< Libri e lettori

Giacomino di Antonio Debenedetti

Bompiani

 

L’autore ci racconta la biografia del padre Giacomo Debenedetti, della famiglia borghese di cui fa parte e del mondo intellettuale degli anni intermedi del novecento. Con lo svolgersi del racconto ci presenta eventi storici importanti e veri miti della cultura e della storia di quell’epoca visti nella loro quotidianità. Il linguaggio è colto ma non noioso. Il pregio di questo libro per me è aver trattato una materia che poteva essere molto pesante con semplicità rendendola avvincente.

Anna Maria Cardone

***

"Istantanee", ritratti particolari della vita di Giacomo Debenedetti catturati nella memoria del figlio,
immagini che raccontano la vita alternativa di un uomo fuori dagli schemi, un genio bizzarro, immerso
nel suo mondo di artisti, attori e scrittori in un momento storico
difficile. La guerra e le sue drammatiche conseguenze restano in secondo piano rispetto all'altisonanza dei nomi che hanno contribuito a creare "la storia" della nostra cultura e che riempiono le pagine 
del libro.

Belinda Lucidi

***

"Un viaggio nella memoria del padre ma anche un sorprendente spaccato di   un'Italia letteraria litigiosa, eppure attraversata da quel filo d'oro indissolubile che è l'amicizia: tra uomini e donne prima ancora che tra critici e poeti o scrittori. La casa romana di Giacomo Debenedetti diventa un palcoscenico sul quale si muovono, come in una pièce teatrale, grandi letterati visti dagli occhi disincantati di un bambino. E poi l'ebraismo, filtrato dalla personalità sulfurea e puntuta di Giacomino, resa con devozione e criticità da Antonio Debenedetti che costruisce un grande affresco familiare, con punte di spensieratezza e stravaganza che ricordano le migliori pagine de 'La versione di Barney'. Una introspezione in forma di racconto che conferma ancora una volta quanto ADB sia non solo un figlio d'arte affrancatosi dalla pesante eredità paterna ma soprattutto uno scrittore raffinato, in grado di costruire un intreccio nel quale convivono memoria storica -brillanti le descrizioni di mostri sacri come Saba, Bazlen, Soldati e la Morante solo per citarne alcuni- e riflessioni intime".

Enrico Sacchi

***

La scrittura di Debenedetti non è facile perché raffinata rispetto alla media della narrativa contemporanea (probabilmente il padre ne sarebbe orgoglioso o forse no). L’inizio della prefazione definisce il libro teatro da camera, perché principalmente ambientato nell’abitazione della famiglia di Giacomino a Roma, per me, invece, è stato un lungo omaggio alla vita del padre da parte dell’autore. Un libro che mi ha suscitato sia ammirazione, per la veste di critico raffinato che il figlio descrive, sia amarezza, per l’ostracismo che l’ambiente politico/accademico dell’epoca gli ha riservato. Il padre è una figura ben definita anche se ne parla attraverso gli incontri con i molti autori, poeti e scenografi che frequentarono la casa della famiglia Debenedetti. Moravia, Morante, Saba, Soldati, Sartre, Ungaretti, Gadda e ancora Mondadori e tanti altri, passati sotto gli occhi di un bambino e di un adolescente che ha dato una nuova prospettiva a dei nomi che per molti di noi erano solo nomi sulle pagine di libri di scuola che bisognava studiare.

Serenella Ferraro

 

***

Piccoli quadri di intimità familiare con personaggi famosi. L'occhio è quello del bambino che a poco a poco cresce e ricorda momenti felici, felici anche nella tragedia - della guerra e delle leggi razziali; del mancato riconoscimento da parte dell'"establishement" e dell'abbandono degli amici - felici perché al centro c’è la figura di un padre non facile ma pieno, ricco di idee e di connessioni e di amicizie che ha sicuramente avuto un influsso positivo sul figlio che non lo capiva e che ora lo capirebbe. E che gli manca. 

Alcuni richiami di "Lessico Famigliare", probabilmente per la presenza di alcuni degli stessi personaggi, pur senza arrivarne all'altezza. 

La lezione sulla sintassi impartita dal padre ("Correggi la tua sintassi, invece. È monotona, sissignore...") è stata appresa.

Anna Wolter

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
L'iniziativa è riservata agli utenti maggiorenni. Questo sito non usa cookies.
Dubbi, problemi: torneoletterariodirobinson@giorgiodellarti.com
Vedi anche Il Blog di Giorgio Dell'Arti su Repubblica.it