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L’ultima chiave del mazzo di Franco Ciarleglio

Mauro Pagliai

 

Con il suo “L’ultima chiave del mazzo”, Franco Ciarleglio scrive un romanzo che annaspa tra il thriller e la commedia: un capitolo dopo l’altro cerca di strappare sorrisi creando contemporaneamente le basi di una trama complessa e misteriosa, troppo superficiale per essere divertente.

Paola Turchelli

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"L'ultima chiave del mazzo" di Franco Ciarleglio si propone come un romanzo introspettivo, una commedia sentimentale ma anche un viaggio nel tempo (emotivo) ad alta tensione. In realtà non ottiene pienamente alcuno dei suoi obiettivi e rivela una trama blanda e poco credibile in cui si muovono personaggi troppo rigidi e piatti.

Valeria Di Tano

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Ho letto le pagine di questa storia e il narratore mi parlava del suo passato che forse in un qualche modo assurdo stava tornando a bussare alla sua porta e allora, mi voleva far intendere che  ci fosse un grande mistero e per molte parole mi ha condotta nell’infittirsi della trama, verso un probabile finale a sorpresa ma  non ha funzionato: io questo spettacolo l’avevo già visto e il numero non era sensazionale e quando il trucco è noto la magia è persa.

Dina Santoro

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Tutto ruota intorno alle vicende del protagonista. Un uomo normale con una bella famiglia, amici, un fratello. Le vicende dei suoi familiari e amici lo coinvolgeranno in situazioni problematiche che lui cercherà di risolvere razionalmente, senza coinvolgere terze parti, sempre con la disponibilità che è propria del suo carattere. La normalità delle vite di chi conosciamo nascondono verità che dovrebbero rimanere riservate.   Sullo sfondo il sogno: Una serie di telefonate inspiegabili e apparentemente provenienti da un passato quasi dimenticato alimentano il sogno di una possibile avventura nel presente. Ma sarà proprio così? O la razionalità del protagonista renderà vago il sogno e concreto il presente? Questo lo può decidere il lettore scegliendo quale finale dare alla storia. Un romanzo fresco, inaspettato, solo apparentemente semplice. Una piacevole lettura.

Fabio Foglio

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L’ordinaria esistenza di Raffaele viene interrotta da una serie di vicende che ne turbano la serenità. Misteriose chiamate dal passato fanno riemergere dolorosi ricordi e minano equilibri faticosamente raggiunti.

In una alternanza di situazioni che si ripetono, il lettore oscilla tra vita reale e fantasia fino all’epilogo dove, nella classica formula del romanzo a due finali, potrà scegliere la conclusione che più gli corrisponde.

Laura Paracchini

 

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