La
bambina con le infradito
di Francesca Mussoi
Infinito
La
bambina con le infradito, a tutti gli effetti un
romanzo per ragazzi, pur nella sua scrittura semplice e ingenua e nella
successione di cliché e di prevedibilissimi colpi di scena, vince questo
scontro su
Costanza Fabrissin
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La bambina con le infradito percorre il suo breve romanzo piena di buoni
sentimenti e di ingenua genuinità: in effetti, spesso inciampa nella retorica,
pur restando lodevole l'attenzione ai temi della famiglia, dell'integrazione e
della solidarietà in questo testo per ragazzi. Una scrittura che si perde a
volte in piccole incongruenze, intenta com'è nel guardare per aria con
l'intento di far volare aquiloni e lettori in un mondo più gentile.
Enrico
Vinti
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Creatura non perfetta, il racconto “La bambina con le infradito”
avvince il lettore in un’atmosfera di attesa, di sentimenti semplici, con una
trama che ha i toni della favola. Lo attraversano i temi del nostro tempo: la profuganza e la solitudine; la solidarietà umana e
l’affetto; la ricerca di un riscatto sociale e di un futuro migliore; sopra
tutti il senso profondo dei legami familiari che riescono alla fine a vincere
qualsiasi tempesta. Una storia semplice, alla cui fine vincono i buoni
sentimenti, e i personaggi crescono attraverso il dolore.
La
scrittura di Francesca Mussoi è semplice e
scorrevole, e fa sì che la lettura si dipani piacevole e rapida fino al finale
in cui “tutti vissero felici e contenti”.
Alessio Sokol
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"La bambina con l'infradito" è una storia adatta anche
ai lettori più giovani, non solo per la delicatezza con la quale viene
affrontato il tema dell'immigrazione e dell'integrazione, ma anche per la
struttura narrativa molto semplice. La protagonista, una giovane siriana
immigrata in Italia, intraprende il suo percorso di crescita e maturazione
circondata dall'amore, dall'intelligenza e dall'umanità delle persone care, e
diventa una donna caparbia, forte e fiduciosa nel futuro nonostante le
difficoltà del suo passato.
Luisa Montanari