Malato ma non troppo di Claudio Cuccia
Feltrinelli
Un libro,
curato con gusto anche nella parte illustrativa, che cattura fin dalle prime
pagine dove troviamo un'interessante concezione del tempo che assume una
connotazione originale nell'ospedale.
La
narrazione che tocca vari aspetti della vita d'ospedale "che del mondo è
il volto triste" e della malattia con ironia e semplicità, senza scadere
mai nella leggerezza o nella superficialità, risulta una lettura estremamente
piacevole e scorrevole. I vari episodi ci presentano i diversi tipi di
pazienti, medici, infermieri e la varia umanità che ruota attorno all'ospedale
e alla Medicina. Non sfuggono alla pungente e divertente ironia né gli
impostori di oggi (primari che non hanno mai frequentato l'università) né i
fantasiosi inventori di cure alternative del passato. Le sue critiche e le sue
denunce sono sempre espresse in un linguaggio elegante e spiritoso. Dal libro
emerge la grande cultura dell'autore che sa giocare molto bene con le parole e
padroneggia le tecniche narrative comprese quelle difficili della comicità, una
cultura assolutamente non pedante e uno humour tagliente ed elegante in stile
Woody Allen.
Una lettura
davvero molto piacevole.
Annamaria Vargiù
***
L'autore Claudio Cuccia
nel libro Malato ma non troppo (con la formula delle dell'umana felicità) ha
voluto disegnare un panorama ironico del malato, dei medici e della vita in
ospedale.
Il libro è articolato in
racconti E di volta in volta l'autore prende in esame le varie situazioni
inerenti alla vita del malato: il malato in sala d'attesa, il malato ricoverato
con un vicino di letto molesto le ansie di ognuno, dal momento che riceve una
diagnosi infausta e poi la descrizione di vari tipi di medici e del loro
comportamento nei confronti del malato. Quasi sempre però il racconto delle
varie situazioni sì risolve mettendo in evidenza il lato ironico
Sinceramente questo
libro non è riuscito a coinvolgermi per niente, mi ha solamente fatto sorridere
qualche volta
Rita Gramaglia