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I quattro cantoni di Gabriella Genisi
Sonzogno

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Aprila “Le Bucoliche”
coordinato da Antonella Proietto
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La commissaria Lolita Lobosco è il tipo di donna che tutte noi almeno una volta della vita abbiamo sognato di essere. Fa un lavoro da uomini in un mondo di uomini, oltretutto a Bari, una città del sud che nello stereotipo comune è ancora più legata alla visione della donna relegata allo svolgimento delle sole incombenze domestiche.

È bellissima, sa di esserlo e fa in modo di farlo notare a tutti. Colleghi, sottoposti e superiori sembrano avere tutti nei suoi confronti un desiderio di conquista, forse per soggiogare questa sua femminilità prorompente. Malgrado tutto ciò, Lolita ha una vita sentimentale disastrosa, con una lunga serie di storie d’amore alle spalle, finite con l’immancabile abbandono del lui di turno.

La lettura è piacevole, l’intreccio del noir ben costruito ed è un libro che spesso ti fa venir voglia di addentare un panzerotto! Ma l’impressione generale è di leggere qualcosa di già visto in qualche film o serie tv americana… solo ambientata a Bari.

Viviana Recchia

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Nonostante sia l’ottavo libro di una serie, mantiene il livello dei precedenti. Attenta e oggettiva è la Bari che fa da sfondo alle storie, sia nella descrizione delle sue magnificenze sia in quella delle sue miserie Un racconto piacevole, nonostante alcune tematiche dolorose, e che si presta bene per la serie tv di Rai1. Degno di nota la presenza femminile, sia per la scrittrice che per la protagonista. Qualche dubbio sulla necessità della donna avvenente e procace che mette in riga una squadra di uomini. Una lettura divertente ma senza raggiungere il livello di Camilleri che lei cita insieme a Montalbano nel libro.

Antonella Proietto

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È un giallo anomalo quello che scrive la Genisi dove accanto alla trama aggrovigliata di quattro omicidi si snodano anche aspetti sentimentali e personali della commissaria Lolita Lobosco, titolare delle indagini. Così il giallo si tinge un po’ di rosa ed è questo mix che cattura l’attenzione di chi legge. I quattro omicidi sono messi in scena come se fossero opere d’arte e nello svolgimento delle indagini la commissaria si scontra con importanti problematiche sociali: i campi rom, la prostituzione, la pedofilia. Interessante leggere attraverso i suoi occhi alcune usanze del popolo rom.

Sullo sfondo delle indagini sempre la città di Bari e i paesi di mare nei suoi dintorni, chi legge, non può che innamorarsi di quei luoghi e dei piatti che vengono menzionati.

Bello il personaggio di Lolita Lobosco: donna forte e determinata che riesce a tener testa ai colleghi maschi, ma che allo stesso tempo ha i suoi momenti di fragilità e di insicurezza. Bella anche l’ironia della commissaria nella relazione con i suoi collaboratori.

Lettura gradevole, leggera e simpatica.

Daniela Cecconato

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Le indagini, di un omicidio cruento, svolte da una commissaria all’apparenza femminile ma con un carattere forte e determinato. Sensibile ai problemi attuali che una città, in questo caso Bari, affronta, il razzismo contro le minoranze più fragili come gli zingari. Il mondo maschile che fa ancora fatica ad accettare la figura femminile che svolge un lavoro ritenuto non adatto alle donne. Fanno da sfondo a un’indagine che di fa sempre più ingarbugliata ma piano piano svela risvolti inaspettati con finale, diciamo, a sorpresa.

Paola Parrella

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Il gioco dei quattro cantoni che evoca i tempi passati quando i bambini giocavano per strada, è la traccia per risolvere un giallo enigmatico che si presenta alla perspicace commissaria Lolita Lobosco.

In un momento della sua vita all’apparenza sereno e tranquillo, accade un fatto nella sua vita sentimentale, che la disorienta e tormenta, ma questo non Le impedirà di portare avanti un’indagine alquanto complessa e intricata.

In una Bari avvolta dall’atmosfera di festa che anticipa il giorno di San Nicola, tra gli odori di panzerotti fritti e dolciumi, si consuma un delitto ai danni di un fotografo orrendamente seviziato.

È il primo di una serie di omicidi che Lolì si troverà ad investigare con sapiente osservazione e con l’aiuto dei colleghi sui quali metterebbe la mano sul fuoco, riuscirà a risolvere il caso.

Norma Perrone

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