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Picnic al lago di Erica Gibogini
Morellini

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Torino “Circolo dei lettori di Torino”
coordinato da Francesca Alessandria:
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Il libro vincitore di questa settimana è “Picnic al lago” di Erica Gibogini. La storia narra della ricerca di una giovane donna scomparsa in una foresta durante un temporale. Questa storia mi è piaciuta tanto essendo molto credibile, con dei personaggi che potrebbero essere reali e ben descritti. La cosa che più mi ha colpito è stata la descrizione fatta di questi luoghi piemontesi e più in particolare del Santuario della Madonna del Sasso nella zona del lago d’Orta, non conoscevo questa zona ma dopo aver letto questo romanzo mi è venuta voglia di visitarla.

Cindy Prado

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L’aspetto più interessante di Picnic al lago di Erica Gibogini non è tanto la pur assolutamente accattivante suspense o l’innegabile tensione che il giallo, basato su una misteriosa sparizione di una donna, trasmette al lettore. L’aspetto più interessante è il lago. Non solo perché il lago d’Orta, dove il romanzo è ambientato, è una perla naturalistica e paesaggistica del Piemonte e del Nord Italia; uno specchio d’acqua incastonato tra montagne allo stesso tempo dolci e minacciose e ricco di borghi storici dalle bellezze ariose e da tante piccole ripe capaci, se vogliono, di essere misteriose. Gibogini descrive alla perfezione l’essenza del paesaggio lacustre, la sua placidità che può diventare inquietudine, la sua dolcezza misteriosa, le sue acque prive di onde evidenti ma ricche di mulinelli nascosti, i suoi soli e le sue nebbie, i verdi delle sue sponde e i grigi dei suoi momenti uggiosi; insomma la sua capacità di mutare in un attimo atmosfere e sensazioni. In Picnic al lago la varietà di colori, sfondi, paesaggi e stati d’animo che il lago offre diventa quindi una perfetta cassa di risonanza delle vicende e delle condizioni dei personaggi e dei protagonisti di questa indagine.

Edoardo Peretti

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Un giallo magistrale ampliamente debitore verso il paesaggio. Il lago, da immobile elemento paesaggistico, si anima di vita, smettendo di essere il frontespizio di una cartolina per diventare un luogo misterioso e temibile, in grado di celare inquietudini e segreti sotto la superficie limacciosa. La natura stessa diventa il giallo e, da buon piemontese quale sono, non guarderò più il lago d’Orta con gli stessi occhi.

Guido Bianchi

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Se dovessi elencare i personaggi di questo romanzo giallo inizierei da lui, l’onnipresente lago d’Orta, per poi passare al santuario della Madonna del Sasso e concludere infine con i paeselli limitrofi di Boleto, Pella e Ronco. Solo dopo inizierei ad elencare degli esseri umani e questo è forse uno dei migliori complimenti che potrei fare all’autrice. Ha saputo rendere l’ambientazione estremamente immersiva ed attrattiva ed è anche riuscita nel difficile compito di umanizzare l’inanimato, rendendolo specchio e abisso di noi stessi. Una vera Mary Shelley piemontese.

Ilaria Franco

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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