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Vita e avventure di Jack Engle: un’autobiografia di Walt Whitman
Safarà

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Livorno “L'avventura di un lettore”
 coordinato da Valeria Cioni
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Romanzo d’appendice di ispirazione Dickensiana nell’evoluzione di personaggi ma con uno stile più asciutto e diretto, Jack Engle racconta di un’avventura coinvolgente alla scoperta della natura umana. Il lattaio Ephraim, dopo aver accolto l’orfano Jack, vuole per lui un destino migliore e lo convince a studiare presso Covert, avvocato avaro e privo di scrupoli. Grazie a Wigglesworth, impiegato dello studio, il giovane scopre una truffa che dura da molto tempo e coinvolge le sue origini, fino ad allora sconosciute, e la giovane Martha, collegata in prima persona alle vicissitudini di Jack. Con l’aiuto degli amici e della famiglia, Jack porterà alla luce il losco affare e tutti i suoi collegamenti, trovando finalmente la sua strada ed inaspettatamente l’amore.

Giulia Bertolini

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Romanzo con struttura incisiva, diretta, essenziale, priva di dettagli inutili o descrizioni minuziose. Whitman si rivolge direttamente al lettore come ad un interlocutore; questo rende il racconto coinvolgente e lo differenzia dal romanzo dickensiano i cui personaggi invece lo ricordano. Ciascuno è ben definito e delineato, resta impresso nella mente di chi legge. Nel complesso è una storia piacevole, che “consola” grazie alla vittoria della giustizia e dei buoni sentimenti e che intramezza la descrizione semplice delle vicende, con la condivisione di verità universali che le trascendono e che riguardano l’essere umano, le relazioni e gli affetti in generale.

Paola Palumbo

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Romanzo leggibile, scorrevole e gradevole, se si può trovare una critica ,si nota una certa linearità sulla trama e nell’intreccio. La storia è così riassunta, Jack è un orfanello che viene accolto da un lattaio e dalla di lui moglie. Il ragazzo cresce e si trova a far pratica in uno studio legale nel quale il titolare non è esempio di virtù. Dopo una serie di strane circostanze, il ragazzo scopre che il suo passato è legato al suo principale mr Corvert e alla di lui protetta Martha. Scoprirà cosa ha causato la morte del genitore e si innamorerà, ricambiato, della figlia dell’assassino di suo padre. Storia di amicizia con i buoni sentimenti che alla fine trionfano, sebbene , a mio avviso, manchi una resa dei conti, non dico cruenta, ma almeno appagante. E vissero tutti felici e contenti.

Stefano Franceschi

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 Romanzo piacevole e di facile lettura. La storia è appassionante anche se intuitiva, i personaggi sono ben definiti e il lettore comprende facilmente il concludersi della vicenda. Ho apprezzato la breve frase di descrizione e sintesi all’inizio di ogni capitolo.

Giulia Campi

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Le avventure del giovane Jack Engle è una bella storia

Il racconto di un bambino orfano nella New York inizio 900 che si trova a girovagare per le strade affamato incontrerà un uomo buono che lo accoglierà come un figlio.

La sua vita cambierà studierà, il padre adottivo lo farà entrare in uno studio legale, e quella scelta che lui non condivideva stravolgere la sua vita perché conoscerà la storia drammatica dei suoi genitori e l’inganno dell’avvocato dove prestava servizio.

Il libro è scritto bene ed è coinvolgente.

Barbara Migliacci

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Leggendo qualsiasi commento a questo romanzo, si sente parlare di “romanzo d’appendice” oppure di “atmosfere dickensiane”.

Rileggendolo, niente da dire: non è sicuramente un polpettone, ma nemmeno una di quelle opere che ti cambiano la vita.

Michele Vitale

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In un’atmosfera dickensiana, Jack Engle,l’eroe,  è riammesso nella società dove grazie alle sue capacità ,al buon cuore e ad un ‘inaspettata eredità,( altro classico tema dickensiano e non solo), conquista una posizione sociale rispettabile .I personaggi sono divisi in buoni e cattivi, l’avidità di denaro è smascherata dalla bontà d’animo , i poveri hanno diritto alla felicità attraverso avventure picaresche e rovesciamento di ruoli. L’intreccio è poco sviluppato e, nonostante piacevole accenti ironici, lo stile, pur vivido, non raggiunge le vette di quello dickensiano.

Paola Bosio

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Che dire: leggi che l’autore è Whitman e ti aspetti qualcosa di diverso. Invece si tratta di un racconto piuttosto banale, di facile lettura, che ricorda i libri di Dickens, ma non ha la stessa caratura e le stesse atmosfere. E’ la solita storia con gli orfani sfortunati all’inizio del racconto, ma che trovano alla fine, in modo rocambolesco, consolazione per le loro vicissitudini passate.

Patrizia Belcari

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Jack Engle, orfano nella grande città di New York, verrà adottato da una coppia di buoni bottegai che lo faranno studiare presso un perfido avvocato. Qui incontrerà una ballerina seducente, loschi affaristi e una ragazza quacchera dal cuore d’oro a sua volta figlia adottiva del perfido avvocato e di cui si innamorerà. Nel corso delle sue avventure un omicidio verrà scoperto, e un piano sarà attuato per fare in modo che un’eredità rubata torni ai suoi legittimi proprietari.

La struttura del romanzo è molto incisiva e diretta, non si perde in dettagli o descrizioni minuziose ma si rivolge direttamente al lettore il che rende la lettura molto piacevole.

Gabriella Merchianti

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Un libro inaspettato perché scritto dal poeta per eccellenza degli Stati Uniti d’America. E con una prosa gradevole, ben scritta. Il testo si può avvicinare, per il genere, a Twain, forse a Dickens. Una storia il cui filo conduttore è la giustizia: un protagonista che affanna a causa di un’ingiustizia che lo segna dall’infanzia ma che riesce a mantenersi giusto e leale; questo lo riporterà a fare ordine, a fare giustizia nella sua vita e in quella di chi lo circonderà, con un finale aperto e pieno di speranza. Il messaggio di Whitman sembra essere: reagite con giustizia alle ingiustizie e avrete una vita giusta e felice. O Capitano, mio Capitano!

Silvia Cilliano

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Walt Whitman costruisce un vero e proprio thriller nell’800 e il suo protagonista, Jack Engle, affronterà molte peripezie in una New York dalle molteplici sfaccettature.

Scoprirà un omicidio e dividerà il suo tempo con una ballerina, grazie alla loro onestà e al non volersi arrendere Jack riuscirà a far vincere la verità. Withman descrive i personaggi in profondità. Un romanzo dove l’intraprendenza dei più poveri avrà la meglio e servirà come arma vendicatrice verso i torti subiti da loschi individui.

Cecilia Caleo

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“Vita e avventure di Jack Engle”, è costruito come autobiografia di un giovane e intraprendente newyorkese, che attraverso colpi di scena di pagina in pagina svela i sorprendenti legami tra i protagonisti. I personaggi sono descritti in profondità e con tono confidenziale e le figure femminili, intraprendenti e forti, hanno pari dignità di quelle maschili. Alla fine l’onestà e l’intraprendenza dei più poveri, vendicherà i torti del passato. Lettura veloce e piacevole.

Michela Carlotti

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Romanzo a puntate di uno dei più grandi poeti del XIX secolo, Vita e avventure di Jack Engle ha una prosa diretta e personaggi ben caratterizzati, nonostante la brevità dell’opera che non concede di indugiare in approfondimenti superflui. Jack, figlio adottivo dei generosi coniugi Foster, è indirizzato all’apprendistato nello studio del celebre avvocato Covert, losco personaggio che ben presto si rivelerà a dir poco privo di scrupoli. Grazie all’intercessione di un anziano impiegato dello studio, il protagonista scoprirà un’articolata e decennale truffa, nella cui indagine porterà alla luce anche le proprie origini, sino ad allora nebulose. Immediato il rimando a Dickens nell’evoluzione di personaggi ormai archetipici ma assai differente ne risulta lo stile, più asciutto, che si rivolge direttamente al lettore, rendendolo testimone diretto del racconto. Un’avventura serrata e coinvolgente alla scoperta della natura umana.

Camilla Del Corona

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Nella New York del 1850, Jack Engle è un orfano, sfuggito ad un destino di totale indigenza grazie alla generosità di una coppia di singolari commercianti. Il patrigno desidera per lui un futuro da avvocato e lo conduce per fare pratica presso un personaggio che presto si rivelerà essere un losco truffatore circondato da altrettanti loschi affaristi. La frequentazione dei suoi colleghi, Wigglesworth, e una ballerina lo faranno maturare quel tanto da poter poi salvare una giovane orfana dalle grinfie proprio dell’avvocato Covert.

Atmosfere Dickensiane.

Maria Carla Rosano

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È un romanzo che sorprende per la ricchezza narrativa racchiusa in un centinaio di pagine. Sullo sfondo di una New York rutilante della prima metà dell’800, la vita del piccolo Jack Engle, orfano che vive di espedienti, trova una svolta positiva quando incappa nella latteria di Ephraim Foster, che senza indugio accoglie il ragazzo e lo cresce, insieme alla moglie, come un figlio proprio. Divenuto giovanotto, per compiacere il padre adottivo che lo vorrebbe avvocato, entra come apprendista, senza troppa convinzione, nello studio legale dell’avvocato Covert. Da qui si dipanerà una serie di eventi che aiuteranno Jack a conoscere la sua vera storia e le circostanze che ne fecero un orfano, nonché a smascherare un imbroglio ai danni di una giovane ragazza, la cui vita aveva incrociato nel passato. Nel mezzo una galleria di personaggi, delineati con pochi tratti, che tuttavia rendono in maniera incisiva la profondità dei caratteri e delle storie personali di ognuno. La bontà, la generosità e l’onestà di gran parte di essi, doti che contribuiscono a forgiare il carattere e le azioni del giovane Engle, si contrappone all’avidità e alla profonda disonestà di altri, con un epilogo degno del miglior romanzo d’appendice. Un libro all’apparenza leggero, con uno stile narrativo semplice e senza fronzoli, e personaggi che acquistano man mano uno spessore diverso, su tutti il vecchio impiegato Wigglesworth, che trattengono il lettore in sospeso fino all’ultima pagina.

Silvia Motroni

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Roma 23 “I ragazzi del Liceo Benedetto Da Norcia”
coordinato da Patrizia Bruno
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Questo libro è molto interessante, scritto in maniera da appassionare il lettore senza annoiarlo. Il tema che affronta, la giustizia, è importante perché finalmente è essa a trionfare e sconfigge i truffatori. Importante è anche il rapporto con i genitori adottivi che lo hanno sempre incoraggiato nella vita e nella realizzazione dei suoi sogni.

Paloni Valentina

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Questo libro mi è piaciuto molto perché alla fine il protagonista insieme ai suoi amici riescono a fare giustizia contro dei truffatori. Quindi per una volta la giustizia e il bene vincono; e dico per una volta perché nella società attuale ci sono molte ingiustizie che non si riescono a vincere. In questo libro è bello anche il rapporto tra il protagonista e i genitori adottivi poiché essi hanno sempre spronato il protagonista a trovarsi una posizione nella vita. Alla fine del libro il protagonista scopre chi è veramente, e questa è una cosa bellissima poiché ci sentiamo completi se conosciamo le nostre origini e quindi la nostra identità.

Francesca Pesce

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La prima cosa che mi ha colpito di questo libro è stato il modo in cui mi ha coinvolto nel leggerlo, solitamente giudico un libro dalla copertina perché è quella la prima cosa che mi dice di leggerlo, mentre in questo caso mi ha invogliato il modo in cui era scritto il racconto, davvero molto coinvolgente. La storia inoltre mi è piaciuta per delle tematiche importanti ovvero la famiglia, lamicizia e la giustizia; le prime due mi ricordano quanto è importante essere circondato da persone che credono in te e che ti aiutano, mentre lultima mi rende ancora più determina a diventare un magistrato, questo perché anche io voglio, nel mio piccolo, cancellare le ingiustizie che purtroppo nei giorni nostri aumentano.

Alessia Carotenuto

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Tipico romanzo della seconda metà dellottocento, pubblicato a puntate sul giornale del NYtimes.

Mi ha affascinato particolarmente come lautore, nella nota, ha precisato che lopera non è interamente farina del suo sacco, e come è nata la copia della prima puntata, per scherzo, sono dellidea che tutto ciò che nasce per scherzo ha un fine più grande e luminoso, con questo piccolo romanzo ne abbiamo la prova.

 

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Ho trovato il libro “Vita ed avventure di Jack Engle” inaspettatamente travolgente ed entusiasmante. In poco più di cento pagine ha la capacità di trascinarti in un breve viaggio nella vita di un piccolo orfanello che, con l’aiuto di coloro che lo amano, riuscirà a trovare la sua strada.

È un libro adatto a tutte le fasce d’età, con una scrittura scorrevole e piacevole, che ti invoglia a divorarlo in poche ore!

Elena Martini

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Vita e avventure di Jack Engle è un romanzo breve, pubblicato in forma anonima e che rischiava di rimanere sconosciuto se lintuizione di uno studente non lavesse collegato a Walt Whitman. Una scrittura semplice per una trama complessa e intrecciata che parla di amore, fedeltà, truffe e scorrerie, elementi chiave della vita di Jack.

La vicenda e latmosfera riportano alla mente Dickens, con cui effettivamente troviamo diversi tratti in comune.

Il romanzo è breve e si lascia leggere, da prendere in considerazione se si amano le ambientazioni vittoriane, perché costituisce sicuramente un elemento valido per completare e affinare le proprie conoscenze.

Alice Luongo

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"Vita e avventure di Jake Engle" mi ha colpito positivamente: la struttura generale del romanzo e anche la sintassi sono semplici e molto scorrevoli e facilitano molto la lettura. Tra i temi trattati ne troviamo alcuni molto importanti come la famiglia e gli amici, due gruppi che, non importa quel che accada o quale periodo difficile stiate affrontando, ci saranno sempre per darci una mano. Sono molto soddisfatta da questa lettura: ero partita prevenuta perché mi aspettavo una lettura pesante, invece ho finito il libro in poche ore.

Chiara Surace

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Questo libro non rispecchia molto il genere di libri che preferisco leggere ma, nonostante ciò lho trovato comunque interessante, mi ha coinvolta già dalle prime righe. Le tematiche sono però importanti quali la giustizia, lamicizia e la famiglia.
La cosa che mi ha colpito di più è il rapporto tra il protagonista e i genitori adottivi poiché hanno invogliato sempre il ragazzo a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Margherita Posca

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Ho trovato questo libro molto bello e avvincente. È una lettura piacevole, durante la quale ci si riesce ad immedesimare nel protagonista e a vedere le vicende da suo punto di vista. Inoltre tratta di temi importanti come lamicizia, la giustizia e la famiglia.

 

Elena Apolloni

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 “Vita e avventure di Jake Engle” mi ha molto colpita, è molto bello e travolgente. Fin dalle prime pagine riesce a travolgerti nella storia di un orfano in una grande città

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Ho apprezzato molto la lettura di questo libro, un romanzo breve che ci racconta la storia di Jack; un orfano che verrà preso sotto lala di due singolari commercianti. Lautore ci narra le vicende del ragazzo usando una scrittura molto semplice e diretta, nonostante gli intrecci che caratterizzano la trama, rendendo così la lettura estremamente piacevole e scorrevole e, non annoiando mai il lettore.

Elisa Locci

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“vita e avventure di Jake Engle” è stata una lettura molto coinvolgente e dinamica, mi è piaciuta molto perché mi ha fatto entrare nella vicenda e mi ha permesso di creare dei miei personaggi come in un film, una lettura da riproporre e consigliare veramente a chiunque poiché non ha età.

Beatrice Tellini

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Vita e avventure di Jack Engle è un libro piacevole, leggero e divertente.

Il linguaggio del romanzo è molto diretto e incisivo, il che rende la lettura molto piacevole e scorrevole.

Mi piace moltissimo lambientazione di una New York ottocentesca.

Una storia che mi lascia sempre la sublime soddisfazione della vittoria della giustizia contro le ingiustizie.

Elisabetta Amorello

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Lo stile di questo libro è molto descrittivo e poco incisivo. Lintero racconto ha come fine la scoperta delle origini che lautore offre senza preamboli, nuda e cruda.

Eleonora Tellini

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Il libro di Walt Whitman “Vita e avventure di Jack Engle” mi è piaciuto molto, perché racconta la storia di un orfano accolto e cresciuto da un lattaio come fosse suo figlio e poi spinto da questultimo a intraprendere la carriera di avvocato. Nel corso della storia Jack scopre i fantasmi del suo passato, i colpi di scena e gli intrecci rendono il libro molto interessante catturando lattenzione del lettore con una storia non proprio usuale.

Francesco Maria Spila

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Vicchio “Ghost Readers”
coordinato da Serena Materassi
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Racconto vivace, sciolto, incalzante. Personaggi descritti con poche efficaci, fresche pennellate multicolori. Ritmo.

L’autore riesce a coinvolgere il lettore dentro la storia, come in un racconto fra amici.

Moralista? Forse, ma con sincera, schietta aderenza dell’io narrante, così che anche l’happy end non risulta indigesto.

Una bella ballata country intorno a un fuoco.

Bruno Confortini

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È un thriller che ti accompagna in uno spaccato di vita ottocentesca dove le vicissitudini del protagonista si susseguono e s’intrecciano tra ingiustizie, soprusi e povertà ma Whitman fa emergere anche storie di amicizie, lealtà e d’amore.

Tutto il romanzo è scritto mirabilmente senza fronzoli e noiose descrizioni lasciando spazio all’ immaginazione del lettore che dopo due pagine si trova coinvolto e smette di leggere soltanto dopo l’ultimo rigo.

Una perla della letteratura! Mi è piaciuto tantissimo.

Piera Innocenti

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Romanzo interessante sia per lo stile che per la trama.

L’autore scrive in forma diretta come volesse raccontare al lettore seduto davanti a lui, questo rende la lettura scorrevole e piacevole.

La trama mostra un personaggio buono e sempliciotto, quasi ingenuo che si incontrerà e scontrerà con realtà finalizzate a raggiungere obiettivi non proprio altruisti.

Considerando l’epoca in cui è stato scritto, lo ritengo un buon libro e lo consiglierei.

Patrizia Zuri

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Melville e Whitman si possono definire veramente contemporanei, sono nati nello stesso anno, 1819, e sono morti ad un solo anno di distanza, nel 1891 il primo e nel 1892 il secondo. Rappresentano quindi due aspetti della stessa situazione, in quel periodo: la giovane America, uscita vittoriosa dalla sua Guerra di indipendenza, alle prese con uno sviluppo incessante, con l’emigrazione europea, e con la Guerre di Secessione e la piaga dello schiavismo. E si può dire che ancora due secoli dopo questi problemi esistano, per lo meno in buona parte.

Entrambi rappresentanti del movimento dei “Quaccheri”, una estremizzazione del puritanesimo e del calvinismo, che in terra americana assunse connotazioni consone allo sviluppo economico di una giovane nazione emergente: il valore e la necessità di una vita onesta, di specchiati principi, semplice e sobria, operosa e con una dichiarata avversione per l’alcolismo.

Whitman elabora un delizioso romanzo, dallo stile scorrevole e lieve, nel quale tratta in maniera molto serena i gravi problemi del periodo: miseria, degrado, infanzia abbandonata, brogli ed inganni. Ma l’ottimismo pervade e trionfa: la descrizione di persone eccellenti, quali i “genitori adottivi” del ragazzo e di molti altri protagonisti, alcuni dei quali descritti in modo toccante e commovente, fanno da contrappunto ad approfittatori, imbroglioni e politici corrotti. Ma prevale la fiducia nelle capacità individuali di onestà, tenacia e determinazione: e nella giusta ricompensa per chi si comporta in modo retto e ligio: per cui si arriva al finale lieto e che scioglie tutti i nodi ed i problemi e sana le ingiustizie. Notevole a mio parere la descrizione della cerimonia metodista, e della predica infuocata del relatore, di “Savoraliano” sapore nonostante le diversità temporali e teologiche.

Non stupisce che il romanzo di Melville non sia piaciuto se non dopo una rivalutazione degli ultimi tempi: né che Whitman sia stato apprezzato fin da subito.

Donatella Cirri

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Un classico, da una parte il cattivo che si approfitta della giovane orfana, arrivando anche a derubarla; dall’altra i buoni, la famiglia che accoglie un altro orfano, e il ragazzo stesso che si scopre legato in qualche modo alla ragazza. Ovviamente se ne innamorerà, e con l’aiuto della famiglia e degli amici riuscirà a salvare la ragazza e a fare scappare il perfido avvocato.

Detto così sembra banale, invece è molto godibile, grazie anche alla scrittura fresca e fluida, con un bel linguaggio ricco e semplice allo stesso tempo. Inoltre è scritto in prima persona, e questo lo rende ancora più intrigante per il lettore. Assolutamente consigliato.

Serena Materassi

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Jack è un giovane intraprendente che, rimasto orfano senzatetto, trova un’accogliente famiglia grazie ad Ephraim e Violet, una coppia di quaccheri timorata di Dio, generosa con chi è povero che lo crescerà con affetto.

Le sue avventure si svolgono in una New York ancora lontana dal diventare la Grande mela ma dove tutto è possibile, e in un breve lasso di tempo, più che sufficiente però da farlo entrare in contatto con la più varia umanità: persone dal cuore d’oro, giovani che diventeranno i suoi più cari amici e che lo aiuteranno a smascherare e sventare il torto subito da Martha, una giovane orfana di cui s’innamora e che aveva incontrato una sola volta quand’era un piccolo vagabondo senza casa. Verrà in contatto loschi furfanti, su tutti l’avvocato Covert, tutore di Martha, camuffati da seri e importanti professionisti. Non manca un caso di omicidio.

Il tutto è narrato con un tono vivace e confidenziale, come se il lettore ascoltasse, seduto su un comodo divano, il giovane Jack che racconta la storia solo per lui.

E’ un libro sull’ottimismo, in cui la verità, la generosità e le buone azioni sconfiggono la cattiva sorte e la malvagità, in cui i buoni anche se poveri, grazie alla loro onestà e al loro impegno verranno premiati, potranno vivere una buona vita e realizzare i propri sogni, mentre i malvagi saranno costretti a cedere il passo al bene.

Non è un capolavoro, ma è un romanzo fresco e piacevole nonostante i suoi anni. In più è nuovo. Vale la pena di leggerlo.

Stefania Banchi

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Un romanzo pubblicato in forma anonima puntate settimanali e riscoperto per caso nel 2017, dopo un secolo e mezzo, sarebbe già di per sé argomento per un romanzo.

La struttura è dickensiana con il protagonista orfano destinato a una infanzia malfamata, che viene salvato da una famiglia di affettuosi e onesti lavoratori. Ma il tutto narrato con ritmi rapidi è un maggiore dinamismo. Nel romanzo ritrovato di Whitman si leggono lo spirito americano e la radice della cultura del Nuovo Mondo, un’azione costante attraverso la quale l’individuo è sempre il padrone del proprio destino.

David Bianchi

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Opera prima del poeta che poi ha scritto meravigliosamente altro. C’è l’intreccio legato a nodi stretti all’epoca descritta, c’è la caratterizzazione dei personaggi, c’è il riscatto sociale, il destino prima capriccioso e poi benevolo finché tutto finisce in un salvifico lieto fine. L’ho letto fino in fondo per curiosità, per la speranza di trovare germogli dei versi che ho letto molte volte, mi dispiace dire che non ne ho trovati.

Isa Innocenti

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È una sorta di giallo scritto in forma di autobiografia questo romanzo postumo attribuito a Walt Whitman. Life and Adventures of Jack Engle è stato scritto nel 1852 e mai pubblicato integralmente dallo scrittore.

L’opera è scritta in prima persona dal narrante che, avendo a pretesto lo scopo di ripercorrervi le vicende della propria vita, introduce attraverso un fitto intreccio molteplici personaggi e tematiche universali (amore, povertà, filantropia,… ecc) come dichiarato dall’autore stesso nel curioso annuncio anonimo pubblicato nel New York Daily Times, relativo all’imminente uscita del romanzo in sei puntate nel Sunday Dipatch.

In una New York di metà Ottocento, brulicante di vita, tra faccendieri e criminali, lavoratori e vagabondi, certi dualismi come ricchezza/povertà, criminalità/onestà si manifestano nella loro natura promiscua, mentre accadono incontri, abbandoni, truffe, fughe e si svelano oscure trame e un omicidio. Ogni personaggio viene descritto in una bolla di grande umanità, nei suoi lati positivi e negativi: la penna di Whitman trae l’inchiostro dalle miserie dell’animo umano e quasi senza condanna, con occhio compassionevole, ci mostra i molteplici lati e risvolti della nostra natura. Anche nel caso del personaggio più negativo, l’avvocato truffatore Covert, la meschinità fa quasi pena agli occhi del lettore, che viene portato per mano dallo scrittore a sospendere il giudizio su personaggi sempre in bilico tra bene e male, felicità e infelicità.

Un altro aspetto che mi ha colpito è stato l’inciso dedicato al cimitero di Trinity Church, nel XIX capitolo, dove il narratore/scrittore/protagonista si sofferma sulle lapidi dei defunti e sulle loro vite passate, anticipando di 63 anni l’Antologia di Spoon River. Se in tutto il romanzo trapela l’amore dell’autore per New York e per il suo Paese, questo capitolo suscita nel lettore una gran voglia (in me di sicuro) di approfondire lo studio della storia degli USA dalla fondazione fino alla guerra di secessione, visto l’interessante ricordo di personaggi come Alexander Hamilton o il Capitano Lawrence.

Bianca Zanieri

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È un peccato che questo libro sia rimasto sconosciuto alla maggior parte dei lettori: è una piccola, grande chicca! Lettura molto piacevole e ben scorrevole, sembra che il protagonista del racconto sia nella tua stessa stanza a raccontarti le sue avventure, la stesura quasi autobiografica (dal punto di vista, anziché dell’autore, dello stesso personaggio) è resa leggera e d’intrattenimento grazie al linguaggio colloquiale scelto dallo scrittore – è praticamente in grado di farti sentire parte dello stesso racconto, come se Jack fosse un vecchio amico con cui scambiarsi storie e aneddoti. Penso che l’aspetto del romanzo che abbia preferito in assoluto siano le descrizioni dei personaggi, intrinsicamente profonde ma non pesanti al punto di annoiare – come, d’altronde, nessun altro aspetto dell’avventura -, e il tono confidenziale con cui il nostro amico Jack ci parla sia delle sue conoscenze che della sua avventura. E’ onesto in quel che racconta, assistere alle vicende del giovane newyorkese non peserà minimamente anche a chi può storcere il naso verso romanzi di quel periodo.

Francesca Ferro

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Romanzo di appendice che non ha certo la pretesa di ergersi a opera assoluta, ma scorrevole, pieno di personaggi veri e vitali, che si legge con grande piacere

Jack Engle ha molto di Dickens, ma da Dickens Whitman si discosta parecchio, soprattutto per lo stile. Meno descrittivo, più incisivo, con la scelta decisamente vincente di rivolgersi direttamente al lettore e di parlargli come se lo avesse di fronte.

Jack Engle è un buono, lo si vede subito; ma non è un ingenuo.

Durante la sua formazione incontrerà diverse persone, alcune delle quali non si allontaneranno mai più da lui; è passionale, come si è passionali in gioventù, e di quell’impeto si servirà spesso in situazioni pericolose.

L’obiettivo di smascherare Covert si trasforma in una scoperta delle proprie origini, scoperta che l’autore offre senza preamboli, nuda e cruda.

Del libro mi è piaciuto tutto: la trama, il suo protagonista, lo stile. Non mi resta che consigliarlo.

Ciro Ferro

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Questo è un romanzo che ho letto velocemente e con piacere. Contiene un po’ tutti gli elementi per incollare il lettore alle sue pagine: protagonisti buoni e dal cuore d’oro, protagonisti a cui è stato assegnato il ruolo del cattivo e truffatore, storie e vite che si intrecciano, non mancano i sentimenti e nemmeno gli atti violenti che sfociano in un omicidio; la scrittura è molto scorrevole e la trama ben costruita anche se semplice.

Mi è piaciuto.

Silvana Cionfoli

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Il primo libro mi sembra di averlo letto 1 secolo fa. Mi è piaciuto… infatti l’ho scelto.

Silvia Crescioli

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Il romanzo, pubblicato in forma anonima nel 1852 e poi dimenticato, viene stampato nuovamente dopo settanta anni nel 2017 in seguito al ritrovamento dell’unica copia cartacea esistente.

La storia è ambientata in una cupa New York ottocentesca e narra l’intrecciarsi dei rapporti tra un avvocato avido e corrotto, una giovane orfana di cui è tutore e che sta derubando dell’eredità e il protagonista del romanzo, Jack, anche lui orfano ma fortunatamente cresciuto in una famiglia onesta e generosa.

Vi si racconta di ingiustizia sociale e di soprusi ma anche di amicizia, amore e lealtà.

Jack, grazie anche all’aiuto di amici fidati, riuscirà a salvare la giovane di cui è innamorato, a salvaguardare il suo patrimonio e a smascherare l’avvocato e le sue trame. E riuscirà anche a scoprire le sue origini.

Monica Calamandrei

 

 

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