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aL'uomo che scrisse la Bibbia di Marco Videtta

Neri Pozza

 

Una vita da ricordare e un'opera da diffondere sono al centro del romanzo storico di Videtta. Il contesto storico si colloca tra l'Inghilterra di Enrico VIII, le Fiandre ricche e operose di mercanti, artigiani e navigatori, le città europee percorse dalle tensioni, anche violente, di riforme religiose e sociali. La prima parte del romanzo si gioca nell'intrigante incontro tra eruditi: l'umanista e l'alchimista, due saperi e due visioni che si confrontano, si scontrano e si integrano. C'è grande ricchezza di spunti per riflettere

Dalia Vodice

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L'uomo che scrisse la Bibbia romanzo storico che narra le vicende di William Tyndall, primo traduttore della Bibbia in inglese moderno. La scrittura è piacevole anche nelle parti più dotte, ricrea con attenzione lo spirito dell'epoca della riforma. Particolarmente riuscita la prima parte dove vengono descritte le dispute intellettuali tra il religioso Tyndall e l'alchimista italiano Eleuterius. Un po' più didascalico e meno avvincente nella parte finale ma comunque ben scritto.

Barbara Cumin

 

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Una precisa ricostruzione storica delle vicende e della biografia dell’uomo che fu in grado di produrre la prima versione della Bibbia in lingua inglese, cui ancora oggi il mondo anglosassone deve la sua conoscenza diretta delle Scritture.

Nel ‘500 della riforma luterana, dei roghi degli eretici da parte della Chiesa Cattolica e della nascita della chiesa anglicana sotto il regno di Enrico VIII, William Tyndale il Traduttore aspira a dare ad ogni persona, di qualsiasi estrazione, l’accesso diretto alla lettura della Bibbia traducendola in inglese. L’uomo che scrisse la Bibbia è un libro per appassionati di storia ma è intrigante soprattutto per gli amanti delle lingue e delle sfide della traduzione.

Elisa Simsig


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Già dall'incipit (la quarantena) il libro attrae il lettore di maggio 2020, e mantiene l'interesse fino all'ultima pagina, con la voglia di cercare notizie su Tyndale che poi trovi nelle ultime pagine del libro.
È un romanzo storico, a volte quasi erudito in alcuni passaggi. Ma di questi tempi incolti, ben venga anche l'erudizione.
il filo conduttore che vi ho colto è l'incompatibilità fra potere (religioso, temporale) e ricerca (scientifica, letteraria) con quest'ultima che soccombe. A maggior ragione però va detto, non tenuto ipocritamente sotto il tappeto.
Gli affreschi delle città, dei costumi e il realismo di alcune descrizioni (stampa, diffusione, repressione dei libri, torture) completano un bel libro.

Licio Palazzini

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Il volume di Marco Videtta: L'uomo che scrisse la Bibbia è un romanzo storico che affronta una tematica originale ma un po' distante dagli interessi dei lettori italiani e cattolici (la traduzione della Bibbia in lingua inglese), tuttavia il periodo storico è ben tratteggiato, la trama e le vicende sono interessanti, i personaggi sono delineati pur nella loro schematicità, la lingua è ricca e precisa.

Si legge l'ultima parte con la curiosità di conoscere l'esito della vicenda, cosa che in un romanzo basato su fatti realmente accaduti non succede spesso.

Barbara Taliana

 

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