Il maiale e lo sciamano di Roberto Barbolini
La Nave di Teseo
***
Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Arco di Trento "LibriCitando"
coordinato da Cristiana Bresciani
***
Una serie di racconti con ambientazioni diverse e alla fine dei quali si scoprono inattesi riferimenti dei protagonisti a personaggi noti (Jim Morrison, Jack London, Buddha...) Lo stile di scrittura,
ironico e per certi versi caotico, mi ha ricordato alcuni film di felliniana memoria. Il senso di alcune storie, intrise di miracoli, magie e strani comportamenti, mi è risultato difficile da comprendere,
immagino che bisognasse accettarle così com’erano: impossibile altrimenti proseguire la lettura fino alla fine.
Non amo particolarmente i libri di questo genere, preferisco quelli dai toni più realistici, credo sia per questo che nessuno dei racconti in particolare mi ha entusiasmato in modo tale da invogliarmi
a leggere il successivo. Purtroppo letti e già dimenticati.
Marialuisa Bozzato
***
Già il titolo non era entusiasmante, ho iniziato a leggere questo libro già prevenuta in partenza. Il titolo di un libro, per quanto mi riguarda, contribuisce a renderne appetibile o meno l'acquisto e onestamente non sarei mai tornata a casa con questo libro sotto braccio.
Barbolini dipana i propri racconti attraverso un clima onirico e surreale tra il sacro ed il profano conditi da riferimenti storici spazio temporali con nessun nesso logico.
Il lettore si trova quindi disorientato in un climax carnevalesco di eventi e location surreali, da Vasco Rossi a Buddha, da Jack London a Felix Pedro.
Ho trovato il libro superficiale e disorientante che non mi ha lasciato assolutamente nulla. Probabilmente l'intento era proprio questo, prendere i miracoli, le magie e le stranezze che si susseguono nei racconti così come vengono presentati senza porsi molte domande sul perché.
Chiara Covi
***
Le storie le ho trovate abbastanza piacevoli, interessante il "filo rosso" che le unisce. forse alcuni un pochino "provinciali", più appassionanti per chi abita o conosce bene la zona dell'Emilia e degli Appennini in cui sono ambientati.
Valeria Gallini