< Libri e lettori

L’unione nel mirino di Giovanni Magistrelli
Astra edizioni

 

***
Circolo dei lettori

di Bari “Le donne in corriera”

coordinato da Maria Gabriella Caruso:

***

 

Il romanzo di Giovanni Magistrelli è un thriller fantapolitico e inquietante, ambientato, in particolare, nella Provincia Orientale dell’area del continente europeo soggetta alla tirannia dei tecnocrati dell’Unione.

 L’Unione, stretta in un potere cieco, è la protagonista di questa storia, una istituzione che governa con pugno di ferro i paesi europei aderenti a questa istituzione che ha perso nel tempo gli ideali per i quali era nata: la democrazia e la libertà.

In uno scenario fosco si muovono tecnocrati, servizi segreti, polizia, terroristi, dissidenti e cittadini ammaliati dal benessere economico e inconsapevoli di vivere in una dittatura. L’intreccio del romanzo è da mozzafiato con continui colpi di scena, con personaggi che sembrano usciti da un videogioco, sempre pronti a usare, con maestria, le armi.

L’Unione, nonostante la sua potenza granitica, non riesce ad arginare nella Provincia Orientale la dissidenza nata al proprio interno. Infatti, un agente segreto non allineato alle direttive del governo tecnocratico innesca una serie di omicidi eccellenti e, con la complicità di un gruppo di oppositori, scatena, in nome della libertà e della democrazia perdute, una rivolta contro i poteri costituiti della Provincia Orientale dell’Unione.

 L’agente, anche se vittorioso, non demorde e intende lottare per la libertà dei cittadini dell’intera Unione, con la speranza che questi ultimi si risveglino dal torpore nel quale sono stati imbrigliati.

Il romanzo ci proietta in un futuro non del tutto irrealizzabile e ci sprona ad essere sempre vigili e a non demandare a chicchessia le nostre prerogative di cittadinanza sia essa nazionale che europea.                                                                                   

Narda Limitone

***

La lettura del romanzo di Magistrelli, a mio parere, suscita sentimenti contrastanti perché da un lato è accattivante e coinvolgente, grazie a un ritmo serrato e a descrizioni brevi e precise dei luoghi e dei personaggi, ma dall’altro, considerando la narrazione nel suo insieme, risulta poco credibile. Naturalmente va considerato che si tratta di un romanzo fantapolitico, distopico, e come tale deve essere accettato nella sua visione immaginaria e negativa. Il libro offre spunti di riflessione, come ad esempio la possibile e strisciante evoluzione di una società verso una tecnocrazia liberticida e autoritaria, ma non convince.

Rosa Tripaldi

***

L’Unione nel mirino” è un romanzo fantapolitico che descrive in maniera distopica una realtà futura irrealistica e decisamente negativa.

Il lettore si trova immediatamente immerso in una situazione irreale, ingannevole, e non è neanche chiaro chi siano i buoni e chi i cattivi.

La vita nella ‘Provincia’ tedesca (ma potrebbe essere un posto qualunque dell’Europa in quanto la situazione che si vive è identica nelle quattro province in cui l’Europa è stata suddivisa) è quasi idilliaca, i cittadini vivono la quotidianità immersi nella pace, nel benessere e nella sicurezza sociale che solo l’Unione riesce a fornire.

Tutto questo mentre le istituzioni esercitano, e neanche tanto velatamente, il potere di vita e di morte sulla popolazione, utilizzando metodi di governo tirannici, applicando sistemi coercitivi e violenti sulla libertà di pensiero, di parole, di movimento.

Ma sarà proprio dall’interno delle istituzioni che partirà, prima in maniera solitaria, e poi coinvolgendo la parte della popolazione disincantata che riesce a ‘vedere’ oltre la nebbia della finta democrazia, la rivoluzione che porterà i cittadini in maniera abbastanza rocambolesca verso la libertà.

Il racconto avvincente, capitolo per capitolo, conduce il lettore verso l’epilogo con una sceneggiatura ed una descrizione delle azioni quasi cinematografica, richiamando alla riflessione sulla società che viviamo.

La rivoluzione accade solo nella Provincia tedesca?

Lucia Berardino

***

Libro avvincente, quasi una sceneggiatura, potrebbe sicuramente diventare un film. Uno scenario sconfortante ma verosimile se pensiamo alla persuasione occulta che caratterizza il nostro presente.

Un thriller, una spy story a volte anche crudele di tipo Orwelliano. Un vero intreccio mozzafiato pieno di colpi di scena. Il libro è scorrevole si lascia leggere con piacere. La fantasia dell’autore si dipana su un fondale di realtà molto moderna e attuale. Interessante il finale che potrebbe prevedere un sequel.

Margherita Diana

***

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
L'iniziativa è riservata agli utenti maggiorenni. Questo sito non usa cookies.
Dubbi, problemi: torneoletterariodirobinson@giorgiodellarti.com
Vedi anche Il Blog di Giorgio Dell'Arti su Repubblica.it