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Generazione desaparecida di Giordano Vecchietti

Ventura

 

Il libro di Vecchietti è la cronaca di un clandestino, una parola che il protagonista, la voce narrante del libro, ripete spesso.

José a soli 25 anni è costretto a vestire i panni di uomini diversi per sfuggire alla persecuzione dei golpisti. Affronta la solitudine, la paura di perdere i propri cari e tutto quello che fino a quel momento ha chiamato casa.

Ho amato l'idea che fosse il protagonista, José, a raccontare la sua storia e che nel farlo usasse tante parole cilene facendomi sentire lì con lui durante la sua fuga, come se la sua unica compagnia fossi io che lo stavo leggendo.

Letizia Marsperi

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Il romanzo ripercorre in modo asciutto e chiaro gli anni della dittatura militare di Augusto Pinochet in Cile, dal punto di vista senza fronzoli di un uomo qualunque (come viene definito nella prefazione del libro), militante in un partito di sinistra: José Jordán Sandoval Soto. Dalla mattina del golpe dell’11 settembre del 1973, quando il protagonista riesce, non senza una buona dose di fortuna, a scampare ai rastrellamenti dei militari che occupano progressivamente il paese, passando attraverso ripetuti cambi di identità, una lunga e inaspettata collaborazione con la Chiesa, un repentino esilio di salvezza e un ritorno in patria trionfale dopo un ventennio di nostalgia, lo scrittore ci riporta l’esperienza traumatica e intensa di un uomo come tanti in quegli anni burrascosi e drammatici.

Grazie ad una forma molto semplice e a uno stile diretto, questo libro è stato in grado di tracciare un quadro piuttosto esemplificativo di un momento storico che, per età (questo periodo non si studia a scuola!) e forse un po’ per pigrizia, non conoscevo (e ancora non posso dire di conoscere): si è trattata di un’occasione per approfondire qualcosa di nuovo, schivando gli ostacoli dati da un forma troppo complessa o da riferimenti troppo specifici, che non mi avrebbero permesso di costruirmi un’idea limpida di base di quanto è accaduto.

Giorgia Lombardi

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Se fossi passata in libreria molto probabilmente non avrei nemmeno preso in considerazione Frau Merkel che invece ho trovato molto interessante ed attuale.
Nonostante la complessità degli argomenti trattati la lettura procede veloce e scorrevole grazie ad un linguaggio rigoroso ma semplice. La puntuale ricostruzione degli eventi ed i numerosi riferimenti riportati consentono di guardare anche all'attuale situazione superando luoghi comuni e stereotipi.

 Ho apprezzato anche "Generazione Desaparecida" ma, forse perché ricordo piuttosto bene il periodo ed ho avuto modo di leggere molto in proposito, ho trovato questo volume un po' didascalico.

Giovanna Nebuloni

 

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