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Il commissario e la badante  di Andrea Fazioli
Guanda

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Sezze “Lettera Ventidue”
coordinato da Maria Gabriella Tomei:
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L’approccio a questo libro è stato di curiosità, non mi pongo mai con dei pregiudizi di fronte ad un’opera che è costata fatica e lavoro a che l’ha scritta. Pur sapendo che non tutti gli scrittori sono in grado di scrivere capolavori in forma di racconti, son rimasta totalmente delusa da questo libro che non sono riuscita nemmeno a terminare. Il racconto per me dovrebbe essere un piccolo spaccato di vita definito, non lasciare molti interrogativi, dare un senso di compiuto nonostante la sua brevità. I racconti contenuti in questo libro sono a mio parere sciatti e frammentati così come i due personaggi che non mi sono sembrati affatto verosimili ma delle caricature, senza contare le infinite sbavature nelle indagini.

Maria Gabriella Tomei

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Andrea Fazioli ci regala un romanzo giallo, vitale, sagace e a tratti spiritoso. Lungo ottantacinque brevi racconti, sullo sfondo della Svizzera contemporanea, si snoda la storia di due protagonisti, Giorgio Robbiani, un ex commissario in pensione e Zaynab Ammar, la sua badante tunisina, che nelle vesti di improvvisati investigatori scovano e risolvono piccoli furti, problemi, sparizioni, litigi. I racconti nascono, in origine, per una pubblicazione periodica su un settimanale e, sebbene siano stati progettati per essere scollegati l’uno dall’altro, dalla loro unione nasce un esperimento narrativo alquanto convincente. Il punto di collegamento è dettato dalla conoscenza, durante il susseguirsi di storie drammatiche e umoristiche che rivelano diverse occasioni di riflessione esistenziali e costante presenza di dialoghi intimi, che i due protagonisti fanno l’uno dell’altra acquisendo non solo fiducia reciproca, ma riuscendo, contemporaneamente, a gettare uno sguardo sulla complessità del mondo che li circonda.

Federica Savo

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una simpatica quanto improbabile coppia di investigatori si misura continuamente con nuovi e bizzarri casi da risolvere. Le storie, legate dal filo conduttore del rapporto di fiducia e di collaborazione tra i due protagonisti, sebbene siano piacevoli non hanno però un ritmo tale da invogliare il lettore a proseguire.

Anita Candrina

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Pinguini che non riescono a fare il primo salto in acqua; cavalli bloccati al canapo, cicogne che corrono senza spiccare il volo.

Riferimenti zoologici a parte, il libro mi ha trasmesso un senso di attesa per uno sviluppo dinamico che è venuto a mancare.

Anastasia Petrianni

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Già dall’inizio del libro si capisce che è un libro scorrevole, facile, a volte anche troppo. L’accostamento dei due personaggi, un ex investigatore e una donna straniera, diversa da cultura e religione età, non si amalgamano nei personaggi di detective. Si banalizzano tutte e due le figure. Sicuramente lo scrittore voleva trattare argomenti e ruoli che nel libro non sono emersi. Un uomo che non si arrende all’età e alla pensione. Una donna che trova in un momento doloroso della sua vita, un nuovo scopo, e un lavoro che la fa tornare a vivere. Il libro non mi ha suscitato nessuna emozione.

Anna Maria De Renzi

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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