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La Quinta Rivoluzione di Giuseppe Raffa
Baglieri Editrice

 

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Circolo dei lettori di Roma
“Libreria AltroQuando”
coordinato da Alessandro Alessandroni:
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Ritratto Delle Famiglie Durante L’emergenza Covid-19

La vita durante la pandemia è un argomento estremamente attuale e in questo libro, che analizza un campione molto ampio di famiglie siciliane, si confrontano generazioni, ma soprattutto si manifesta un’opinione sui ruoli dei genitori. Nel confronto ne esce perdente la figura dell’uomo che non riesce ad essere padre né prima della pandemia e nemmeno durante. La nuova donna invece è la nuova eroina che riesce a tenere le redini di una famiglia che è messa “in crisi da più generazioni dalla mancanza di padri” come diceva Battiato conterraneo dell’autore. A perdere sul serio, a mio avviso, è la famiglia: una famiglia che incarna gli stereotipi del passato. Un libro infarcito di luoghi comuni e nel quale manca completamente il confronto con una famiglia di oggi in tutte le sue forme. È un libro che guarda solo una parte della realtà e che quindi risulta limitato e che rispecchia poco la realtà attuale.

Valentina Pugliese

 

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Un saggio che esplora le potenzialità della pandemia come possibilità, per le famiglie, di riprendere a vivere uno spazio (emotivo, più che fisico) comune. Partendo dal presupposto che, specialmente nell’ultima generazione di genitori, questi non svolgano più un ruolo di educatori, ma si pongano alla pari (se non in competizione) con i propri figli, la convivenza forzata dovuta al Covid-19 viene analizzata come un possibile punto di svolta per ristabilire ruoli perduti. Il rischio, a mio parere, è di cadere in una (quasi) acritica celebrazione del passato. Tuttavia, lo studio è interessante e lo sarebbe ancora di più se venisse considerato un ampliamento al periodo “grigio” (non più completo lock-down, ma nemmeno vita normale) della seconda ondata.

Giulia Melideo

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Se le crisi ci offrono qualcosa di buono, è la possibilità di cercare modi nuovi, rinnovati, di guardare alla propria vita. Con sua indagine, Raffa ci conferma tutto ciò. Avendo lavorato a contatto con 5.000 genitori con figli adolescenti e preadolescenti, ha potuto verificare un miglioramento delle relazioni e suggerire strategie per stabilizzare i nuovi equilibri raggiunti. un libro per riflettere e (cercare di) migliorarsi. 

Flavio Paioletti

 

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Circolo dei lettori
di Milano 25“PiùSaggi”
coordinato da Guido Duiella
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Per quanto invece concerne il testo di Raffa, desidero dedicargli il minor numero di caratteri che mi è concesso. Iniziando da dati meramente formali: la prosa è discreta, il lessico semplice nel senso più etimologico del termine (con dei singhiozzi volutamente antiquati) e il tono generale del saggio ha una certa venatura paternalistica che lo rende particolarmente soporifero e molesto, due aggettivi che raramente ho avuto il piacere di affiancare.

Le tesi di Raffa sono reazionarie, difficilissime – per me – da condividere e ancor più da valutare da un punto di vista che sia vagamente oggettivo. La visione del mondo sessista, patriarcale e superficiale dell’autore traspare nel linguaggio e nelle tesi riportate. Per essere sintetica: non vorrei vivere nel mondo che l’autore auspica con così tanto entusiasmo.

Ho concluso il saggio a fatica, unicamente per onorare l’impegno preso e, una volta terminata la lettura, non ho potuto fare a meno di ricordare con un sorriso di scherno un vecchio prete della parrocchia che frequentai da bambina, scarno e inacidito.

Un predicatore che mendicava il soldo dell’obbedienza con lo spauracchio di una spettacolare punizione celeste, sognandoci umili e mute.

Eleonora  Casale

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Due saggi interessanti e molto diversi, quello di Del Medico è completo e strutturato. La quinta rivoluzione è forse più uno studio che un vero e proprio saggio. Se dovessimo votare il testo più completo e "pieno" il mio voto dovrebbe andare a "Universo quantistico e Sincronicità". Tuttavia il mio voto è andato a "La quinta rivoluzione" perché lo trovo molto più universale, molto più alla portata di tutti e meno esclusivo.

Cristina Norcia

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Tra i due libri proposti, tra l’altro con argomenti completamente diversi, ho scelto la Quinta Rivoluzione perché è un argomento di grande attualità.

Il primo periodo di pandemia aveva imposto a molti genitori una convivenza forzata con i propri figli, ma aveva anche creato una grande occasione per provare il cambiamento.

Grazie alla ricerca di Giuseppe Raffa queste famiglie hanno avuto la possibilità di superare certi meccanismi di abitudini sbagliate e di paure e di ritrovare la capacità di trascorrere tempo di qualità creando un rapporto basato sul rispetto profondo e sui propri ruoli.

Purtroppo l’Italia è ritornata in fase critica ed è subentrato di conseguenza un senso di logoramento e stanchezza collettiva; rimane la speranza che questo cambiamento avvenuto nel primo periodo della pandemia  possa durare e che non ritorni tutto come era prima, vanificando il lavoro effettuato, di sicuro non sempre facile, dai  genitori e dai loro figli.

Maria Enrica Giuditta Donzelli

 

 

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Ammetto che la lettura del saggio “La quinta rivoluzione” di Giuseppe Raffa mi ha richiesto una notevole dose di pazienza.

Ho fatto fatica a leggere questo saggio non tanto per la divergenza di pensiero con l’autore ma per la dimensione astratta su cui si articolano le sue critiche, osservazioni e proposte.

Nei primi paragrafi l’autore descrive lo stato di fatto delle famiglie italiane in epoca preCovid, presentando genitori assenti, incapaci di un’educazione rigida e severa a cui sembrerebbe dare un valore positivo, facendo paragoni nei quali non mi sono del tutto ritrovata.

Le problematiche di cui parla sono presentate sulla base di dati  provenienti dalla sua ricerca,  facendo riferimento ad una  finestra temporale che si riferisce agli anni 10 del 2000, periodo  non perfettamente corrispondente alle tendenze degli adolescenti di oggi, soprattutto dal momento in cui molte delle critiche rivolte hanno a che fare con l’utilizzo delle tecnologie odierne, che hanno subito un'enorme accelerazione tecnologica oltre che di diffusione negli anni più recenti, modificando profondamente i comportamenti giovanili e non solo.

Ciò nonostante è da apprezzare il tentativo di interpretare un fenomeno complesso e che riguarda tutti.

Sara Frigerio

 

 

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