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Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri

Mondadori

 

Un libro che non lascia nulla, una riproposta delle storie della buonanotte per bambine ribelli solo per adulti con biografie più lunghe. Sinceramente non lo consiglio

Niccolò Fabbri

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Una galleria di ritratti, 10 donne vissute in periodi differenti, con un carattere forte che niente e nessuno è riuscito a modificare i loro ideali.

Manuela Braconi

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Le autrici propongono con accuratezza di particolari, ritratti di donne che hanno dimostrato di essere sempre le stese, sicure delle loro scelte, sfidando imposizioni, conformismo e convenzioni, 10 donne dalla forte personalità, determinate e coraggiose. 

 Una galleria di ritratti avvincenti 

Pier Silvia Gaglietto

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Morgana è un libro che già dal titolo annuncia e anticipa molto: perché sottintende quella che è stata ed è l’educazione che la maggior parte delle donne riceve, che si traduce nello stare nei ranghi di uno specifico comportamento e di un determinato ruolo e ciò la donna lo impara molto spesso sin da bambina attraverso i giocattoli che le vengono dati per giocare. Ci sono bambine che la scelta l’hanno fatta proprio da bambine con fatica e grande coraggio che da quei ranghi sono uscite andando oltre il loro tempo, rompendo i canoni del conformismo, superando le convenzioni e le barriere della società in cui vivevano; e in molti casi il loro tempo lo hanno addirittura anticipato, inventando mode oppure opere letterarie o artistiche. Donne che hanno creduto nel loro talento anche quando questo non veniva riconosciuto.

Monica Picciavani

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Scorrevole e interessante, da lettura leggera e veloce, spiaggia o comodino, con un taglio molto da racconto televisivo o comunque giornalistico. Ciononostante piacevole.
Il mio preferito è Morgana.

Angelo Acerbi

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Una raccolta di dieci storie di vita, di piccole biografie di figure femminili, alcune molto conosciute, altre da scoprire. Una lettura scorrevole che mette in risalto le caratteristiche comuni di tutti i personaggi trattati, il loro coraggio, la determinazione, la forza di essere sempre e comunque se stesse e la voglia di non arrendersi davanti alle avversità della vita.

Voto 6.5

Roger Berthod

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Storie di ragazze
che tua madre non approverebbe 

La dedica a Claudette Colvin, la prima donna nera arrestata per essersi seduta in un posto per i bianchi su un autobus dell’America del 1959, già dice tutto del libro che andremo a leggere. 

Ci sono storie che raccontarle e leggerle non solo fanno bene, ma aiutano a posizionarsi nella società, nella famiglia, nella propria vita “privata”. Una lettura per soli uomini!

 Paolo Salomone

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Donne più o meno famose, vissute in epoche e contesti diversi che hanno in comune comportamenti e stili di vita anticonvenzionali. Interessante, ma non coinvolgente. 

Sicuramente tra i due libri ho preferito il primo per i motivi già espressi nella piccola recensione.

Federico Martinet

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Un libro di veloce lettura che però a tratti risulta anche un po' noioso.

Carla Sinico

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Se la propria autostima è basita o se si attraversa un periodo di depressione non è consigliabile leggere questo libro che presenta una carrellata di superdonne che in epoche e campi diversi e con modalità varie hanno saputo importo contro regole e preconcetti.                                                                                          Le autrici hanno un bel dire che queste discendenti di Morgana hanno contribuito a "tracciare(...) il pezzo di strada in più che anche noi oggi percorriamo": leggendo di loro, la nostra vita ci appare inevitabilmente insulsa.

Tra i due libri o decisamente preferito il primo.

Patrizia Deorsola

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Interessante ricerca della storia intima di ciascun protagonista

Una cronaca romantica coinvolgente e nuova

Intima

L’autore di Morgana parla della Donna partendo da un assioma

“La risposta è semplice: ci piace sentire storie eroiche, ma gli eroi e le eroine, an- che se fanno cose che noi non faremmo mai, devono assomigliare almeno un po’ a qualcuno che noi stesse e noi stessi vorremmo essere”.

Incuriosisce, affonda, dettaglia, cita.

Un nuovo modo di parlare di personaggi che hanno attraversato gli ultimi decenni famosi perché sono stati veri .

Il fil rouge è l’autenticità sopra le righe di ciascuna di loro

Monia Rutigliani

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È stato una delusione, al contrario degli altri libri della Murgia che mi sono piaciuti. Niente di nuovo, storie che puoi leggere su internet, e poi neanche così tanto trasgressive come dal titolo potresti immaginare. Molto meglio la trasmissione radiofonica con lo stesso titolo condotta dalle due autrici del libro.

Attilio Acerbi

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Un libro che andrebbe letto da tutte le giovani donne per capire chi sono e imparare a seguire i propri sogni senza farsi omologare. È un libro che consiglio soprattutto alle donne molto giovani, quelle che hanno meno conoscenza di alcune storie ancora recenti ma di qualche decennio fa. Morgana è una raccolta di piccole biografie legate a personalità totalmente fuori dai canoni ma che, in qualche modo, hanno cambiato le linee guida legate a ciò che la società riteneva adatto alle donne.

Franz Stuffer

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Dieci irriverenti ritratti di donne, tutte molto note, di cui è sempre bene rileggere per non dimenticare.

Brunella Francione

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Un libro piacevole, con dieci racconti di vite di donne. Piuttosto didascalico, con un racconto formalmente ineccepibile, ricco di fatti a volte poco conosciuti, ma che come spesso succede nei lavori con più autori, forse volutamente, privo di una connotazione del racconto personale. 

Un po’ di enfasi su alcune vite non così affascinanti, in cui però spiccano le sorelle Bronte, Grace Jones e Zaha Hadid.

Massimo Bianco

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Una delle due autrici, Michela Murgia, sembra essa stessa essere una delle Morgane di cui si scrive nel libro. Con la sua formazione decisamente ecclettica, insegnante di religione nonchè educatrice e animatrice nel movimento Azione Cattolica, dirigente amministrativa aziendale e ancora scrittrice e attiva sostenitrice della tutela dei diritti delle donne, ha riscritto, collegato e inquadrato nel loro contesto sociale e culturale le storie di dieci donne fuori dagli schemi, valorizzando, per ognuna, scelte e comportamenti alla luce di un unico comune denominatore, essere donne libere di inseguire i propri sogni ed essere protagoniste della propria vita. Dalla struttura del libro si percepisce che le vite descritte sono racconti pieni di determinazione come la penna di chi scrive.

Le dieci storie sono scritte con un lessico semplice ma al tempo stesso icastico dei luoghi, dei personaggi e delle vite delle protagoniste. Nessun dialogo ma descrizioni delle atmosfere tipiche dei periodi e dei contesti in cui esse vivono. Sono riportate numerose citazioni di ciascuna Morgana che sottolineano l’essere e il volere di ognuna. 

Ogni storia lascia il segno, ogni storia è un inno alla libertà. Le storie credo che non seguono un ordine a caso, sono messe in una sequenza tale da coinvolgere sempre più il lettore e rafforzare in lui l’idea che in settori differenti ed epoche diverse le donne hanno raggiunto gli obiettivi che desideravano e sono riuscite a riscattarsi nella maggior parte dei casi da una condizione di povertà e violenza. Determinate e anche un po’ dispotiche, eversive a volte, le protagoniste dimostrano di essere come gli “uomini” e come essi in grado di realizzarsi ma con maggiori sacrifici e rinunciando a volte ai ruoli da cliché attribuiti loro dalla società. 

Al termine del libro il lettore ha la sensazione di sapere dove andare e cosa fare con la consapevolezza di aver appena concluso la lettura di un manifesto sulla libertà con linee guida sui rischi delle scelte che si prendono ma con la chiara sensazione che è possibile arrivare dove si vuole.

Flora Vitullo

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Sono grande ammiratore di Michela Murgia. Ne apprezzo lo stile, così come anche il taglio delle sue narrazioni. Questa antologia raccoglie e racconta le storie di alcune donne che hanno cercato di affrancarsi dalla sindrome di Ginger Rogers, compiendo azioni rivoluzionarie e spingendosi sempre oltre il limite consentito dal perbenismo, per rivendicare il diritto di essere pienamente loro stesse. Lettura godibile, che tocca in alcuni frangenti e con qualche picco (Grace Jones) le corde più sensibili dell'animo.

Sandro Presta

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L’ho trovato arguto, potente, ricco ed elegante nello stile e nelle descrizioni delle protagoniste. Ispira a non arrendersi, ad essere autentiche, trasmette forza, audacia e coraggio. Bello. 

Mariateresa Cascino

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Donne determinate, donne appassionate, donne ribelli: queste sono le morgane che si avvicendano nel libro. 

Ogni capitolo un nome, ogni nome una storia, ogni storia una verità stridente, raccontata con altrettanto stridente realismo. Sono personalità "maledette", che sanno rinascere mille volte e che ad ogni pagina ci insegnano <<quanto si può sognare partendo dalle cose fatte a pezzi>>. Leggendo, si diventa custodi di questi pezzi dispersi, che acquistano un senso proprio perché devono essere rimessi in ordine, come in un puzzle. In poche pagine le parole sanno lanciare gli input giusti per destare interesse, tanto da far sentire l'urgenza di completare quel puzzle, cercandone i pezzi anche altrove, nel catalogo infinito della rete. Alla fine, però, ci si rende conto che l'unico modo per visualizzare con chiarezza quell'immagine è metterci qualcosa di sé, riscoprendosi così spezzettati a propria volta. Perché, in fondo, siamo tutti un po' morgane. 

Valeria Zampagni

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Dopo il successo di Storie per la buonanotte per bambine ribelli eccone altre per sole bambine adulte firmate da Michela Murgia, raccontate prima in streaming, poi meritevoli di stampa.

Si parte con una prorompente bio di Mona Pozzi e non è un caso se la sua storia cede il passo a quella di Santa Catarina da Siena. Due spiriti indefessi, dai paradigmi eventualmente interscambiabili, la prima che può assurgere al ruolo di Santa, l’altra a quello di millantatrice-seduttrice. Difficile addormentarsi dopo aver danzato negli eccessi dello Studio 54 accanto alla lucciola nera Grace Jones, la Nefertiti aliena e cibernetica.

Il ritmo corale di queste Morgane incalza, si passa dal circo di Moira Orfei alla brughiera delle sorelle Brontë, non è solo una questione di eccessi a coinvolgere, ma il fascino, l’influsso magico e sovrannaturale degno delle migliori fate o streghe. Conclusi i racconti si chiudono gli occhi per sognare di essere investite dal rinforzo positivo di queste stelle.

Nadia Berardi

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