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Gli anni dello Straniero di Alessandro Leogrande
Edizioni dell'Asino

 

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Treviso “5 del 42”
coordinato da Laura Pegorer:
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Nonostante Leogrande sia stato un grande giornalista, uno dei pochi preparati e curiosi ma che si atteneva ai fatti, scrittore di articoli, reportage e libri ben documentati ed attenti alla vita reale spesso dei più umili, questa raccolta dei suoi articoli apparsi sulla rivista Lo Straniero risulta, nel complesso, di non facile lettura. Forse perché essendo una summa dei suoi scritti non segue un percorso lineare come un romanzo e perché riguarda analisi della recente storia politica che non è certo un argomento di facile interpretazione, la lettura ne risulta affaticata e anche demoralizzata, a volte, dal panorama di generale pochezza che spesso ne viene fuori.

Mara Paladini

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L’intento del curatore di questa raccolta di articoli di Alessandro Leogrande era certamente quello di rendergli omaggio.

Il risultato nelle più di 300 pagine è una rappresentazione desolante di un’Italia povera di valori priva di politica abbondante di retori e politicanti.

La debolezza e l’incapacità con cui negli anni abbiamo affrontato buona parte delle crisi ci suona così presente da rasentare l’ovvietà.

Peccato che il curatore non abbia fatto una scelta e non abbia voluto asciugare ridurre individuare tra gli articoli quelli più significativi. Così la lettura diventa un sermone, una teoria di invettive che nel momento in cui sono state scritte grondano verità e lacrime ma ora sono solo una sequela di tonanti ripetizioni in nome di una verità che di sicuro non sopravvive al tempo dell’evento.   

Natalina Mungari

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Le capacità di approfondimento, di analisi e di scrittura di Alessandro Leogrande sono note e innegabili. Non solo la scrittura è chiara, diretta e in grado di inquadrare il problema nelle sue sfaccettature, insomma scocca la freccia al punto centrale, ma è anche bella da leggere! Mi piace l’uso delle metafore, che non sono tronfie o auliche, né ironico-guascone, ma fanno al meglio la loro parte: ci permettono di figurarci le idee  e memorizzarle. Alcune osservazioni, pur appartenendo a molte decadi fa, sono ancora oggi valide. Purtroppo (quelle sulla mafia, ad es.). Certo l’interesse si spegne dopo alcuni articoli perché la distanza temporale e il legame con l’hic et nunc non permettono di mantenerne integro il valore, ma rimane una raccolta storicamente importante.

Laura Pegorer

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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