinunciatario e sornione chiuso e franco, uno sbirro “a suo modo” deve occuparsi del furto di una collezione di albi di Pecos Bill e della sparizione di un bianco cavallo, sottratto alla polizia. Questo cavallo viene visto nottetempo sul Gianicolo mentre viene cavalcato a pelo da un ragazzo intorno alla statua di Garibaldi. Altri personaggi di questa storia, in cui non si fa male nessuno, guardie e ladri che hanno pagato il loro debito ma in fondo convinti che le attenuanti non assolvano le vere colpe dei ladri perché si può rubare per infiniti motivi.

Maria Annunziata Saba

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Giuseppe Fiori con questo lieve giallo ci lascia un divertissement nel quale ha inserito citazioni colte, ricordi e tanta, tanta Roma. La vera protagonista è lei, la Città Eterna, soprattutto nel quadrante centro trasteverino fino al Gianicolo; il commissariato al quale appartiene Omar (anagramma di Roma) Martini è del resto situato sull’Isola Tiberina. La trama gialla, che racconta di furti perpetrati in un certo senso per amore, è un po’ debole come lo sono i vari personaggi, forse un po’ troppo macchiettistici. Spicca positivamente la figura del pigro commissario Martini che, scevro da qualsiasi violenza inseguimento o sparatoria, risolve tutto con l’acume e l’esperienza, e ci ricorda molto suoi illustri e più famosi predecessori.

Luana Vignali

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Un piccolo libro insolito, nel copione e nella scenografia. Leggero come l’acqua del fiume che isola un piccolo mondo di guardie e ladri contrapposti per destino ma rispettosi l’uno dell’altro per fedeltà agli stessi codici di onore e amore. Lungo uno stile di scrittura chiaro e a tratti nostalgico che non disdegna richiami alle poesie romanesche e a memorie millenarie, si dipana una storia inconsueta che rimanda ai film degli anni Cinquanta e fa di questa lettura un piacevole diversivo come l’odore del fiume in un caldo pomeriggio primaverile sul Lungotevere.

Federica Taravacci

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“Chi ha rubato Pecos Bill” di Giuseppe Fiori: una storia semplice, sicuramente con un linguaggio pulito, personaggi verosimili (forse più ai tempi di Pasolini). Un buon racconto non proprio un noir.

Stefania Napoleoni

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Il protagonista di questo libro è un commissario di polizia che deve ritrovare i fascicoli di Pecos Bill che sono stati rubati ad un collezionista. Riscuote le simpatie del lettore perché è un personaggio tipicamente romano. Ho apprezzato questo libro perché mi ha donato serenità, non ha pretese autoreferenziali ed è molto piacevole: è una piccola storia che trasmette l’immagine di Roma come tutti avremmo voluto conoscerla, materna e verace, leggera e poetica, un po’ come i personaggi immortalati dalla “sora Lella” e da Alberto Sordi.

Rosella Tappi

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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