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Il paese delle croci di Gianfranco Cambosu

Emersioni

 

 

Ercole Cassandra, un professore delle scuole medie, ottiene il trasferimento in un paesino della provincia di Nuoro, Sas Ruches. Il suo vero intento è: indagare sull’omicidio del padre, un capitano dei carabinieri, avvenuto molti anni prima proprio lì, in Sardegna.

Il paese e la gente che lo popolano sono descritti discretamente, anzi, credo che nel testo si parli molto più della vita a scuola, all’interno della casa presa in affitto dal professore e del modo di vivere dei personaggi, che la storia si allontana molto dal fulcro della trama, cioè le indagini. Gli indizi piovono quasi per caso, nelle mani del professor Cassandra, mentre lui è più impegnato a capire e magari anche a mutare il comportamento di chi gli sta intorno, anziché dedicarsi in pieno alla sua missione.

Ivan Collura

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Il Paese delle croci è un giallo che gira intorno alla vicenda di un professore che ricerca il colpevole dell’omicidio del padre, carabiniere. Il libro prometteva bene, in realtà ho trovato poi la storia molto lenta, a tratti banale e poco centrata nella ricerca da cui appunto parte la vicenda. Ho trovato dei buchi nella trama e soprattutto nelle indagini. Il professore è un bel personaggio e ben strutturato.

Luigi Dall’Aiera

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“Il paese delle croci” di Gianfranco Cambosu Anche nel romanzo di Cambosu appare subito evidente un contrasto: quello tra il personaggio protagonista e l’ambiente nel quale si trova a vivere ed operare. Nel paese di Sas Ruches l’atmosfera greve del conformismo e della chiusura viene descritta con linguaggio adeguato che non cede alla facile tentazione del vernacolo. La storia c’è ed è coerente; e l’ambito nel quale si sviluppa lascia presagire che oltre a quello tra Cassandra e paesani, un altro confronto (quello tra vecchi e giovani) solo potrà rivoluzionare la cieca e mortifera atmosfera densa di ignoranza, omertà e disperazione. Scritto bene. Lettura godibile.

Massimo

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Questo giallo è avvincente e coinvolgente. La storia di Cassandra, professore che torna nel paese del padre che è stato ucciso, ufficialmente per insegnare a scuola. La domanda che impervia le pagine è proprio la ricerca del movente dell’uccisione del padre e dunque del colpevole. Il ritmo incalzante e la tensione pagina dopo pagina sale. La misteriosa uccisione avviene nella cornice di un paesino sardo di cui si racconta la complessità e le contraddizioni. coinvolgente, consiglio la lettura.

Sollami Eliann

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Il paese delle croci Un giallo con sfumature noir che porta il lettore ad appassionarsi alla storia pagina dopo pagina. Le atmosfere sarde del paese delle croci, Sas Ruches, contribuiscono alla vicenda misteriosa dell’uccisione del padre del protagonista, un professore siciliano che si reca a Sas Rucher per scoprire chi lo ha ucciso. L’atmosfera di morte si intreccia a eventi terribili come stupri, vendite illegali, prostituzione e a un contesto sociale complesso e controverso. Non è scontato e lascia senza fiato.

Vincenzo Palumbo

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La storia presenta un appetibile avvio, dove è progressivamente narrato il protagonista Cassandra, in alternanza a intense descrizioni della terra sarda. La prima metà del romanzo incuriosisce, stimola a una lettura costante e prepara le basi, apparentemente solide, del climax. Ma la curiosità generata originariamente è dismessa e insoddisfatta dal proseguo, carico di elementi riconducibili a una consuetudinaria fiction poliziesca, sia nella trama che nello stile. Le descrizioni divengono pretenziosamente e forzatamente solenni e i dialoghi lapalissiani. Aveva un potenziale.

Romina Menichelli

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Un noir. Ambientato in Sardegna.

All’inizio non ero convinta della scelta fatta, eppure le frasi di Grazia Deledda che aprono al primo capitolo sono state efficaci. 

Della Deledda Cambosu prende anche una ambientazione (selvaggia e rude Bambagia) in cui si muovono i personaggi del piccolo paese di Sas ruches. Il protagonista, dall’evocativo e quasi profetico nome di Ercole Cassandra, è un professore. Non capita li per caso, ma cerca di scoprire l’autore del delitto del padre avvenuto anni prima. Tutto il libro sembra muoversi su questo. 

Eppure la scrittura veloce e incisiva riesce a tenere alta l’attenzione. E porta a galla piano piano il matriarcato vero di Sas Ruches, che sostiene la piccola società. 

Di Michela Murgia, scrittrice dell’Accabadora, riecheggia un’attenzione alle figure femminili di tutto il libro. Anche nei personaggi dei ragazzi, gli alunni riportano i tradizionali ruoli di “bulli” mentre le ragazze sono il nuovo che viene avanti. Tutto il percorso fra luci e ombre del professor Cassandra andrà avanti e indietro, fra parentesi del passato e personaggi del presente. Ma, inciampando in situazioni scomode, come furti  di cimeli di valore storico e situazioni in cui la malavita mette a dura prova la sanezza del protagonista, il romanzo avrà un finale inaspettato e sorprendente. 

Elena Garofalo

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