< Libri e lettori

L’elenco di Michele Veschi

Ventura

Completamente diverso dall’altro libro affidatomi, L’ELENCO, che non sono riuscita a leggere (sono arrivata si e no a p. 50). Scritto in maniera sconclusionata, con personaggi che saltano fuori dal nulla e con errori nel testo e nella punteggiatura.

No, la vita è troppo breve per leggere libri che non ci piacciono.

Valeria Bruni

***

Non sono riuscita a finirlo. E’ un libro verboso, confuso, pieno di errori nella lingua dove, a fronte di centinaia di parole inutili e accatastate non succede nulla. Ho estrapolato due brevi stralci per rendere l’idea di quanto dico: “Dovresti intendertene”. La replica dell’altro futuro cane sciolto che tornò a far notare la sua dentatura sbilenca, lasciandovi traspirare un sorriso piuttosto deciso, cui seguì l’ilarità pur soddisfatta della ragazza che permise alle sue labbra di imbellettarsi. Un modo di scrivere che non condivido, ma potrei anche rispettarlo se permettesse al lettore, pur faticosamente, di seguire l’intreccio o di capirne lo scopo. Invece l’affastellamento inconsulto di parole porta a una lettura paranoica del romanzo. Fin qui possiamo dire che può trattarsi di gusti che non collimano, ma io sono implacabile con gli errori di lingua e, qui, debbo fare un’altra citazione scelta tra le tante: così aspettò che era ben ritto sulle gambe e… No, mi spiace. Nemmeno a un ragazzino delle elementari consento un simile errore, figuriamoci se lo tollero in un’opera letteraria.

Rosaria Distefano

***

Un giallo, se avente gli elementi giusti, come la sapiente distribuzione della suspense e la vicenda – complessa o semplice, poco importa - credibile, è di per sé un libro che difficilmente non può colpire o può essere lasciato a metà: per le premesse del  genere stesso, insomma. Non saprò mai se l’opera di Veschi, L’elenco (Ventura Edizioni, Senigallia 2019), sia un moderno capolavoro giallista, ma la poca cura nella scrittura mi ha reso difficile portarne avanti la lettura. Una scrittura faticosa, pesante, a tratti indigesta. Tortuosa, soprattutto, nella sua pretesa di caratterizzazione e di ammiccamento al pubblico, nel periodare, nel poco parsimonioso uso degli aggettivi, più smodato che efficace e poco equilibrato rispetto al resto, portato così a inciampare. Ciliegina sulla torta è una certa revisione mancata in fase di pubblicazione, che avrebbe potuto offrire forse una maggiore cura sintattico – lessicale, oltre che editoriale. Parlo, ovviamente, per quello che sono riuscita con gran sforzo a leggere, ovvero le prime 20 pagine. E questo mi dispiace. Ho gettato la spugna troppo presto? Può essere. Ma può anche essere vero il contrario: tengo sempre presente la massima, fino ad ora non smentita, che nei romanzi non conta quello che si scrive, ma come lo si scrive.

Rosa Candida Scarlato

***

In un paesino di mille abitanti al confine con la Svizzera viene ritrovato un elenco di nomi, accanto ai nomi una data, Carnevale 1944. Cosa è successo a queste persone e cosa significa questo elenco? L'idea in sé sarebbe buona, investigare molti anni dopo su un mistero avvenuto verso la fine della seconda guerra mondiale. Peccato che la scrittura confusa, l'uso e l'abuso di puntini di sospensione e parentesi e la presentazione raffazzonata dei personaggi faccia perdere subito la voglia di proseguire nella lettura.

Luisa M.G. Pasquale

***

L’Elenco invece non mi è piaciuto. L’argomento è interessante ma la trama mi ha deluso. Benché ben scritto, dopo aver letto un libro come il precedente molto denso di emozioni forti,  avrei forse preferito un argomento un po’ più “leggero”.

La trama parla di un elenco di sei persone uccise nel 1944 tra le quali un gerarca fascista. Un detective e il suo collega indagano benché abbiano da affrontare l’omertà di chi forse sapeva.

Giada Petilli

 

 

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
L'iniziativa è riservata agli utenti maggiorenni. Questo sito non usa cookies.
Dubbi, problemi: torneoletterariodirobinson@giorgiodellarti.com
Vedi anche Il Blog di Giorgio Dell'Arti su Repubblica.it