L’ultima
chiave del mazzo di Franco Ciarleglio
Mauro Pagliai
Con il suo
“L’ultima chiave del mazzo”, Franco Ciarleglio scrive
un romanzo che annaspa tra il thriller e la commedia: un capitolo dopo l’altro cerca di strappare sorrisi creando
contemporaneamente le basi di una trama complessa e misteriosa, troppo
superficiale per essere divertente.
Paola Turchelli
***
"L'ultima
chiave del mazzo" di Franco Ciarleglio si
propone come un romanzo introspettivo, una commedia sentimentale ma anche un
viaggio nel tempo (emotivo) ad alta tensione. In realtà non ottiene pienamente
alcuno dei suoi obiettivi e rivela una trama blanda e poco credibile in cui si
muovono personaggi troppo rigidi e piatti.
Valeria Di Tano
***
Ho letto
le pagine di questa storia e il narratore mi parlava del suo passato che forse
in un qualche modo assurdo stava tornando a bussare alla sua porta e allora, mi
voleva far intendere che
ci fosse un grande mistero e per molte parole mi ha condotta
nell’infittirsi della trama, verso un probabile finale a sorpresa ma non ha funzionato: io questo spettacolo
l’avevo già visto e il numero non era sensazionale e quando il trucco è noto la
magia è persa.
Dina Santoro
***
Tutto
ruota intorno alle vicende del protagonista. Un uomo normale con una bella
famiglia, amici, un fratello. Le vicende dei suoi familiari e amici lo
coinvolgeranno in situazioni problematiche che lui cercherà di risolvere
razionalmente, senza coinvolgere terze parti, sempre con la disponibilità che è
propria del suo carattere. La normalità delle vite di chi conosciamo nascondono
verità che dovrebbero rimanere riservate.
Sullo sfondo il sogno: Una serie di telefonate inspiegabili e
apparentemente provenienti da un passato quasi dimenticato alimentano il sogno
di una possibile avventura nel presente. Ma sarà proprio così? O la razionalità
del protagonista renderà vago il sogno e concreto il presente? Questo lo può
decidere il lettore scegliendo quale finale dare alla storia. Un romanzo fresco,
inaspettato, solo apparentemente semplice. Una piacevole lettura.
Fabio Foglio
***
L’ordinaria
esistenza di Raffaele viene interrotta da una serie di vicende che ne turbano
la serenità. Misteriose chiamate dal passato fanno riemergere dolorosi ricordi
e minano equilibri faticosamente raggiunti.
In una
alternanza di situazioni che si ripetono, il lettore oscilla tra vita reale e
fantasia fino all’epilogo dove, nella classica formula del romanzo a due
finali, potrà scegliere la conclusione che più gli corrisponde.
Laura Paracchini