Il
ragazzo di Telbana di Paolo Di Stefano
Giunti
Una
narrazione fresca e piacevole, bel racconto, ma destinato più ad adolescenti
che a lettori adulti
Clelia
Burlon
Quasi un
reportage giornalistico che racconta, come "filmandole", le peripezie
di un "minore non accompagnato" rendendolo protagonista e
io-narrante. Una storia sofferta e ambientata benissimo, che ci mette nella
pelle del ragazzo, perfetta per una adozione del libro in classe, a tratti
troppo bella per essere vera (e invece forse lo è), nel suo mettere tutte le
caselle a posto e nel cercare il lieto fine in ogni ambito (amore, lavoro,
"integrazione" sociale). Ottimo come lavoro giornalistico e come uso
didattico ma forse non per i fini di questo torneo letterario.
Valentina Chinnici
***
La vera
storia di un migrante egiziano, con le sue speranze e la sua voglia di riscatto
per il futuro, raccontata con semplicità e dall'indubbio valore educativo.
Laura Mollica
***
Una storia
vera di un migrante che ce l’ha fatta.
Fuggito a
sedici anni dalla sua terra arriva in Italia e invece di rimanere ai margini
della società si inserisce nel tessuto del suo nuovo paese; insomma una
finestra sulla vita di un ragazzo che regala tanta speranza e che insegna come
le difficoltà della vita possono essere superate se affrontate con forza di
volontà auto disciplina e sacrificio.
Da far
leggere ai ragazzi.
Silvana Bonomolo
***
Piacevole
da leggere, anche senza una gran struttura narrativa, a volte il racconto si
sofferma troppo su alcuni particolari facendo perdere interesse per la troppa
frammentarietà.
Serena Crifò
***
Avvincente,
delicato, emozionante.
L'ho letto
tutto d'un fiato, questo giovane uomo in bilico fra la fanciullezza e l'età adulta
mi ha presa completamente. Lo stile è semplice e diretto, il ritmo è talvolta
irruento con sequenze di parole che si susseguono in un crescendo che trasporta
nel mondo di un giovane acerbo. Altre volte, come a voler sottolineare la sua
necessità di razionalizzare un mondo di adulti nel quale è entrato senza averne
ancora il necessario equilibrio, il ritmo è rallentato da elenchi numerati.
Definirei il romanzo "una storia bella e ben raccontata".
Lucia Lio
***
La storia
di un giovane migrante descritta con linguaggio diretto e coinvolgente. Seppure
semplice, tanto da essere adatto alle scolaresche, la storia è così avvincente
da far sembrare il giovane protagonista una persona conosciuta, da sostenere, nella
sua purezza e nella sua lotta per ottenere ciò che ad altri sembra normale
avere
letizia Mangiapane