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Il lusso della giovinezza di Gaetano Savatteri
Sellerio

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Aprila “Le Bucoliche”
coordinato da Antonella Proietto
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È un giallo anomalo quello scritto da Savatteri, a cominciare dalla scelta del “metodo” di scrittura: il libro è scritto quasi interamente in forma di dialoghi, poche le descrizioni, pochi gli approfondimenti dei personaggi, così chi si avvicina per la prima volta alle indagini di Saverio Lamanna , protagonista del libro e di numerosi altri libri dello stesso autore, fa un po’ fatica a capire chi è il personaggio e ad appassionarsi alla storia.

Il libro è pieno di citazioni che spesso fanno sorridere, la trama del giallo non è avvincente, quello che conquista è l’ironia dal gusto cinico di Lamanna. È per lui che si arriva a finire di leggere la storia. Insolita anche la scelta di menzionare nella storia il ruolo dell’editore e di incastrarlo forzatamente nella vita di Lamanna… scelta che non definirei vincente.

Bella la Sicilia dello sfondo, una Sicilia insolita, di montagne: le Madonie. Forte lo scontro generazionale che si avverte in tutto il racconto e forte anche il disagio dei siciliani che vorrebbero vivere in una terra più libera e più onesta. Lettura ambigua, a tratti stuzzicante ma non coinvolgente.

Daniela Cecconato

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Apri il libro e leggi. E leggi volentieri, lo stile scorre diretto, semplice. Anche divertente; tra le righe una battuta, un sorriso diverso in una storia che sa di giallo. Intanto un’amicizia, il senso dell’amicizia che ti accetta comunque, un altro te stesso per capire di più gli altri, una sponda cui tornare e tornare di nuovo ogni volta che la vita lo chiede. La non accettazione della vecchiaia nel suo significato peggiore, quella che sa di disfacimento in senso generale, che non suscita condivisione ma ripulsa; non sa di ricchezza di vita accumulata ma di sprofondo cui non dai la mano per risalire, vecchiaia come rigetto e abbandono, che non soccorri ma affossi. Per paura.

In contrapposizione il senso della vita che non chiede permessi per rinnovarsi e sorprenderci. La vita che può essere una metamorfosi della nostra esistenza se solo apriamo gli occhi al cammino e agli incontri. e che dobbiamo accettare con un nuovo lampo del cuore. Ancora l’essere come persona e la persona come parte di una comunità giovane pronta a costruire un futuro in una terra che manterrà le sue promesse, speranza di un cambiamento umano e ambientale intravista e fortemente voluta da un anziano, straniero, il più giovane di tutti. Una bella sfida da accettare o da combattere?

Adele Archetti

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Lettura piacevole e divertente che accompagna, senza fretta, il lettore a scoprire una Sicilia inedita. Una Sicilia montanara, nella quale si mescola una modernità cosmopolita allo stereotipo della Sicilia Arretrata e sonnolenta. La trama del giallo è un po’ debole, quasi marginale, ma il protagonista, un cinico giornalista irriverente, sa farsi voler bene, anche dal lettore.

Paola Guzzi

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Non conoscevo il personaggio Lamanna, è Ironico, divertente, sarcastico... insomma un personaggio interessante, ma la trama non è all’altezza e risulta solo un pretesto per mettere in scena dialoghi esilaranti e ricchi di citazioni. L’ambientazione in Sicilia richiama i classici problemi della cultura siciliana con la sua difficoltà al cambiamento.

Sabrina Principi

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L’accoppiata Saverio Lamanna e Peppe Piccionello sono uno spasso.

Il libro è scritto in maniera divertente, si legge velocemente perché scorrevolissimo.

Un giallo alternativo, affatto giallo ma comunque intrigante. A tratti mi ricorda Camilleri col suo ispettore Montalbano.

Silvia Montauti

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