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Fiori di mango di Isabella Schiavone  
Lastaria

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Fermo "VillaVitali"
coordinato da Cinzia Centanni

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Stella è una giovane donna bella, colta, benestante, con un lavoro che le dà soddisfazioni, la cui vita, apparirebbe ricca ed invidiabile. Tuttavia, su quella che potrebbe essere la superficie liscia e patinata della sua vita, il lettore vede presto apparire delle crepe: il dolore ancora forte per la perdita, durante l’infanzia, di entrambi i genitori in un incidente, la tendenza all’anoressia e la difficoltà ad intrecciare legami duraturi. A causa del fallimento dell’ultima relazione, la donna decide di partire per il Kenya con l’amica Gloria, anch’essa con una crisi matrimoniale in corso, che cerca di riunire qui, nel paese natale del padre, la sua famiglia d’origine. Il contatto con questa terra e con le condizioni di vita della gente del luogo, oltre al coinvolgimento in un attentato terroristico dal quale si salva per miracolo, riportano Stella alle radici della sua vita: il bisogno di legami profondi ed il desiderio di diventare madre. Il romanzo ruota intorno alle metamorfosi che l’Africa, con i suoi colori, odori, contrasti, porta nella vita di coloro che entrano in contatto con essa. La scrittrice rende in maniera vivida ed efficace il mondo interiore della protagonista e le impressioni sensoriali dei vari personaggi a contatto con la natura ed i paesaggi dell’Africa ma la drastica trasformazione nella vita di Stella, simile ad una conversione religiosa, risulta non del tutto credibile e piuttosto forzata.

Caterina Ciarrochi

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Una narrazione che lascia poco spazio all’immaginazione. Scontata e prevedibile. Le descrizioni dei luoghi e dei personaggi è fin troppo dettagliata, puntigliosa ed eccessivamente lunga.

Il libro narra la storia di una ragazza in crisi con il fidanzato che accetta di fare un viaggio con l’amica del cuore in Africa. L’amica torna a trovare la famiglia d’origine e lei per distrarsi, l’accompagna.

Lì incontra un ragazzo che lavora nella reception dell’albergo vicino e tra i due nasce una storia d’amore: il ragazzo è cresciuto in orfanotrofio, ma riceve le attenzioni di una famiglia ricca che lo fa studiare e gli dà lavoro…   La protagonista torna in Italia ma il richiamo dell’Amore è troppo forte e così torna in Africa a fare la volontaria nell’orfanotrofio del ragazzo di cui è innamorata e lì si rincontrano…

A me non è piaciuto sia per la banalità della storia sia per le descrizioni troppo lunghe e noiose.

Carmen Napolitano

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Chiesa in Valmalenco “Leggere a 1000 slm”
coordinato da Maria Grazia Carrara
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Il libro non mi è piaciuto affatto quindi non ritengo utile recensirlo.

Anita Giotta

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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