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Atlante ideologico sentimentale di Stenio Solinas
Gog

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Portogruaro “Mamaluco”
coordinato da Luisa Perosa

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La prima sensazione che ha suscitato in me la lettura dell’Atlante è una sorta di nostalgia per un tempo passato in realtà non troppo lontano ma reso tale dall’enorme differenza che avverto tra i personaggi, quelle vicende e quelle sensazioni collettive dominanti, così ben descritte e l’odierna temperie storica e culturale. I vari articoli sono scritti con chiarezza e ricchezza lessicale e di immagini sempre sorprendente e avvincente.

Marina Caruso

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La voluminosa raccolta di articoli, scritti nell’arco di un trentennio, di Stenio Solinas, è per un lettore un vero e proprio Paese di Bengodi. L’autore ci offre una miscellanea di storie, aneddoti, descrizioni, personaggi noti e non, fatti insoliti, suggerimenti di lettura e ci accompagna in un viaggio culturale, nel tempo e nello spazio, fornendoci una “mappa” di luoghi e idee in cui perdersi e fare nuove scoperte. Con una scrittura come sempre appassionata e capace di emozionare, condivide le sue riflessioni e i suoi ricordi, ampliando i nostri orizzonti mentali e anche geografici. Un libro adatto a tutti, che soddisfa anche il lettore più esigente e curioso. Un lasciarsi andare al “Gioco dell’inseguimento”, in cui divertirsi a cercare un percorso tutto nostro: da un nome, da un luogo, ne sgorgano mille altri in un continuo rimando, senza mai annoiarsi e tenendo bene a mente il celebre motto di Napoleone: “Non andrà lontano chi sa in anticipo dove vuole andare”.

Concetta Trifiletti

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Libro pesante e pretenzioso, oltre 900 pagine, di un autore con un triste profilo tra i pochi della destra italiana. Anche la lettura di singoli paragrafi non mi ha incentivato la costanza necessaria alla sua lettura. A una certa età è bene non farsi del male.

Luciana Stefanutto

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Scritto con raffinatezza, piacevole come una compiuta opera letteraria, l’Atlante ritrae attraverso articoli e bozzetti eleganti e partecipati alcuni momenti/elementi, salienti e non, dell’attualità culturale del nostro passato prossimo con il tono distaccato ma non freddo di chi sembra chiedersi se, nella loro unicità, quei fenomeni potranno rimanere nella memoria collettiva o, in alcuni casi (forse lo spera), nella storia.

Le immagini, i ricordi, le “cronache”, sono resi accattivanti e mai noiosi dalla ricchezza e fluidità dello stile cui ci ha ormai abituati l’autore.

Giulio Negretto

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Aver letto di questo autore il libro su Saint-Just fu già una violenza masochista che non mi sono ancora perdonato, ma per dovere ho sfogliato anche questo scritto che vorrebbe essere l’autobiografia intellettuale di uno dei più attivi agitatori della destra nostalgica italiana degli ultimi cinquant’anni. Non ho trovato né una novità né una progressione tematica. Nessun reale confronto con il pensiero non reazionario del continente europeo e nessun reale dubbio sulla storia. Invito a non perdere qui il tempo dedicato alla lettura.

Adriano Zanon

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Grandi lettori
di Robinson
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L’atlante ideologico è ricco di aneddoti e storie interessanti ma ci sarebbe bisogno di approfondire alcune storie, capire di più dei personaggi. Inoltre non essendoci un filo logico può essere letto periodicamente, in ordine sparso, come si preferisce.

Margherita Ferrenti

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Non ho apprezzato particolarmente entrambi i testi, ma dovendo scegliere, ho trovato più stimolante l’Atlante. Anche se la trita nostalgia del passato, che esce edulcorato dal confronto con l’oggi, non costituisce una novità, lo è invece, incastonata nella trama, la biografia dell’autore, motivo per il quale - tra le tante ragioni - credo Solinas abbia scelto proprio l’aggettivo “sentimentale” per qualificare le varie peregrinazioni.

Irene Pompeo

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Prima ancora che per orientarsi nella letteratura, nei personaggi e nella storia degli ultimi due secoli, quello di Solinas è un Atlante che ci insegna l’arte di stare al mondo, una guida interiore, uno stradario sentimentale, una mappa in cui perdersi e in cui ritrovarsi, che indica sempre direzioni contrarie. Gli indici tematici posti all’inizio di ogni capitolo e l’indice dei nomi alla fine danno la possibilità di immergersi nella lettura dal punto in cui si preferisce. Non è un libro da leggere in rigida successione è, per l’appunto, un atlante dove puoi cercare i tuoi sentieri e seguirli in libertà certo di trovare sempre e ovunque risposte, appunti o suggestioni di altissima qualità e meravigliosamente scritti.

Valentina Carlucci

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Il giornalista Stenio Solinas raccoglie nel suo Atlante ideologico sentimentale gli articoli da lui scritti dal ‘93 a oggi. Nelle 800 pagine del libro l’autore ripropone ai lettori recensioni di libri e mostre, riflessioni e pensieri sulle più disparate tematiche. Nel corso della lettura si ci addentra nella vita di celebrità, quali Gianni Agnelli, Jean Cocteau ed Edith Piaf, per poi perdersi nelle dissertazioni sui più disparati soggetti. L’enorme quantità di informazioni danno numerosi spunti di approfondimento al lettore il quale, d’altro canto, potrebbe avvertire un senso di spaesamento.

Elisabetta Severino

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Una raccolta che è Storia del Costume italiano. Ironico, pungente a tratti emozionante. Un viaggio nella memoria, per chi quegli anni li ha vissuti ed un déjà-vu per chi ne ha sempre sentito gli echi. I capitoli brevi senza un apparente filo conduttore, tengono alta l’attenzione del lettore grazie ai diversi registri emozionali. Leggere questo libro rafforza le proprie radici.

Noemi Tudisco

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Sono rimasto sorpreso dalla lettura di questo libro per la sua duttilità, per la capacità di appassionare il lettore alle vite delle persone ed ai luoghi che si vanno a raccontare.

Una stesura precisa, ricca, che invoglia ad approfondire le tematiche più vicine a noi anche grazie ai continui riferimenti a svariati altri libri.

 Era la prima volta che affrontavo un atlante e mi ha lasciato una piacevole sensazione.

Filippo Facchetti

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Un libro ricco di un’infinità di contenuti e di tematiche, di luoghi e di personaggi, sicuramente mantiene le promesse iniziali: essere un atlante. Un bel viaggio spazio-temporale di scoperte e riscoperte, mi ha tenuto compagnia ma n

Silvia Mastria

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Solinas con la penna, la trasparenza ed il sublime traccia una mappa per precisa. Ci si orienta ed improvvisamente ci si perde, masini trova sempre la via. Credo che la lettura non debba essere eseguita in maniera tradizionale con questo testo, anzi come un vero e proprio manuale andrebbe consultato ogni volta nel momento del bisogno.

Maria Macera

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L’intento dell’autore è chiaro e mirevole: raccogliere e raccontare vite ed avvenimenti storici più o meno degni di essere raccontati a mio avviso (alcuni mi hanno annoiata). La scrittura risulta molto ricercata e, a tratti, poco scorrevole. Apprezzabile l’impostazione dei racconti che ti permette di leggerli in disordine, facendosi un po’ ispirare dai titoli; anche perché di questi tempi più di 800 pagine non si affrontano a cuor leggero.

Nicoletta (Nica) Bavaro

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Leggere “Atlante ideologico-sentimentale” è come guardare Midnight in Paris di Woody Allen per 833 pagine. Gli svariati protagonisti, i luoghi e i salti temporali conferiscono al libro un carattere episodico che non mi ha permesso di appassionarmi fino in fondo alla storia. Piccoli aneddoti interessanti strappano un sorriso ma non lasciano nulla. Il più accattivante, forse, l’ultimo capitolo su “Orientalismi, Esoterismi e Snobismi” imbevuto di sarcasmo e di notizie avvincenti. A mio parere, troppe poche donne relegate alla (povera) definizione di femme fatales sminuente e per nulla adatta alle personalità citate. Un viaggio tra la Francia e l’Italia interessante, simpatico ma, purtroppo, non memorabile.

Annastella Versace

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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