Come la primavera coi ciliegi di Greta Bienati
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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Rocca Sinibalda “Quelli che amano Rocca Sinibalda”
coordinato da Mirella Letizia
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Autismo, musica e giardinaggio per un intreccio inedito, dolce e ammaliante, con pagine di grande respiro, ed immagini che rimangono fresche nella memoria per lungo tempo. La storia potrebbe svolgersi ovunque e in qualsiasi tempo, si parla di fragilità e di sensibilità con grande attenzione, cura e conoscenza ma soprattutto con maestria. La scrittura è ricca ma essenziale c'è un’arte nel rappresentare sentimenti e situazioni che coinvolge sin dalle prime pagine, dove si racconta lo schiudersi della primavera nei sogni e nelle sensazioni di un giovane autistico. Un racconto ricco di elementi che si sciolgono tra le pagine e si intersecano fra loro. C'è molta poesia nelle pagine di Come la primavera. Peccato che il racconto cambi inaspettatamente di registro nelle ultime pagine dialoghi e scene si banalizzano quasi che la necessità di un finale positivo per tutti abbia imposto all'autrice di dover semplificare il percorso verso il finale.
Paolo Vaccari