Lord Alan e il
torneo del dragone di Alessandro Zanoni
Il
Rio
Scrivere
un fantasy significa plasmare un mondo dal nulla, dargli una fisionomia
precisa, popolarlo di creature reali o fantastiche, stabilire regole e
inventare profezie. Certamente un’opera non da poco che richiede pagine e
pagine per poter essere portata a termine con successo: il mondo di cui uno
scrittore ambisce a diventare unico dio e creatore deve essere coerente e
credibile. Non a caso i pilastri di questo genere sono tomi di migliaia di
pagine, pensiamo a “Il signore degli anelli” o a “Harry Potter”; quando arrivi
all’ultima pagina di uno di questi capolavori senti di essere uno straniero tra
i comuni mortali che popolano la Terra del ventunesimo secolo. Il fantasy di
Alessandro Zanoni manca di questo, delle parole necessarie per definire
un’altra realtà e spingerti a desiderare di entrarne a far parte. Tuttavia si
tratta di un primo volume, mi auguro che con i successivi riesca nell’impresa.
Donatella
Serio
***
Tra i due romanzi letti ho preferito "il lupo e l'equilibrista",
anche se ritengo che "Lord Alan e il Torneo Del Dragone" sia più
scorrevole e dinamico.
Nonostante alcune analogie del narratore nel descrivere ciò che lo circonda
e gli stati d'animo appaiano ridondanti e appesantiscano la lettura,
costringendo il lettore a prendere atto passivamente degli eventi senza dare
spazio all'immaginazione, "il lupo e l'equilibrista" è senza dubbio
un racconto molto profondo. Il narratore è riuscito perfettamente non solo a
trasmettere il proprio stato d'animo, ma a coinvolgere emotivamente il lettore
che soffre, gioisce, teme insieme a lui. Ho trovato molto piacevole e non
scontato il rapporto empatico tra uomo e animale. Molto bello ed emozionante il
flashback sottoforma di sogno che riporta il
protagonista all'infanzia e al tempo spensierato trascorso con la madre. Se ne
percepisce in maniera vivida la nostalgia e quel bisogno di serenità e
sicurezza di cui necessità il narratore in un momento di stress.
Pietro Accolla
***
A mio
modesto parere ho preferito lo stile di scrittura del libro 'Lord Alan e il
torneo del Dragone' rispetto 'La corsia dei veicoli lenti'. I contenuti
sono diversi, poichè il primo è un fantasy e il
secondo una biografia. Ho letto questo libro in breve tempo grazie alla
storia molto coinvolgente. Questa storia racconta l'evoluzione del bambino
ribelle e dell'arrivo di questo misterioso precettore Brandon che lo farà
diventare un uomo valoroso e rispettoso.
Maria Lorenza Gamiddo