Lo
spirito del tempo di Paolo Rubino
Castelvecchi
Lo spirito del
tempo delinea le vicende travagliata dell’Alitalia, ex compagnia di bandiera
italiana, narrate attraverso le storie, intrecciate strettamente fra loro, di
due donne e tre uomini.
Il romanzo
abbraccia un arco temporale che va dal 2001 al 2014 e racconta, dall’interno e
con uno sguardo “tecnico”, essendo stato Paolo Rubino manager di Alitalia per
diversi anni, la drammatica crisi che colpì Alitalia, con strascichi che
continuano anche oggi.
E’ di poche ore fa
infatti, la notizia di un’operazione da 3 miliardi che vorrebbe far tornare la
compagnia di bandiera nelle mani dello Stato, proprio mentre si profilano,
dall’estero, società interessate ad acquisire Alitalia. Insomma il libro di
Rubino, tocca un tema tutt’ora caldo e di grande interesse.
Sicuramente molte
sono le forze che si sono mosse e non sempre in modo limpido, come si era
intuito leggendo le cronache del tempo e come lascia intendere anche Rubino,
intorno al gigante “ferito”, nel momento della crisi. E’
inoltre cosa nota che, usando un metodo invalso negli ultimi anni e utilizzato
come panacea di tutti i mali, anche nel caso dell’Alitalia si sia fatto ricorso
ampiamente alla solita formula dei tagli del personale, scaricando sulle maestranze
colpe ed errori commessi dalla politica e da scelte sbagliate fatte da altri,
senza peraltro ottenere i risultati auspicati.
Contro questo
metodo, nel libro, Marco Mori, uomo di grande integrità, dotato di profondo
attaccamento all’azienda e di una visione per certi versi “profetica” che gli
consente di vedere oltre il limitato orizzonte presente, si batte a lungo e
vanamente, prima di gettare la spugna e lasciare il suo posto, consapevole di
essere disarmato di fronte a forze e interessi più grandi di lui. Cercherà,
impegnandosi in politica, di continuare dall’esterno, nei suoi sforzi di
preservare un patrimonio di esperienza in un settore strategico come quello
dell’aviazione civile.
Roberto, suo
allievo, resta invece in azienda cercando di fare del suo meglio per non
deludere colui che se ne è andato, lasciandogli il “testimone”. Fra i due
uomini Lia, innamorata di entrambi e da loro riamata, senza però che riesca a
decidersi a scegliere uno di loro, intenzionata comunque a mantenere la sua libertà,
al punto di rifiutare l’offerta di Roberto, di sposarlo. Altre due figure
attraversano il libro, Camilla amica di Lia e Altero suo compagno, nonché
avversario politico di Marco, con cui si troverà a confrontarsi, ma sempre
lealmente, seppure su fronti diversi.
Tutto intorno,
manager, sindacalisti, politici, giornalisti, un panorama di personaggi che si
trovano nell’orbita dei protagonisti, variamente coinvolti nelle vicende
societarie. Personaggi inventati, ma chiaramente ispirati ai veri “attori” di
questa storia tutta italiana.
Lo spirito del
tempo, pur ricco di belle pagine, a tratti anche avvincente per l’interesse
suscitato dalla vicenda trattata, riesce solo in parte a coinvolgere il
lettore, soffrendo a mio avviso, della prolissità e dell’eccesso di descrizioni
relative ad aspetti tecnico-finanziari apprezzabili solo da un “pubblico” di
tecnici.
Altro limite che ho trovato, i personaggi così
come le dinamiche tra loro, soprattutto quelle sentimentali, sono un po’
scontati, prevedibili, mancano di originalità e spessore.
Tutti loro
sembrano appartenere a un mondo da rotocalco e a soffrire di questo “difetto”
sono le figure femminili soprattutto.
Insomma un libro
che non mi ha convinta del tutto e a cui avrebbe forse giovato qualche taglio in
alcune parti e un maggior approfondimento della personalità dei protagonisti.
Loredana Pulito
***
Lo spirito del tempo racconta le
vicende aziendali di Alitalia, di cui l'autore è sicuramente molto esperto. La
crisi della compagnia di bandiera simboleggia la più generale crisi
dell'Italia. Ho trovato le documentatissime pagine piuttosto noiose. I
personaggi sono delineati con poca verità. L'erotismo è di maniera.
Filippa Clemenza