Insensato viaggio di Toni Mavilla
Mauro Pagliai
Un gruppo di
ragazzi uniti dal loro amore per il calcio si tengono per mano davanti alla
Chiesa di S. Maria liberatrice a Testaccio.
Un loro caro
amico Virgilio è morto in un accidente automobilistico.
Una catena di
avvenimenti violenti dà il ritmo al romanzo : una
rissa violenta, lo stupro di Emma sorella di Virgilio.
Si insinua il
dubbio che l’ incidente sia un omicidio. Il dubbio
genera altra violenza.
All’
improvviso tutto sembra acquietarsi sulle note delle canzoni di Claudio Villa e
Domenico Modugno.
Il gruppo di
amici si rincontra dopo 50 anni e questo ci prepara ad un inaspettato e
doloroso finale.
Ben scritto.
L’ autore riesce a trasmetterci forti emozioni come in un concerto di violini e
tamburi.
Maurizio Quattrocchi
***
Negativo il giudizio su “Insensato
viaggio” di Toni Mavilia che vorrebbe essere la saga
di un quartiere romano, Testaccio, sulle orme del Quartiere di Vasco Pratolini,
o della Garbatella di Pasolini, ma scade in un banale canovaccio di fiction per
la TV.
Marcello Morisani
***
Mi è
parso un libro senza spessore, una storia di vita di quartiere che tutti noi
avremmo potuto scrivere. Per uscire dai cliché sarebbe stato necessario un
salto, un’invenzione che destasse l’interesse del lettore, ma non c’è. La
lettura si esaurisce e non lascia nulla. anche i personaggi sono disegnati
secondo quel che ci si aspetta di trovare. non c’è un personaggio che ti
stimola la fantasia.
Paolo Coraggio
***
Romanzo di pochissimo interesse che
cerca di descrivere fatti di quartiere sulle orme di Pasolini e Pratolini ma
con svolgimenti banali e prevedibili.
Dialoghi da fotoromanzo.
Vittorio Paielli