L'invisibile di Giovanni Floris
Rizzoli
Lettura scorrevole, e
come un giallo che si rispetti, solo nelle ultime pagine si hanno le risposte.
Nell'Invisibile esce la realtà di oggi dove ciò che conta è apparire, essere
visibili sui social, e la grandezza, la bravura delle persone si giudica in
base ai follower, ai like e non per quello che uno è o sa fare veramente.
Floris ci propone il tema della costruzione della verità e non della ricerca
della medesima. Di come si sia disposti ad inventare notizie pur di raggiungere
lo scopo e questo senza tenere conto delle persone e dei sentimenti che le
" nostre verità" travolgono.
Gianfranco Finardi
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Una storia di intrighi che stimola la curiosità di arrivare alla fine.
Noemi Buttinoni
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Pur essendo un famoso uomo d’affari, il protagonista del libro conduce una vita “segreta” ai più. Improvvisamente la sua persona diventa oggetto di grande interesse da parte dei media. Particolari importanti della sua infanzia vengono raccontati durante la sua prima intervista televisiva.
Ad operare il cambiamento uno pseudo giornalista, abile utilizzatore dei social, che vorrebbe in questo modo diventare famoso anche ricorrendo a dei falsi. Ma lui stesso resterà vittima degli strumenti utilizzati e sarà costretto ad autodenunciarsi.
L’autore sembra descrivere nel libro molti dei temi rilevanti della sua attività di giornalista.
Un romanzo piacevole da leggere ma un po’ troppo elaborato è costruito a tavolino.
Tiziana Baldone
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A mio parere l’autore con il suo intreccio riesce a mantenere
vivo l’interesse del lettore per la vicenda del suo personaggio Antonio,
giornalista investigativo, il lettore immagina le sue mosse, i pensieri; gli
intenti che spingono a seguire le tracce di Borghese.
Anche se un po’ maldestro, Antonio non molla la
sua preda è ci avvince con le sue ricostruzioni.
Clemente Gazzola