Il vangelo dei semplici di Gabriella Sessa
Emersioni
L'Autrice dà voce ai
personaggi "umili" dei Vangeli che hanno incontrato il Messia -
l'adultera, l'emorroissa, il lebbroso, il cieco, il paralitico - personaggi,
solo accennati nei Vangeli canonici, di cui la Sessa racconta il prima e il
dopo. Una serie di racconti in cui gli umili sono descritti in una visione
laica che ne mette in luce la sofferenza e la voglia di riscatto e che sono
balsamo per l'anima del lettore credente.
Rossella Corsuto
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Quanto al Vangelo dei
semplici, mi è piaciuto proprio per la sua semplicità. L'idea di riprendere
il racconto della vita di Gesù, di calarlo nell'ordinarietà del suo quotidiano,
nei suoi giorni di bambino prima, poi di adolescente e infine di uomo, l'ho
trovato bellissima. Umanità vs straordinarietà. Quella del racconto religioso.
Qui si è scelto di narrare l'uomo, la sua giovane madre, la vita in questa
parte di mondo, di dare voce agli ultimi, quelli che Gesù ha prediletto.
Bello, diverso.
Donatella Schisa
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Il
Vangelo dei semplici, le storie, i miracoli compiuti da Jeshua
raccontati dagli ultimi, quelli che non capiscono bene neanche perché sia
capitata proprio a loro tanta grazia ed hanno la necessità di testimoniare
quanto successo.
Che
ne è stato del lebbroso, del cieco, del paralitico, l’emorroissa, della donna
salvata dalla ferocia della folla? Tutti coloro che inaspettatamente hanno vista
mutata la loro vita disgraziata?
Cosa
farà Mariam dopo aver perso quel suo figlio che le
confessava la commovente nostalgia del Padre e non si riferiva a Youssef?
Non
sono gli Apostoli che raccontano Gesù, sono gli ultimi, i semplici appunto, gli
stessi suoi fratelli che da bambini non si facevano capaci che non fosse mai
punito.
La
scrittura fluida ci porta a conoscere il destino dei più dimenticati in una
Palestina 33 anni dopo Cristo.
Nadia Anselmi
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L’idea è
quella di dare spazio e voce in prima persona ai personaggi che, nei Vangeli,
sono comparse; l’esistenza di ognuno, infatti, ha la dignità per essere protagonista
in questo movimento corale. La brevità del testo lo rende godibile, offre spunti
di riflessione interessanti.
Manuela Martinelli