Non è mica la
vergine Maria di Feby Indirani
Add
La
scrittrice con molto humour e ironia fa una critica coraggiosa
all'atteggiamento rigido e intransigente che regola certi comportamenti legati
alla religione musulmana. Sono racconti brevi, fantasiosi e piacevoli da
leggere. Libro originale e coraggioso. Solo perché ho dovuto scegliere.
Claudio Guida
***
Una raccolta divertente di racconti che mostrano
gli effetti negativi e i rischi di un islam dogmatico dal punto di vista di
personaggi semplici e un po' ingenui che ricordano un po' il Marcovaldo di Calvino. Il lettore vive con meraviglia e
divertimento storie semplici e un po' assurde in cui si rivela la
contraddizione tra i valori fondamentali della vita come
l'amicizia, l'amore e il rispetto degli altri e quelli una religione
interpretata in modo formale e completamente proiettata verso le
promesse nell’aldilà'. Feby Indirani
riesce in questo modo a parlare di temi complessi come il ruolo della donna nel
mondo islamico, l'estremismo e il potere delle scuole coraniche... con una
leggerezza inaspettata, che aiuta tantissimo ad affrontare argomenti altrimenti
non facilmente accessibili.
Felix Rembold
***
È un libro molto fresco, coraggioso e
l'autrice ha un modo meraviglioso di dosare il pudico e l'irriverente.
Raccontare il credo tramite la vita quotidiana fa davvero percepire l’infinità
dei modi in cui si trova la propria identità tramite un confronto con il divino
e le scritture sante. A volte, però, I racconti sono troppo brevi per dare il
respiro alle storie, che spesso mi sono risultate troncate o concluse in
maniera frettolosa.
Slavica Zec
***
Un’autrice coraggiosa che rende con
ironia e freschezza l’assurdità delle credenze religiose seguite pedestremente
senza rendersi conto che uno sguardo bendisposto e comprensivo verso il
prossimo, di qualunque origine e credenza egli sia, valga eticamente e
umanamente ben di più. 1 punto
Jacopo Algozzino: Attraverso brevi istantanee, fugaci ma dense, la forma racconto permette
a Feby Indirani di
tratteggiare in modo credibile un mondo lontano e complesso come l’Islam
indonesiano. Con una scrittura ironica, a tratti dissacrante, l’autore si
dedica con efficacia al capovolgimento degli stereotipi e convince il suo
lettore.
Steve Peedell