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Fake Sud di Marco Esposito
Piemme

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Parma "Voglia di leggere Ines Martorano"
coordinato da Pietro Curzio

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Come non provare interesse per l’ultimo saggio del giornalista MARCO ESPOSITO, che fa un’ analisi spietata deì luoghi comuni che sono abitualmente attribuiti al Mezzogiorno, ma che egli smonta in modo equilibrato con un’ ampia documentazione? Non affermazioni gratuite, ma argomentazioni che acquistano spessore per i riferimenti precisi a documenti, a dati e ad affermazioni di altri giornalisti, o storici che si contraddicono. Esposito chiede che i lettori siano aperti, come vuole essere lui stesso, che è sempre stato pronto a rivedere le sue affermazioni o a incrementarle con ulteriori dati.

Il saggio, iniziato a febbraio 2020, ha trovato nel clima della pandemia, scatenatasi prima al Nord con inefficienze del tutto imprevedibili, l’atmosfera per dimostrare come ci sia un razzismo strisciante verso il sud. Chi poteva aspettarsi che una città come Bergamo divenisse il LAZZARETTO d’ Italia e che la Lombardia si macchiasse di un susseguirsi di errori?

Da 160 anni lo stato italiano ha fatto violenza a una parte del paese, riducendo il Mezzogiorno alla umiliante condizione di oggi, anzi con una politica sbagliata sarebbe diventato la palla al piede che ha favorito la crisi dell’intero stato italiano( v. sottotitolo ).

Non è facile smontare la convinzione che i TERRONI siano FANNULLONI, SPRECONI, UNA MASSA DI SFATICATI ASSENTEISTI, incapaci di spendere i sussidi dello stato italiano e dell’Europa. Ecco alcune delle fake che Esposito smonta in modo puntuale, non con la superficialità dei neoborbonici: i meridionali sono facili al vittimismo; non rispettano le regole; il sud non decolla, nonostante gli aiuti straordinari; consueti sono gli sprechi e le ruberie nella sanità, per cui poi si vanno a curare nel nord; le siringhe in Sicilia costano il doppio; le assunzioni sono maggiori nel sud dove più sono le evasioni fiscali, più i dipendenti pubblici, più gli insegnanti.

la vita nel sud costa meno che nel nord, per cui sarebbe giusto tagliare i loro salari. Il sud è sempre stato arretrato. La prima ferrovia in Italia è senza dubbio la Portici Napoli, ma era solo un giocattolo per il Borbone Nel sud c’è mentalità mafiosa. Ho trovato sorprendente il racconto di come la camorra accoglie i sovrani sabaudi e come gestisce i primi plebisciti. Il saggio procede in modo discorsivo con chiarezza, semplicità. Le fake sono come virus che si moltiplicano e avvelenano: ma i pregiudizi non sono forse una premessa culturale per togliere diritti al sud?

Caterina Fiore

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson

di "Biblioteca di Pioltello"

coordinato da Fiorenza Pistocchi e Sara Ballis

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Viaggio nel panorama dei pregiudizi, virus che si moltiplicano rapidamente, e alimentano una visione distorta del Sud, terra di mafia, di sprechi, di inefficienze, con troppi dipendenti pubblici, maggiore evasione fiscale, e fake che accentuano il Regno Borbonico delle Due Sicilie.

L’autore racconta come sono “nati i due falsi racconti del Mezzogiorno”, con la fiducia e l’obiettivo di liberarsene per costruire un paese civile.

Libro ricco di dati, statistiche, documenti, che racconta anche di un Sud che riceve risorse non in modo omogeneo (ad es. nel campo della sanità), informazioni ricavate ad es. dai conti pubblici territoriali che rivelano l’investimento dello Stato in proporzione maggiore al Centronord rispetto al Mezzogiorno.

Interessante il confronto, al termine del libro, tra l’autore e Alessandro Barbero, che cura la prefazione, in merito ad alcune convinzioni dei meridionali nate per reazione e “quasi certamente false,” ( meccanismo definito dall’autore come errore del pendolo, cioè ad un’azione sbagliata si reagisce con un errore uguale e contrario).

Lavoro accurato, minuzioso, tuttavia prolisso, con un eccesso di dati che appesantisce la lettura rendendola poco scorrevole.

Giuseppe Maltese

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Fake Sud è un libro inchiesta del giornalista economico Marco Esposito, napoletano, ma con numerose esperienze al Nord e all’estero. Il libro ha lo scopo di smascherare i vari pregiudizi sul Sud e sui meridionali. Al Sud arrivano troppi soldi pubblici, ci sono troppi dipendenti pubblici e le amministrazioni sono inefficienti, il Sud è mantenuto dal Nord, eccetera. Ad aiutare l’autore nelle sue indagini ci sono i numeri, che smontano uno dopo l’altro tutti i pregiudizi. L’ultima parte del libro, critica e smonta, o ridimensiona, le Fake “all’incontrario” su uno “splendido” Stato Borbonico. Nonostante il libro sia pieno di numeri e numeri; dati tratti dai Conti Pubblici Territoriali, archivi Istat e Eurostat, la lettura non è pesante, lo stile è leggero e ironico, arricchito di aneddoti che riportano gli incontri/scontri con giornalisti, politici, economisti e storici. La prefazione è a cura dello storico piemontese Alessandro Barbero. Il libro si inserisce nel filone della “nuova esplosione” del dibattito sulla questione meridionale, vecchia e sempre attuale. A maggior ragione in vista dell’arrivo dei fondi europei del PNRR piano nazionale di ripresa e resilienza.

Maria Modarelli

 

 

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Circolo dei lettori
 di Portogruaro “Mammaluco”
coordinato da Luisa Perosa
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E' un libro ben documentato e convincente che esamina i luoghi comuni riguardanti il Sud dell'Italia, cercando di smentirli con il supporto di numerose e puntuali fonti. E' scritto in modo scorrevole e accattivante. L'argomento non è certo nuovo e quindi è ancora più meritevole l'averlo reso interessante.

Marina Perosa

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Mi è piaciuto perché aiuta a sfatare uno dei miti nazionali più pervicaci (e dannosi). La scrittura è piacevole e vivace, anche se, a tratti, i dati a sostegno delle dimostrazioni ne appesantiscono la scorrevolezza.

Lo voto perché lo ritengo originale nella sua impostazione, molto documentata e, secondo me, non riscontrabile in altri testi sullo stesso tema.

Marina Caruso

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Leggere Fake Sud di Marco Esposito è stata una piacevole sorpresa- L'autore, infatti, avvalendosi di una prosa brillante e convincente, smonta i pregiudizi che dall'Unità d'Italia a oggi, si sono consolidati in una mentalità collettiva molto negativa e dannosa a scapito dei meridionali, non tralasciando però di evidenziare anche la parte di responsabilità spettante ai meridionali stessi, colpevoli di inerzia e spesso malafede. Tutti questi pregiudizi non fanno altro che offuscare i reali problemi del Sud. Inchiesta basata su fatti, documenti, nomi e cognomi, rivolta soprattutto agli "oppressi". Esposito invita, con la giusta dose di ottimismo , a un risveglio delle coscienze, infondendo la speranza di un cambiamento di rotta del Sistema Italia.                                    

"Le vittorie del sud sono vittorie contro tutte le ingiustizie."

Concetta Trifiletti

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