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La rabbia degli angeli di Sidney Sheldon
Rusconi

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Parma “Diari di bordo”
coordinato da Antonello Sayz:
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Charles Darwin, è un giovane studente fresco di laurea a Cambridge. Discendete di una ricca famiglia e figlio di un importante medico, Charles sembra essere obbligato a seguire le orme paterne, tuttavia l’influenza di un geologo e lo spirito di intraprendenza, porteranno il ragazzo a imbarcarsi in un viaggio in terre sconosciute, luoghi che influenzeranno le sue ricerche e la scrittura della sua opera sull’origine della specie.

Tutti sappiamo (più o meno) chi è Charles Darwin, ma attraverso questo imponente romanzo scritto da Irving Stone riusciamo a conoscere, o meglio a immaginare Darwin più intimante, conoscendolo come giovane uomo, con le sue paure e i suoi sogni. Le descrizioni dei paesaggi sono chiare, precise, si imprimono con facilità nella mente del lettore, anche se forse in alcuni punti troppo dettagliate e prolisse, e questo fattore fa calare un po’ il ritmo, ma  l’equilibro tra ricostruzione storica e fiction è ben bilanciato e la vita del più grande ricercatore della storia grazie, alla scrittura di Stone, diventa una straordinaria avventura.

Un romanzo per lettori pazienti (la quantità di pagine non è indifferente) e appassionati di scienza.

Jacopo Zonca

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Ci sono quadri che vanno visti da vicino per apprezzarne le pennellate minutissime e il gusto dei particolari. L’origine è uno di questi, la sceneggiatura, più che il romanzo, del viaggio di Darwin intorno al mondo e della pubblicazione delle sue fondamentali opere. Talmente particolareggiata, a volte, da indurmi a considerare l’eventualità di diventare creazionista, non fosse per la compagnia imbarazzante.

La cronologia segna le vicende private e pubbliche di Darwin, in un tempo lineare scandito in una cronaca resa vivace dalle conversazioni e dalle descrizioni estremamente, pedantemente accurate. Un romanzo edificante dell’Ottocento, quasi agiografico, nel quale i vizi più deplorevoli sono, di tanto in tanto, la collera e l’invidia, costretto, per così dire, da un rigido codice dettato dal lignaggio e dalla religione ad utilizzare espressioni e un lessico adeguati alla metà del XIX secolo. Pubblicato,

però, nel 1980.

Marcello Mendogni

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Chi è stato davvero Charles Darwin oltre allo scienziato che conosciamo? Il romanzo di Stone ci racconta, per la prima volta, un Darwin che infrange le tradizioni famigliari che lo volevano medico o ecclesiastico per diventare un famoso naturalista che ha fondato nuove teorie creazioniste spazzando quelle dominanti. In queste pagine Charles Darwin viene descritto in primis come un uomo con le sue debolezze e le sue qualità, un viaggiatore intraprendente che ha cambiato la storia della umanità e il volto della scienza. “L’origine” diventa una grande avventura consigliata specialmente agli appassionati del settore ma anche a chi ha il piacere di conoscere meglio un grande personaggio come Darwin.

Giusy Laganà

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Attraverso un’attenta e scrupolosa ricerca tra gli archivi della biblioteca dell’università di Cambridge e

grazie alla collaborazione dell’ultima nipote vivente del celebre biologo naturalista, il biografo Irwing Stone ricostruisce la storia di quell’incredibile personaggio che è stato Charles Darwin, dagli avvenimenti che nel 1832 lo hanno portato ad imbarcarsi sul Beagle e seguendolo poi, tappa dopo tappa, durante tutto il viaggio che lo ha portato a pubblicare nel 1859 L’Origine della specie. La meticolosità con cui è descritto Darwin e la quantità dei documenti fedelmente riportati, se da un lato hanno il beneficio di rendere la biografia credibile e completa, dall’altro appesantiscono il racconto, rendendo la lettura a tratti un po’ noiosa.

Enrica Bardetti

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Al netto che non amo le biografie, è indubbio che Irving Stone è un maestro e riesce a ripercorre con minuzia e completezza di informazioni le tappe di un itinerario, geografico e spirituale.  La biografia di Darwin diventa un romanzo appassionante a partire dalla giovinezza di questo giovane laureato deciso a infrangere le tradizioni familiari che lo volevano medico o ecclesiastico. Naturalista sul Beagle, un brigantino della Royal Navy che avrebbe compiuto un lungo viaggio intorno al mondo con lo scopo di eseguire ricerche scientifiche, Darwin si dedicò a raccogliere e riordinare materiale di natura biologica e geologica. Tornò cinque anni dopo carico di piante e animali ancora sconosciuti, con i quaderni pieni di appunti per quella che sarà la sua opera più importante. L'origine delle specie, pubblicata nel 1859, e destinata a scuotere le fondamenta del sapere e in particolare le teorie creazioniste fino ad allora imperanti. Irving Stone è bravissimo nel racconto di queste tappe di una vita ma anche troppo didascalico e freddo per i miei gusti.

Roberto Vignola

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“L’origine” è di certo un capolavoro tra le biografie per la preziosità del lavoro documentale che sottende il romanzo e per la bravura dello scrittore nel bilanciare l’informazione con la fluidità del racconto. Tuttavia, per quanto il romanzo sia interessante nel tracciare in maniera complementare non solo il profilo di un uomo di scienza, ma anche quello di un uomo curioso, ho trovato il romanzo una lettura molto meno avvincente rispetto all’altra proposta. Della scrittura, inevitabilmente ricca di dettagli, ho apprezzato molto le descrizioni paesaggistiche e i dialoghi, assai efficaci nel fugare il rischio, congenito delle biografie, di tediare il lettore.

Giusy Sciacca

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Un affascinante romanzo biografico sulla vita di Charles Darwin, dai suoi 22 anni. Stone ripercorre il viaggio dello scienziato sul Beagle con dovizia di particolari, soffermandosi, non solo sugli eventi naturali e la parte scientifica, ma anche sugli incontri, le amicizie, il lato umano di Darwin.

Il testo non è mai noioso.

L’autore riesce a trasformare la biografia in un romanzo appassionante.

Elisabetta Sciré

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Nel 1832, all’età di ventidue anni, Charles Darwin, deciso a trasgredire le tradizioni familiari che lo volevano medico o ecclesiastico, partecipa e vince il concorso per la posizione di naturalista sul Beagle, un brigantino della Royal Navy che avrebbe compiuto un lungo viaggio intorno al mondo con lo scopo di eseguire ricerche scientifiche.

Cinque anni dopo, tra piante e animali ancora sconosciuti, con i quaderni di viaggio traboccanti di appunti, comincia a dare vita a quella che sarà la sua opera più importante, L'origine delle specie, pubblicata nel 1859.

Un uomo vero attraversa le pagine di questo romanzo, ritratto nelle vittorie e nelle sconfitte, nell'intimità della sua casa e nelle vesti ufficiali presso i circoli universitari e scientifici dell'ottocento inglese. Un uomo premuroso verso la propria famiglia ma intransigente con sé stesso, tenace e caparbio fino allo stremo delle sue forze, rilucente e multiforme. Un personaggio palpitante al cui fianco il lettore si ritrova a soffrire, combattere, gioire, condividere l'euforia per i traguardi raggiunti e la tristezza per le dolorose accuse rivoltegli dagli avversari e dal mondo ecclesiastico.

Giovanna Tomai

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L'origine è l'accurata biografia di Charles Darwin narrata da Irving Stone, scrittore che si è spesso dedicato alle biografie romanzate, da Michelangelo a Lincoln a Schliemann a Freud.

Questo imponente romanzo- più di ottocento pagine - diviso in due parti la prima delle quali si dedica al viaggio intorno al mondo che Darwin fece per dedicarsi alla ricerca abbandonando le aspirazioni paterne che lo volevano medico mentre la seconda è più concentrata sulla vita privata con uno sguardo più intimista,  è un interessante percorso geografico e scientifico che prende avvio con Darwin ventiduenne e lo segue fino alla sua morte avvenuta nel 1882.

Il rischio, grosso, in opere come queste è quello di annoiare il lettore dell'accumulo di dettagli e particolari o, al contrario, nella trascuratezza di molti di essi.

Ma Stone è abile e riesce ad armonizzare la narrazione rendendo la lettura fluida e senza cadute di stile.

E sì che la sfida  non era affatto banale consistendo nel mettere insieme gli aspetti più documentaristici con i dialoghi e i momenti descrittivi rendendo un grande servizio al lettore che ricuperare la figura a tutto tondo di Darwin uomo e scienziato.

Va sicuramente apprezzato il lavoro certosino di ricerca bibliografica che non ha trascurato nulla e che si armonizza con il racconto della vita di quest'uomo esemplare e intenso.

Romanzo appassionante che si svolge con lo stile a cui Stone ci ha abituato con le altre sue famosissime opere, uno scrittore puntiglioso che trasferisce nei suoi romanzi un lavoro minuzioso con una cifra stilistica a volte esuberante, imponente ma sempre fluida e avvincente.

Alessandra Del Balio

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Un merito innegabile di questo ponderoso libro è quello di calare il lettore di prepotenza nel mondo di

Charles Darwin. Non soltanto nella storia dell’uomo e del suo genio, ma in un affresco iper dettagliato di

tutto ciò che ha fatto da sfondo ad una vita monumentale, e contribuito a definirne l’itinerario: l’infanzia, la famiglia, le lettere, i luoghi, gli amici, la fascinazione per vermi, insetti, uccelli, piante carnivore ed orchidee ma anche l’ostilità della Londra vittoriana e dei fanatici religiosi, i cinque anni decisivi a bordo della HMS Beagle e la nascita della teoria sull’origine della specie.

Irving Stone, autore americano specializzato nel genere delle biografie romanzate, riesce a creare un’opera equilibrata nel conciliare dettagli privati ed evoluzione scientifica; forse c’è minore proporzione tra l’accuratezza della documentazione e l’eleganza stilistica ed espressiva, sembra che la preoccupazione principale dell’autore non sia l’estetica quanto piuttosto la meticolosità nel tratteggiare lo scienziato e il

suo mondo.

Un testo nel complesso molto interessante ma un po’ lento e faticoso e che chiede al lettore, per il genere letterario a cui appartiene, di accettare un pesante compromesso, ossia che l’estremo rigore storico vada a braccetto con le invenzioni dell’autore (i fantasiosi dialoghi, su tutto, che costituiscono il romanzo per una buona parte).

Silvia Dioni

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È stato il primo libro di Stone che io abbia letto e devo dire che mi è piaciuto moltissimo perché trovo che abbia avuto una capacità, non frequente, di raccontare con semplicità la straordinaria esperienza di vita di Darwin, di cui conoscevo la fama e il pensiero scientifico ma non sapevo nulla della sua storia personale, del suo ambiente familiare in Gran Bretagna, del suo incredibile e stupefacente viaggio sulla Beagle e non solo, dei suoi percorsi a cavallo nelle terre selvagge dei luoghi esplorati, talvolta naturalmente e umanamente non ospitali.

Della sua determinazione e sete di conoscenza celata dietro i modi e le sembianze garbate e gentili. Un fuoco di incessante attenzione alle tracce del passato e della natura geologica, marina, lacustre e terrestre.

Un racconto di viaggio e di vita di un personaggio storico poco studiato e conosciuto raccontato con una ricchezza di dettagli e una prosa naturale che sembra quasi che l'autore fosse presente durante questa epica missione e facesse parte degli uomini di avventura di Darwin.

Una ricchezza di immagini, di vocaboli, di espressioni dei moti dell'animo dei protagonisti, in special modo di Darwin, che potevano essere forse eccessive e rischiavano di appesantire il racconto e che invece, a mio avviso, lo hanno reso vivo, fluido e plastico.

Una immersione benefica nella storia delle capacità dell'uomo di affrontare sentieri sconosciuti, di cercare nuovi orizzonti, di definire nuovi futuri studiando il passato, gli abissi da cui proveniamo, le tracce della natura.

Una biografia romanzata frutto di un lavoro eccezionale di documentazione senza diventare mai pedante.

Cinzia Oranges

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Con un buon narratore, la vita di chiunque diventerebbe un grande romanzo. Quando poi la vita è di qualcuno che ha cambiato la visione dell'uomo verso se stesso e ha ribaltato, con un solo trattato, la scienza e la religione dell'epoca, allora il romanzo diventa grandioso. E' esattamente quello che succede con "L'origine" di Irving Stone. Il protagonista è il conosciutissimo Charles Darwin, celebre per il suo viaggio e per aver ideato la teoria dell'evoluzione, che si opponeva all'ora consolidata idea del creazionismo. Il romanzo è di fatto la sua biografia, la vita di un ragazzo di famiglia agiata e di scienza, che con condiscendenza gli permette di viaggiare e seguire le sue strampalate passioni (tipo collezionare coleotteri) purché poi rientri negli schemi di famiglia. Un ragazzo istruito, immerso nei libri di letteratura e di scienza fin dalla più tenera età, confuso sulla strada da prendere fino a che non riesce, in modi forse anche un po' rocamboleschi a mettere piedi sulla Beagle contro le aspettative dei genitori che lo vedevano o prete o medico. Non è però il viaggio che compie sul brigantino (e che è a quasi tutti noto), a terminare la sua vita, le sue avventure continuano anche sulla terraferma, dove presentando la propria teoria sconvolge chiesa e scienza con un solo colpo. Soprattutto in questa biografia, troviamo descritto l'uomo con la feroce curiosità e bisogno di sapere, ma anche di essere amato e di amare, la sua donna, i figli e la famiglia. Leggeremo la fragilità di un uomo che "Quando ho letto una buona recensione del The Origin ho camminato due miglia avanti e indietro", attaccato, vilipeso, convinto delle proprie analisi e studi, ma anche preoccupato della grandezza di ciò che stava portando all'umanità. Stone, con una scrittura fluida e mai troppo sofisticata, narra una vita straordinaria e semplice allo stesso momento, fino alla sua fine, quando qualcuno la definisce "il momento in cui scopriremo se ha ragione Dio o Mr.Darwin". Potremmo condensare la grandezza della vita di quest'uomo, ma anche la bellezza e la semplicità del suo racconto, usando proprio le parole di Stone: "Aveva sconvolto il mondo. Ma non completamente."

Valentina Nardecchia

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I libri di Irving Stone sono veri portali spazio-temporali che ti portano in un attimo a casa di personaggi, che la vita dell’umanità intera hanno radicalmente cambiata, sconvolta, rivoltata più volte sottosopra, setacciata, e soprattutto scaraventata nel futuro, carica di nuove opportunità.

Parliamo di veri geni, parliamo di menti sublimi, parliamo in questo caso di Charles Darwin, una persona per la quale la famiglia aveva previsto tutt’altro, come capita spesso, e invece fortuna vuole che il figlio è stato più “monello” della media e si è imbarcato per un giro del mondo. Avete capito bene. Nei primi decenni del 1800 un ragazzo salpa su una nave della Royal Navy e mica per farsi una meritata vacanza per aver superato la maturità, ma per andare alla scoperta del mondo, per fare studi scientifici, per raccogliere dati ed informazioni che gli serviranno successivamente ad elaborare rivoluzionarie teorie.

Come si fa a non rimanere affascinati, a non trarre entusiasmo a barili da una biografia come questa, come si fa a non leggera? Fatelo in tanti! Abbiamo bisogno di speranza, di determinazione, di persone intraprendenti, di sognatori, di scoprire o inventare nuovi mondi. Facciamolo e incoraggiamo i nostri giovani.

Claudio Della Pietà

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Basato su ricerche durate anni, “L’origine” è la biografia romanzata di Charles Darwin.

Con un’accuratezza di dettagli che ne potrebbe consentire un’immediata trasposizione cinematografica sottoforma di serie TV (“La capacità di meravigliarsi” potrebbe esser il titolo) Irving Stone si concentra inizialmente sul viaggio che il futuro autore de “L’origine delle specie” fece, appena laureato e poco più che ventenne, come naturalista a bordo del brigantino H.M.S. Beagle. Nella navigazione durata cinque anni e che toccò, tra le altre, le Galàpagos, le Falkland, la Terra del Fuoco, il Brasile e, agli antipodi down under, l’Australia, Darwin raccolse piante e animali mai visti prima, catalogò pesci, uccelli, insetti e materiale geologico, annotò studi e pensieri che saranno poi utilizzati nella stesura di quel “L’origine delle specie”del 1859 che rivoluzionò il sapere e le teorie evolutive dell’epoca.

Un testo, quello dello Stone, da consigliare caldamente a studenti di scienze naturali.

O a tutti coloro che, nel perseguire una propria vocazione qualsiasi, necessitano di un esempio di genio e perseveranza che avanzi in senso opposto riguardo al pensiero comune.  

Alex Fornari

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Verona 2 “Giovani marmotte”
coordinato da Alessandro Bravi
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La rabbia degli angeli di Sidney Sheldon è un romanzo godibile fin dalla prima pagina. La narrazione svelta e accattivante non subisce battute di arresto, mantenendo sempre vivo l'interesse. La fine degli anni sessanta del novecento fa da cornice temporale alle vicende, che coinvolgono la giovane avvocato Jennifer Parker. Il carattere della protagonista è ingenuo e volitivo ma le situazioni imbarazzanti, che si trova ad affrontare, richiedono tutto il coraggio di cui dispone. Con Jennifer Parker Il destino gioca in modo sottile e crudele: le fa vivere gioie sublimi, raggiungere vittorie incredibili ma non le risparmia nemmeno strazianti e atroci sofferenze, come il rapimento e la perdita del figlioletto di appena nove anni. Anche nell'amore il destino riserva alla protagonista scompiglio emotivo e tristi rinunce. Amerà due uomini opposti in tutto, Adam Warner, onesto avvocato, rispettoso della legge e Micheal Moretti, uomo egoista e spregiudicato, eppure tutte e due le relazioni naufragheranno e a Jennifer rimarrà solo il ricordo.

Con la rabbia degli angeli, Sidney Sheldon si dimostra un profondo conoscitore dell'animo umano e accompagna il lettore con apparente spensieratezza fra colpi di scena, intrighi, tranelli e forti passioni. Sonda con maestria la volontà individuale e la determinazione necessarie a raggiungere certi obiettivi nella vita e getta un'ombra su cosa sia davvero intimamente necessario perdere per raggiungerli, fornendo interessanti spunti di riflessione, ancora validi ai nostri giorni.

Rosa Farmeschi

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Il libro è scritto in italiano modesto anche se scorre, tuttavia il ritmo del racconto assomiglia alle serie di Netflix (ce lo vedrei bene) e quindi ti prende e non lo molli fino a che non sei arrivato all'ultima pagina e non ti accorgi che erano 500.

Fai il tifo per la protagonista, descritta un po' troppo alla “Delly”.

Come apporto culturale, zero, come divertimento e passatempo 8 perché ti afferra ma quello che succede è tutto piuttosto scontato tranne la fine.

Quindi ottimo per il lockdown o per l'estate.

Niente altro da sottolineare, ti diverti e poi lo dimentichi.

Come l'avventura di una notte.

Renata Prevost

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Due i romanzi in gara: “la rabbia degli angeli” di Sidney Sheldon e “L’origine” di Irving Stone.

La mia scelta va a L’origine di Irving Stone.

Due righe sul romanzo di Sheldon: libro che si legge in fretta e sempre in fretta si dimentica. Scritto con abilità e presa sul pubblico, Sheldon è sicuramente uno scrittore “di mestiere”, ma il contenuto risulta caotico, un mélange raffazzonato di tutto, avvocati, belle donne, jet set, politica, complotti mafiosi, malavita…. , più sulle orme di una fiction di successo che di un buon romanzo.

Edvige Piccinelli

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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