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I colpevoli di Andrea Pomella
Einaudi

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Seregno “Un mondo di libri”
coordinato da Eva Musci
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Non voglio più vederti fu l'ultima frase pronunciata da un bambino nei confronti del padre, che decise di lasciare la famiglia per inseguire un'altra donna. Un silenzio il loro che verrà interrotto dopo 37 anni.

Il tentativo di ritrovarsi e ricostruire da parte di entrambi un rapporto familiare.

L'autore affronta i temi della colpa dell'abbandono e del tradimento, stati d'animo che caratterizzano spesso le relazioni.

Il protagonista capirà che i giudizi dovrebbero restare sospesi e che pretendere di sapere di un altro e presunzione.

Daniela Roviezzo

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Leggendo il libro il lettore viene molto distratto da tutte le riflessioni filosofiche , le citazioni, i brani di poesia che interrompono di continuo la narrazione. 

Sono anche inserite un paio di fotografie scattate dall’autore il cui contributo alla narrazione è difficile da comprendere 

La vicenda, narrata in flashback, è ben strutturata e i titoli dei vari capitoli ci anticipano il loro contenuto alimentando la nostra curiosità. Purtroppo però la narrazione ha un ritmo molto lento. 

Il romanzo analizza il rapporto tra padre e figlio e quello che inizia come una riconciliazione tra il protagonista e il proprio padre, che non si vedono da trentasette anni, si trasforma in una lunga lettera del protagonista per il proprio figlio Mario.

Fabiola Galli

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Ne "I colpevoli" un bambino resta interiormente ferito da un abbandono e, divenuto adulto, lo racconta; anche qui con l'idea di trovare un senso a quanto capitatogli.

Paolo Caimi

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