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I segreti di Buckingham Palace di Enrica Roddolo
Cairo

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
Milano 1 “Circolo dei lettori di Milano”
coordinato da Serena Caprara

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Il libro racconta sprazzi di storia attraverso il punto di vista di un palazzo che diventa emblema di una nazione. L’autrice riesce a trasformare il palazzo più famoso di Londra in un palcoscenico dove la famiglia reale, nei secoli, ha vissuto, subendo e imponendo cambiamenti.

Curiosità, aneddoti, storia, protagonisti, azioni, il tutto narrato attraverso una scrittura giornalistica ma estremamente piacevole che spinge il lettore a voler sapere di più su quanto quei muri hanno visto.

Carla Fiorio

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Questo libro, a metà tra saggio e romanzo di attualità, conferma indubbiamente la giornalista e scrittrice Enrica Roddolo come un’interessante autrice da tenere sotto stretta osservazione. Il lavoro infatti è agile, snello e a tratti accattivante. Nonostante queste premesse lusinghiere però il libro-saggio della Roddolo non mi ha pienamente convinto né totalmente coinvolto nelle vicende della Royal Family. Troppo spazio è stato dato infatti alle vicende pubbliche dei Windsor, e aggregati, e troppo poco spazio a quello che mi sarei veramente aspettato, ovvero Buckingham Palace, che di segreti storici, architettonici, artistici ne avrebbe a migliaia da raccontare.

Stefano Maffei

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C’era bisogno di un ennesimo libro sulla casa reale inglese? Visto che la stessa continua a fornire nuovo materiale, la risposta potrebbe essere positiva, perché l’interesse del pubblico è sempre alto. Enrica Roddolo, giornalista del Corriere della Sera, ha inoltre al suo attivo numerosi libri sui casati reali europei ed è quindi un’esperta affidabile. Il suo lavoro, in questo caso, offre una panoramica storica di Buckingham Palace sia come unità architettonica sia come luogo di residenza della monarchia inglese, intrecciandola con le storie dei protagonisti della stessa nel corso degli ultimi secoli. Uno spaccato ben scritto, godibile e non scevro di curiosità e riflessioni sul futuro dei Windsor e quindi della Gran Bretagna.

Debora Ferrero

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Lo conoscevo già, ma non lo avevo letto. È il mio genere, storico. Qualcosa già su Buckingham Palace sapevo, attraverso diversi documentari, ma non conoscevo la sua storia nel particolare. Ho avuto l’occasione di vederlo dall’esterno in uno dei miei viaggi in Inghilterra, ma mai all’interno. Ho potuto però visitare e acquistare nel Royal Shop che si trova a fianco dove vi sono cose meravigliose. Il libro mi è piaciuto molto, soprattutto come un Palazzo abbia scandito la storia di un Paese, la Gran Bretagna, attraverso il suo utilizzo da parte della Famiglia Reale fin dalla sua realizzazione. Avevo già impressa nella mente quando Elizabeth si affacciò dal mitico balcone, ancora ragazza e in divisa militare appena finita la Seconda Guerra Mondiale, con i Reali Genitori, Churchill e la sorella. Ecco credo che più di tutte, questa parte resta sempre la più bella e significativa del libro e della storia.

Sabrina Rota

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Narrazione interessante della ‘Ditta Windsor’ dai tempi di Re Giorgio all’attualità dei nostri giorni, ricca di numerosi particolari storici e giornalistici ben documentati, esposti da Enrica Roddolo in maniera precisa e gradevole, lontana dai consueti pettegolezzi, accompagnata da episodi, riflessioni e riferimenti anche inediti.

Bianca Battagion

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Questo libro è una piacevole scoperta che ci accompagna virtualmente lungo le stanze, le sale e i giardini di Buckingham Palace, e non solo, con leggerezza e abilità. Inizio importante con taglio storico che fa del palazzo il grande protagonista, come annunciato nel titolo. Nondimeno il racconto pian piano lascia posto soprattutto a curiosità e indiscrezioni; citando l’autrice ‘con il desiderio sottile di sbirciare dentro le stanze del re’. Il libro sembra quindi trasformarsi in un esteso articolo da periodico di costume. Sarebbe stato interessante se la giornalista avesse dato voce a

un Buckingham Palace antropomorfizzato che racconta i fatti in forma autobiografica, seguendo il vecchio adagio “Ah, se queste mura potessero parlare…”. Nel complesso coinvolgente e

informativo.

Franco Tirletti

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Il libro ci consente di entrare a Buckingham Palace, di ascoltare la sua storia e di crearci un nostro punto di vista. La scrittura è ben scandita e consente di attraversare le pagine con piacere e facilità. Inevitabilmente si torna con la mente alle immagini della Regina Elisabetta che saluta dal balcone e si percepisce quanto, per gli Inglesi, la Corona, sia parte integrante della quotidianità e quanto i Reali siano personaggi.

Isella Gualdi

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È la storia della reggia più famosa del mondo, il luogo in cui si è dipanata la storia, ma è anche la casa. Buckingham Palace è in fondo la dimora in cui la famiglia vive la propria quotidianità. Quante volte abbiamo visto la finestra da cui si è affacciata Elisabetta, sola o con il consorte, i figli, i nipoti le nuore, i pronipoti. In questo libro entriamo anche noi nella storia, ci affacciamo timidamente a osservare ciò che accade, guardiamo i mobili e ammiriamo le pareti decorate. Una piacevole scoperta, scritta bene e con uno stile scorrevole e famigliare.

Francesca Ginelli

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Ho trovato il libro noioso, scontato e ricco di episodi già noti grazie alle cronache. Mi sarei aspettata un punto di vista differente, avrei preferito leggere una cronaca quotidiana magari raccontata dal personale di servizio. Lo stile è comunque scorrevole e la lettura è facile.

Angela Gibertoni

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Ennesimo libro dedicato alla monarchia britannica. Interessante la parte storica e l’avvicendarsi dei sovrani fra le dimore, prima che Buckingham Palace diventasse il luogo in cui si svolge la vita quotidiana dei sovrani. Forse non è il mio genere ma in ogni caso l’ho trovato ben scritto e molto scorrevole.

Nicoletta Ciroldi

 

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
Roma 24 “Cavallo Pazzo”
coordinato da Agostino Letardi

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Un viaggio molto interessante e ben documentato nel mondo dei Windsor, tra luoghi, celebrities, eventi storici e protagonisti della casa reale (The Firm) più famosa al mondo e sempre alla ribalta delle cronache, nonostante il sapore anacronistico dell’istituto della monarchia nel mondo contemporaneo. L’autrice sceglie di non seguire un filo cronologico, sceglie spunti e analogie storiche, molti dei quali legati ai luoghi, grazie a cui ripercorre i personaggi e le storie dei reali inglesi, tra aneddoti e eventi storici anche lontani nel tempo, proprio come potrebbe avvenire davanti al focolare di una casa di campagna intervistando un anziano che racconta le storie di famiglia, intrecciando il tempo del ricordo e il tempo storico. Questo aspetto, che in alcuni momenti potrebbe appesantire la lettura per chi non è esperto di storia inglese, rende in realtà il lavoro di Enrica Roddolo più scorrevole rispetto a un classico libro di storia, offrendo uno svolgimento insolito su eventi e personaggi rappresentati in modo più tradizionali nelle diverse ricostruzioni letterarie e filmiche sulla “Firm” reale. Confesso che la recente visione di “The Crown”, la serie di successo sul lunghissimo regno di Elisabetta II, mi ha reso più familiari gli ambienti di palazzo e i personaggi reali, facendomi comprendere un po’ meglio la passione per il mondo inglese per i suoi regnanti e il ruolo pubblico così diversamente interpretato dai suoi testimonial. Sicuramente non è un libro da cui partire per studiare la storia di casa Windsor, ma un libro piacevole per rispolverare conoscenze e interrogarsi sull’istituto della monarchia e dei suoi complessi protocolli che si dipanano in parallelo agli eventi mondiali governati dalle istituzioni democratiche del mondo attuale.

Francesca della Ratta

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Il libro, praticamente un saggio, narra la storia del palazzo dove risiede la regina di Inghilterra e dei vari palazzi che vengono usati dalla corte inglese. Manca decisamente un supporto di immagini: con foto o planimetrie sarebbe molto più agevole seguire le dettagliate descrizioni. Inoltre ho trovato fastidioso il continuo saltellare avanti e indietro nel tempo: si poteva seguire un criterio temporale o un criterio palazzo per palazzo. Così invece il libro è disordinato e gli stessi ambienti o eventi sono presentati in punti diversi.

Interessanti alcuni spunti di gossip sulla vita quotidiana della corte (della Ditta), purtroppo non sviluppati completamente.

Carlo Vaccari

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Se alcune pagine possono essere interessanti, per esempio l’evoluzione di quello che oggi è il Victoria and Albert Museum, altre continuano a rilanciare e alimentare l’attenzione, da parte non solo degli inglesi, alla vita dei Windsor.

Una lettura comunque scorrevole e curiosa che, raccontando alcuni rituali di corte o il sistema di assegnazione dei titoli, rende ancora più evidente la mancata aderenza tra le prerogative reali e la vita concreta dei sudditi, che peraltro di tali appannaggi continuano a pagare il mantenimento.

Grazia Giordano

 

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Un libro di stampo giornalistico anglosassone dove l’autrice ripercorre la storia di alcuni palazzi reali ed in particolare Buckingam Palace con qualche nota di colore qua e là. L’occhio è particolarmente benevolo nei riguardi di tutti, regina ed eredi al trono. I segreti di cui si parla nel titolo sono solo un’esca per i lettori affamati di pettegolezzo e di scandali. Il libro raccoglie e classifica un po’ di informazioni prese dagli archivi reali. Se non siete appassionati delle vicende dei reali d’Inghilterra o affascinati dai luoghi dove si esercita il potere è di una noia mortale.

Francesca Varsano

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Un libro dallo stile asciutto, giornalistico. Indubbiamente sottende un lavoro di documentazione storica, che ci porta all’interno della storia della monarchia britannica, anche negli aspetti meno conosciuti, e che ci illustra i meccanismi e le regole di questo mondo. Ci descrive i personaggi che l’hanno popolata e che la popolano, che sono delineati negli aspetti personali, nelle vicende familiari e storiche. Se siamo minimamente incuriositi, potremmo essere anche affascinati dal quadro che viene fuori di questi personaggi fuori dal tempo. Entriamo a contatto con un mondo lontano, inaccessibile, impermeabile.

Certamente un mondo imponente e di grande riferimento per il popolo britannico.

La scrittura di questo testo, però, sembra avere toni quasi mitici, trapela la personale ammirazione di chi scrive, e ciò non si sposa perfettamente con lo stile giornalistico, finalizzato a lasciare il lettore libero da condizionamenti e dalla personale visione dello scrittore.

È un libro che leggi se non togli tempo ad altri libri interessanti che ti aspettano.

Monica Iacovelli

 

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