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Giudizio Universale di Gianluigi Nuzzi

Chiarelettere

Per quanto concerne il libro ”Giudizio universale” la prima considerazione è che - a mio avviso - dovrebbe concorrere in una sezione riservata alle opere di indagine.

Detto questo, si tratta di una interessante radiografia dei segreti vaticani riguardanti l’economia e i maneggi della curia. A merito dell’autore va ascritto che, oltre ai dati relativi ai conti - per altro precisamente documentati - la scrittura diventa felicemente degna di un giallista quando narra dei complotti contro Libero Milone e contro Monsignor Dario Viganò. La lingua è limpida e scorrevole, arricchita di interviste e aneddoti.

Maria Grazia Sola

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È un’inchiesta giornalistica su temi già ultra-trattati dai vari quotidiani nazionali e che, a mio modesto parere, non ha niente a che fare con la letteratura

Anastasia Paglia

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È un romanzo d'inchiesta ambientato all'interno della Città del Vaticano, dove i clamorosi dossier riservati che la compongono tracciano uno scenario inimmaginabile che potrà essere affrontato solo se non resterà nascosto ma diventerà patrimonio di tutti. Con un taglio molto giornalistico l'autore ci accompagna in questo viaggio in modo approfondito e mai noioso sapendo catturare molto bene l'attenzione del lettore.

Simona Bilotta

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Argomento trito e ritrito, guardato sempre con lo stesso paio d’occhiali e un eccesso di inutili dettagli, sempre a senso unico.

Ana De Estrada

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Bel libro di giornalismo investigativo, forse però tante cose ormai già sentite e dette. 

Maria Vera Bonazza

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È un libro accattivante ma non mi ha catturato come l’altro. Certo, il tema è completamente diverso. Per il suo genere è ben fatto, la scrittura è piacevole e si legge in modo fluido.

Le ricerche effettuate sembrano accurate. L’autore fa un lavoro di diffusione di informazioni importante su temi scottanti.

Silvia Fragola

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IL GIUDIZIO UNIVERSALE. Libro con dati fin troppo precisi e crudi sbattuti in faccia al lettore ma che in realtà lasciano quasi disorientati con poco spazio all"immaginazione. Una triste conferma di come bisogna avere fede a prescindere… e di come il potere indipendentemente dai fini sia costantemente contaminato e difficilmente controllabile.

Maria Teppati