L’evangelizzatore
di
Marcello Rodi
Campi di carta
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Circolo dei lettori
di Roma “Passaparola”
coordinato da Giulia Alberico:
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Un libro di azione, ricco di personaggi interessanti e vividi. Tutto l’impianto narrativo è condotto con un ritmo che tiene l’attenzione del lettore e una scrittura fluida, caratterizzata da un buon ritmo. Molte le curiosità che suscita il quadro geopolitico di riferimento.
Giulia Alberico
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Con un inizio alquanto faticoso da leggere, l’autore imposta la narrazione introducendo il contesto in cui la storia si svolge, che è quello del mondo dello spionaggio internazionale, dove si svolgono missioni pericolose volte a colpire o a proteggere paesi contrapposti. In questo caso, una serie di delitti, apparentemente non collegati fra di loro, ma che sembrano in realtà portare ad un attacco terroristico sulla città di New York.
Il lettore segue con il fiato sospeso il racconto che si sviluppa con ritmo incalzante e con un susseguirsi di colpi di scena e mascheramenti a catena che porteranno alla soluzione finale. Originale la divisione della storia in capitoli, ognuno dedicati a uno dei personaggi molti coinvolti; faticosa la lettura della descrizione delle sofisticate attrezzature impiegate nelle operazioni, che, peraltro, non sempre si dimostra necessaria per la comprensione e per lo sviluppo e la risoluzione delle vicende narrate.
Raffaella Cammarano
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La minaccia del terrorismo internazionale e Jihadista negli USA dopo l’11 settembre 2001 è l’ingrediente principale di una spy-story che evoca plausibili scenari internazionali in cui trovano spazio vendette personali. E’ possibile rintracciarvi anche tratti del poliziesco hard-boiled: qui il solitario detective privato è sostituito da un’organizzazione privata di sicurezza antiterroristica che affianca le agenzie istituzionali nella difesa dell’ordine mondiale. La trama è complessivamente godibile, ma lenta a decollare e piena di ridondanti digressioni tecnologiche e informatiche molto dettagliate. Il linguaggio molto tecnico distrae dal dipanarsi dell’intreccio, mentre la costruzione dei personaggi, non proprio originali, risente della predominanza dell’azione. Il finale è purtroppo prevedibile.
Alfredo Menichelli
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Un romanzo con al centro della narrazione un complottismo internazionale, uno spionaggio ramificato e una buona dose di dietrologia. Ogni comunicazione a livello mondiale è tenuta sotto scacco da hacker e cracker. La Massoneria con il Pentacolo controlla le grandi potenze, dalla Russia di Putin agli USA. Predomina nel racconto il gusto per una spiegazione oltre misura dei termini tecnici e una certa pedanteria nel relazionare sulla scontata notorietà di personaggi storici. Al Qaeda, Isis, il Mossad e persino il narcotraffico latino-americano entrano nel racconto e coinvolgono il protagonista angelo vendicatore, mentre si prepara un nuovo 11 settembre durante la cerimonia annuale di commemorazione a Ground Zero. Un romanzo che con accenti diversi, spesso confusi, conferma che denaro e finanza sono i poteri che muovono il mondo.
Livia Tucceri
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